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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

IM! (23)

  /     Giorno 20/10/2008 (lunedì): Fortunata si sveglia contentissima, si alza pimpante guardando la mensola dove brilla una medaglia, è la prima volta che ne vince una. Saltellando la giovane si va a lavare, si veste, mangia, lava i piatti, prende lo zaino e la giacca e si dirige alla fermata, peccato che il pullman passa mentre ancora lei non è nemmeno arrivata a metà strada. Omero dopo essersi svegliato, ha ucciso le orecchie del vicinato provando il programma di karaoke, ha ricevuto molti pomodori e qualche bicchiere di vetro addosso, ma questo non è bastato a fermarlo, dopodiché si è preparato, ha fatto colazione, ha controllato che le galline dei suoi genitori non fossero scappate, infine è uscito, controllando che non ci sia nessuno in casa. Il castano inforca la bici e inizia a pedalare in direzione della scuola, a metà strada incontra una sconsolata Fortunata che sta arrancando verso la cima della collina. «Nati, passaggio?» Omero un po' bruscamente, accostando vicino all

IM! (22)

/ Le campane della chiesa suonano la mezzanotte (domenica 19 ottobre del 2008), nel cielo compare una specie di ologramma, è un personaggio sconosciuto per i nostri eroi, un uomo dai capelli neri lunghi raccolti in una treccia (il Fabbro), l'uomo guarda verso Black e Rose, quindi per fortuna non vede i poveri disgraziati a terra (ancora non trasformati). «Ragazzi, per favore, tornate a casa» L'uomo dice con voce preoccupata «Arriviamo papà» Rose pimpante come una bambina, già volando verso il castello «Accidenti!» Black impreca non troppo contento, volando via Le nostre due eroine provano a seguirli ma una barriera magica li blocca «Gli intrusi non sono ammessi, non questa volta» L'uomo parlando con un tono di voce molto brusco, questa volta è rivolto a Perla e Bella, poi l'ologramma scompare. Le due giovani atterrano, gli altri hanno una faccia decisamente sorpresa «Che succede?» Perla domanda innocentemente, con il suo solito spirito allegro «Ha detto» Tolomeo dalla

Lei e Lui: Dipende dai punti di vista (19)

Durante la mia passeggiata mattutina fino alla scuola continuo a rimuginare, così senza accorgermene sbatto contro qualsiasi albero, sporgenza, muro che incontro, sbaglio strada due volte, rischio di pestare un povero cane innocente e finisco dentro una buca alta quanto me. A questo punto decido che forse è ora di prestare più attenzione alla strada, così finalmente riesco ad arrivare a scuola. Arrivata in classe, la campanella è suonata da un bel pezzo e la professoressa di inglese mi fulmina con lo sguardo, mi vado a sedere al mio banco con la coda tra le gambe Che brutta figura! , durante la stessa ora, per punizione vengo pure interrogata, nelle lingue me la sono sempre cavata bene, soprattutto in inglese, quindi riesco a prendere un bell'otto. Il resto della mattinata è così caotico che non riusciamo nemmeno a fare merenda in santa pace «Che fame!» Romeo all'ultima ora (durante la lezione tenuta dall'insegnante di italiano, una donna dai capelli viola e gli occhi di un

Lei e Lui. Dipende dai punti di vista (18)

Filo alla cassa e pago la spesa, poi torno a casa a piedi con la busta stretta al petto per non romperla. Dopo un quarto d'ora, vedo l'edificio di fronte a casa mia, accelero la camminata ed in due secondi sono già entrata dalla porta, mi dirigo in cucina, dove lascio gli ingredienti per la torta, ma essendo i miei zii molto impegnati con il pranzo, decido di mettermi il grembiule ed iniziare a preparare il dolce. Si crea una confusione pazzesca, ma non si sa come riusciamo a creare il pranzo ed il dolce perfetto per il mio cugino maschio preferito. Stanchi morti, io ed i miei zii ce ne andiamo sul divano anche se siamo sporchi di farina, sugo, cioccolata e chi più ne ha più ne metta, ci rialziamo verso l'ora di cena. Giulia appena suona il campanello si precipita alla porta a ritirare le pizze che aveva ordinato e poi con il resto della famiglia, tranne Alfonso che non c'è (era tornato a casa mentre ero a fare la spesa ma poi è fuggito nuovamente dicendo che andava a c

Il regno di Conversano ventesima parte

Già è il giorno dopo ( 14 novembre ) e purtroppo la maledetta sveglia delle cinque suona puntuale. Le larve escono depresse dai loro letti e scendono a fare colazione, come al solito, svuotando diverse volte la cucina. Hanno appena finito che l'imperatrice li informa che dalle 6 ci saranno gli esami di guida. La squadra è terrorizzata, ma poi si tranquillizza.  I primi a incominciare sono quelli che non hanno preso la patentino del motorino/minicar/ape cioè  Carlos de Santis  (che viene promosso finalmente dopo il terzo tentativo),  Barbieri Barbara  e  Cervo Erika , poi seguono con la patente dello scooter   Genevieve Rovie,  Medici Raquel , Este Luisa e Tiffany, alle 9 Neigtnagle Este,  Rossi Romeo  e  Lamagni Umberto  sventolano certe carte plasticate rosa (patente B), Ricci Lorelaine, Medici Aurora, Italie Stefania e   Gonzaga Angelo  invece litigano con la patente C e poi fanno pure il CQC per i camion,  B onaparte Luigi ,  Piras Dominici  e  Nebbia Feliz  pren dono la patente

Il regno di Conversano diciannovesima parte

Cavallo Ornella insieme ad Aurora e Thomas stanno cercando Megan (come il resto della compagnia), ormai hanno setacciato quasi tutto il primo piano, quando arrivano all'ultima porta del lungo corridoio notano dietro alla curva della parete, in una parte un po' nascosta alla vista, una rampa di scalini che non avevano mai visto. I tre, incuriositi, decidono di salire la rampa, appena mettono piede sul primo gradino cercano l'interruttore della luce ma non lo trovano così decidono di andare lo stesso (al buio), dopo cento scalini sono un po' stanchi non sanno se tornare indietro ed arrendersi, per ritornare a cercare la loro amica o continuare, dato che non si vede la fine di quel lungo percorso, alla fine decidono di continuare. Salgono ancora per altri 225 gradini e finalmente vedono il pianerottolo. I bambini, arrivati a destinazione, prima di andare a curiosare, si siedono e si riposano per alcuni minuti, una volta che hanno ripreso un po' le energie, si rialzano