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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Sfida 21%

Non è mica finita! Altro giorno, altre canzoni! Una zebra a pois Mina Va di moda Chiudo gli occhi e salto Baby K e Federica Abbate Ma stai buona lì che è meglio La luna e la gatta Takagi e Ketra ft ft. Tommaso Paradiso, Jovanotti, Calcutta E il lupo mannaro  Vivere tutte le vite Elisa e Carl Brave E andare in vespa con Cremonini, che mischione... Piove Lorenzo Cherubini Jovanotti La gatta fa le ove Fortuna che ci sei Biagio Antonacci Se ci credi tu Ti dedico tutto Biagio Antonacci Non era di Jova? Oh, ho sbagliato... Centro di gravità permanente Franco Battiato Ho fatto un voto di castità permanente... Era la parodia? Ops... Voglio vederti danzare Franco Battiato Sembro un sacco di patate  Cuccuruccuccù Franco Battiato Il cucù  Meraviglioso Negramaro Fino all'imbrunire Negramaro E poi fino all'alba, facciamo il dritto! Attenta Negramaro Ma attento tu che io sono pericolosa <Sfi...

Pokémon: Il viaggio di Aria - Capitolo quattro

Passano delle ore, si pranza, si beve, si va in bagno (chiedendo al precedente o al successivo di tenere il posto), sempre restando in coda, è pomeriggio (sono circa le tre) quando Aria arriva alla scrivania, lì seduta si trova una donna dai capelli blu e gli occhi blu La donna dietro alla scrivania «Vuoi lottare contro il capo-palestra?» La donna «Sì» Aria poco convinta «Compila questo modulo» La donna, Aria prende i fogli in mano, sfoglia velocemente le pagine «Più di cinquanta pagine?!» Aria urlando, dietro di lei tutti le fanno verso di parlare sottovoce «Svelta, non abbiamo tutto il giorno!» La donna, Aria prende la penna sulla scrivania della donna e si mette a compilare tutti i dati, dopo mezz'ora ha finito, "Ora capisco perché ci mettevano tutti un secolo!" Aria massaggiandosi il polso «Ora accomodati, in fondo alla stanza c'è una porta, lì dietro c'è la palestra vera e propria, ti daranno un numero, sarà il tuo turno quando verrà chiamato quel numero» La ...

Pokémon: Il viaggio di Aria - Capitolo tre

Al mattino del 8/9/1997, appena sveglia, Aria smonta le tende (letteralmente), prepara lo zaino, se lo mette sulle spalle, ritira nella sfera il suo Bulbasaur che ha dormito coperto nella tenda insieme a lei, si mette la pokéball nella tasca e poi si dirige in città alla ricerca della palestra. Dopo aver camminato per tutte le strade del paesino, finalmente nota una grande costruzione. La ragazzina sale per la stradina, arriva in cima alla collina (strisciando e con la lingua a penzoloni), decide comunque di fare un ultimo sforzo ed entrare. Una volta dentro, quello che Aria può notare è che ci sono un sacco di persone indaffarate dietro a delle scrivanie ed una fila di ragazzi e ragazze in coda dietro ognuna di esse. «Scusa» Aria ad un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi scuri (e gli occhiali), l'ultimo della fila il ragazzino, l'ultimo della fila «Sì?» Il ragazzino sembra un po' scocciato «L'infermiera Joy?» Aria, il ragazzino indica una porta marrone chiusa dietro ...

Super! Pretty Cure (26)

Nella bolla numero uno Cure Protection e Cure Courage si guardano in faccia (dopo essersi salutate) senza spiccicare parola «Dai, inizio io. Ho appena scoperto che mia madre è stata una pretty cure, ma questo non conta. Mia madre è morta troppo presto per un tumore che se l'è portata via in un paio di anni, da quel giorno mio padre ha chiuso il ristorante che gestiva insieme a lei ed è andato a lavorare come impiegato. Il mio sogno è di riaprire il ristorante dei miei genitori, per quello mi sto impegnando al massimo in cucina. In matematica ed economia, però, penso che avrò bisogno di una mano» Cure Courage/Milena con le lacrime agli occhi «Mi dispiace per tua madre. Giovanna ne è a conoscenza, ma tu no. Fin da piccola mi sono trasferita circa una volta ogni due anni, a causa del lavoro di mio padre» Cure Protection/Anita. ********************************************************************************* Anche nella bolla numero due, quella in cui ci sono Cure Love e Cure Happiness...

Super! Pretty Cure (25)

I quattro animaletti sono stranamente muti. «No, non lo so. Perché sono così forti? Voce misteriosa» Giovanna scettica dentro una delle quattro bolle colorate, la stessa cosa, più o meno, la stanno chiedendo anche le altre tre «Perché si conoscono, come se fossero sorelle» La voce misteriosa «Anche noi ci conosciamo!» Anita, più o meno la stessa cosa viene detta dalle altre tre «Sì? Qual è il colore preferito di Giovanna?» La voce misteriosa, la domanda è rivolta a tutte tranne Giovanna, alla quale è stato chiesto il colore preferito di Elena «Ecco, insomma, dunque, vediamo» Elena, stessa risposta, più o meno, anche nelle altre tre bolle, il motivo per cui, nonostante il concorso (le domande del primo giorno) nessuno ne sa niente è facilissimo, perché tra di loro non hanno parlato! «Non lo sai. Fin'ora avete parlato di pettegolezzi, di concerti, di concorsi, con i ragazzi, ma di voi mai. Per riuscire a sconfiggere i vostri nemici e diventare più forti, dovete rimediare a questo err...

IM! (19)

Al mattino di martedì 14 ottobre 2008, la povera Jasmine viene svegliata dalla madre che urla come una forsennata «COS'È QUESTA STORIA CHE HAI IL RAGAZZO? A ME NON DICI NIENTE?» La mamma di Jasmine è arrabbiatissima «Mamma che hai da urlare?» Jasmine mezza insonnolita ancora sotto le coperte, la madre la fissa con occhi di fuoco, la ragazza tanto che è già sveglia rotola fuori dal letto, poi va a lavarsi evitando la donna che le sbarra la strada «Ciao Jas» Una donna dai capelli castani e gli occhi azzurri che è la sorella maggiore di Jasmine senza neanche guardare la sorellina, infatti sta scrivendo qualcosa su un foglio di carta come suo solito «Marlena, sorellona, che ci fai qui?» Jasmine abbracciando la sorella maggiore, la quale, appena finito di giocherellare con il foglio e ricambia l'abbraccio Marlena, adesso non ha il telefono in mano «Siamo venuti a trovarvi ed abbiamo trovato fuori dalla porta il tuo ragazzo» Marlena staccandosi dalla sorellina e iniziando a ispezion...

IM! (18)

/ Lunedì 13/10/2008... La sveglia suona come una forsennata a casa di Zeno, il ragazzo si gratta la testa ed apre gli occhi. "Parlare è stato facile, ma questo pomeriggio devo andare con mia madre dal dottore" Zeno pensa ancora mezzo intontito mentre si sta alzando, poi va in bagno, si lava, torna, si veste e fa un'abbondante colazione, mentre sta azzannando l'ultimo muffin, si ricorda improvvisamente che non ha preparato lo zaino per la giornata e che, per oggi, era fissato il compito di storia. «Oh, bene» Zeno sarcastico, il giovane finisce il muffin, poi fila in camera, prende i libri ed i quaderni giusti, posa quelli che erano nello zaino, lascia fuori solo il libro di storia, lo prende in mano ed inizia a leggere mentre va verso la fermata, salutando prima la madre (una donna dai capelli neri, gli occhi castani e la pelle olivastra) già al lavoro nel negozio sotto casa. l'aspetto della madre di Zeno, i suoi occhi sono castani. Ha una cicatrice obliqua sotto ...

Lei e Lui: dipende dai punti di vista (15)

La settimana successiva (dal 17 al 22 ottobre 1994) passa veloce perché è così piena di verifiche ed interrogazioni che non si ha minimamente il tempo di pensare a quanto sia noioso stare in classe. Di positivo c'è che in tutta la settimana scolastica, Cristina e Kristopher sono sempre stati insieme, a quanto pare questo è stato motivo di molto sconforto per la ex di Kristopher: Rosa, anche se non ne capisco il motivo. Mercoledì (il 19 ottobre), Cristina non c'era, dopo essere andata in bagno, li ho sorpresi a litigare in classe, ma mi sono fatta gli affari miei e me ne sono andata, tornando solo al suono della campanella. Sabato (il 22 ottobre), la zia lavora tutto il giorno, ma domenica (giorno 23 ottobre 1994), di comune accordo andiamo con tutta la famiglia a fare shopping, poi di ritorno ci fermiamo ad un piccolo bar, il posto dove lavora mia zia. Il giorno dopo (lunedì 24 ottobre 1994) a scuola c'è ad aspettarmi una sorpresa, la professoressa di inglese, nonché rappre...

Lei e lui: Dipende dai punti di vista (14)

Io e Cristina svolgiamo i nostri compiti andando di tanto in tanto con una scusa a controllare la situazione. I genitori sono sempre più preoccupati e si muovono da una parte all'altra della stanza guardando per tutte le finestre possibili ed immaginabili dell'appartamento. Ogni tanto Luigi esce fuori dalla porta per vedere se il figlio fosse di ritorno, ma niente pure lì. Passate un paio di ore in questo modo, visto che sta facendo buio, Alex e Luigi si affacciano alla camera di Cristina «Siamo preoccupati per Kriss, andiamo fuori a cercarlo, ok?» dice Luigi «Vengo anche io» Dice Cristina alzandosi «No, tu resta qui, casomai dovesse tornare, prendo il cellulare, se lo vedi chiamami» Luigi esce e Cristina rimane in piedi, aspettiamo che i due siano usciti dalla porta, poi andiamo di là «Kriss, dove sei?» Cristina «Ma sei scema? Avete visto come erano preoccupati? Ti pare il modo?» Kristopher, per essere uno che non parla mai, stava chiacchierando molto, Cristina fa un gesto con...