Dopo l'incontro con l'ultimo "cattivo", finalmente le ragazze si decidono a cercare la famosissima sfera, senza però trovare nulla, anche perché precisamente non sanno cosa cercare e non hanno un sentometro per sentire l'energia. Direi che è un quartetto piuttosto inutile.
Durante tutto questo tempo nelle "grotte di smeraldo" i nemici stanno pensando attivamente al piano e si stanno organizzando segretamente (più o meno) per recuperare la sfera, anche se i quattro dell'Ave Maria non hanno capito molto bene dove si trovi il manufatto dei loro desideri (ok, diciamo secondo desiderio in scala di importanza).
Sabato pomeriggio di qualche settimana più tardi, 4 dicembre 2197, Giovanna, Elena e Milena si trovano a casa di Anita, precisamente in camera sua. Dopo che Milena ha scoperto, per sua delusione, che Alfonso era ad una partita di pallavolo con alcuni amici, le quattro hanno iniziato a parlare seriamente di cosa fare e cosa no
«Io propongo di rubare un sentometro alla prima occasione, kiki» La fatina-cane in mezzo al quartetto, (ci sono anche le altre tre)
«Ragazze, vi ho portato il tè» La madre di Anita dai capelli e occhi blu, Asia, senza minimamente bussare, le fatine si impietriscono
«Mamma, non si usa bussare?» Anita la rimprovera, lei sorride
«Non si preoccupi, grazie mille signora» Le altre più o meno in coro, la madre di Anita sparisce dalla porta
«Credo che tu abbia ragione Kiki, non c'è altra soluzione» Elisa
«Questa volta saremo noi ad andare a cercare i nemici» Giovanna, tutti i presenti annuiscono. Le tre ospiti vengono accompagnate alla porta da Anita e vengono salutate dal padre, dai capelli blu e gli occhi azzurri, che è appena tornato da lavoro.
«Ciao ragazze - un secondo di silenzio - Arrivederci ragazze» Alberto, padre di Anita vedendole passare, tutte rispondono ai saluti e si congedano
Alla sera come al solito ognuna va a dormire con il proprio peluche/telefono/fatina sul cuscino, durante la notte le belle addormentate avvertono una sensazione strana (come se stessero precipitando), ma non ci badano troppo.
Al mattino Anita si sveglia (mercoledì 5 novembre 2127), appena apre gli occhi vede un cielo azzurrino senza nuvole. La giovane sbatte gli occhi, si mette a sedere e vede una casa enorme, lei si trova nell'immenso giardino. La ragazza assonnata si stropiccia gli occhi convinta di sognare ancora, li riapre, la casa è ancora lì, il giardino pure
«Ma, dove sono? - abbassa lo sguardo - SONO IN PIGIAMA?!» Anita tentando di coprirsi la mucca
Durante tutto questo tempo nelle "grotte di smeraldo" i nemici stanno pensando attivamente al piano e si stanno organizzando segretamente (più o meno) per recuperare la sfera, anche se i quattro dell'Ave Maria non hanno capito molto bene dove si trovi il manufatto dei loro desideri (ok, diciamo secondo desiderio in scala di importanza).
Sabato pomeriggio di qualche settimana più tardi, 4 dicembre 2197, Giovanna, Elena e Milena si trovano a casa di Anita, precisamente in camera sua. Dopo che Milena ha scoperto, per sua delusione, che Alfonso era ad una partita di pallavolo con alcuni amici, le quattro hanno iniziato a parlare seriamente di cosa fare e cosa no
«Io propongo di rubare un sentometro alla prima occasione, kiki» La fatina-cane in mezzo al quartetto, (ci sono anche le altre tre)
«Ragazze, vi ho portato il tè» La madre di Anita dai capelli e occhi blu, Asia, senza minimamente bussare, le fatine si impietriscono
Asia |
«Non si preoccupi, grazie mille signora» Le altre più o meno in coro, la madre di Anita sparisce dalla porta
«Credo che tu abbia ragione Kiki, non c'è altra soluzione» Elisa
«Questa volta saremo noi ad andare a cercare i nemici» Giovanna, tutti i presenti annuiscono. Le tre ospiti vengono accompagnate alla porta da Anita e vengono salutate dal padre, dai capelli blu e gli occhi azzurri, che è appena tornato da lavoro.
«Ciao ragazze - un secondo di silenzio - Arrivederci ragazze» Alberto, padre di Anita vedendole passare, tutte rispondono ai saluti e si congedano
Alberto, circa |
Al mattino Anita si sveglia (mercoledì 5 novembre 2127), appena apre gli occhi vede un cielo azzurrino senza nuvole. La giovane sbatte gli occhi, si mette a sedere e vede una casa enorme, lei si trova nell'immenso giardino. La ragazza assonnata si stropiccia gli occhi convinta di sognare ancora, li riapre, la casa è ancora lì, il giardino pure
«Ma, dove sono? - abbassa lo sguardo - SONO IN PIGIAMA?!» Anita tentando di coprirsi la mucca
disegnata sopra allo stesso, come se lì ci fosse qualcuno che la potesse vedere.
«C'è qualcuno?» Una ragazza dai lunghi capelli blu-neri e gli occhi blu esce dalla finestra della casa e vede la nostra protagonista nel suo giardino
La ragazza dai capelli blu vede la ragazza dai capelli azzurri ma invece di urlare, cacciarla a pedate, ecc, le sorride amabilmente
«C-C-Ciao» Un'imbarazzatissima Anita
«Vieni dentro» La ragazza facendole cenno con la mano, in modo così gentile da sembrare che le due si conoscano, Anita accetta e le due ragazze si dirigono dentro una camera aperta
«Io mi chiamo Anita, tu chi sei?» Anita per rompere il ghiaccio
«Olivia - le due arrivano a destinazione, la blu apre l'armadio - Forza puoi scegliere quello che vuoi» La ragazza sorridendo, Anita guarda i vestiti, sono tutti molto eleganti ed uno più bello dell'altro
«Ma» Anita guarda l'altra ragazza interrogativa
«Forza su, vuoi rimanere in pigiama?» Olivia sempre sorridendo
«Grazie, ma non c'è niente del mio stile, credo che rimarrò in pigiama» La nostra protagonista, ricambiando (o almeno provando a ricambiare) il sorriso di Olivia. Olivia apre un'altra anta e prende una specie di vestito più semplice dai colori bianco e azzurro
«Bè, questo è meno elegante se vuoi» La ragazza dai capelli blu nuovamente, l'altra si arrende e lo misura, poi la nuova amica le da anche le scarpe e le sistema i capelli sotto le proteste ormai frequenti dell'azzurra. Finita tutta la tiritera.
«Ehy Piro non dici niente del bellissimo vestito che mi ha prestato Olivia? - Anita tranquilla, nessuna risposta - Piro? - ancora nessuna riposta - Piro? PIRO? Ora dove sarà? - gira come una trottola e solleva tutto il sollevabile, poi prova a cercarlo in giardino - Oh No! Oh No! E ora come lo trovo?» La trottola impazzita. Olivia la segue tranquilla, la nostra protagonista la osserva un attimo.
il pigiama in questione |
la ragazza ha un aspetto molto simile a questo, solo che non ha quella spilla, ma una argentata con spirale azzurra e una perla bianca |
La spilla |
«C-C-Ciao» Un'imbarazzatissima Anita
«Vieni dentro» La ragazza facendole cenno con la mano, in modo così gentile da sembrare che le due si conoscano, Anita accetta e le due ragazze si dirigono dentro una camera aperta
«Io mi chiamo Anita, tu chi sei?» Anita per rompere il ghiaccio
«Olivia - le due arrivano a destinazione, la blu apre l'armadio - Forza puoi scegliere quello che vuoi» La ragazza sorridendo, Anita guarda i vestiti, sono tutti molto eleganti ed uno più bello dell'altro
«Ma» Anita guarda l'altra ragazza interrogativa
«Forza su, vuoi rimanere in pigiama?» Olivia sempre sorridendo
«Grazie, ma non c'è niente del mio stile, credo che rimarrò in pigiama» La nostra protagonista, ricambiando (o almeno provando a ricambiare) il sorriso di Olivia. Olivia apre un'altra anta e prende una specie di vestito più semplice dai colori bianco e azzurro
come questo |
«Ehy Piro non dici niente del bellissimo vestito che mi ha prestato Olivia? - Anita tranquilla, nessuna risposta - Piro? - ancora nessuna riposta - Piro? PIRO? Ora dove sarà? - gira come una trottola e solleva tutto il sollevabile, poi prova a cercarlo in giardino - Oh No! Oh No! E ora come lo trovo?» La trottola impazzita. Olivia la segue tranquilla, la nostra protagonista la osserva un attimo.
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