Alla fine delle lezioni aspetto che tutti i miei compagni se ne vadano e mi dirigo al primo piano.
«Mi scusi. Sa dove posso trovare la presidenza?» Io verso un bidello (in segreteria, all'entrata)
«Certo, al quarto piano di fianco alla biblioteca» Bidello, un uomo alto e magro dei capelli verde acido molto lunghi, gli occhi rossi e gli occhiali, al quale forse non fa piacere che io gli parli, infatti tiene il naso arricciato come se fossi una puzzola.
«Mi scusi. Sa dove posso trovare la presidenza?» Io verso un bidello (in segreteria, all'entrata)
«Certo, al quarto piano di fianco alla biblioteca» Bidello, un uomo alto e magro dei capelli verde acido molto lunghi, gli occhi rossi e gli occhiali, al quale forse non fa piacere che io gli parli, infatti tiene il naso arricciato come se fossi una puzzola.
Il bidello della segreteria |
Mi dirigo al quarto piano, oltrepasso la porta della biblioteca e finalmente vedo: PRESIDENZA, busso.
«Avanti» Da dentro
«Buongiorno» Io entrando
«Buongiorno» La preside, una donna dal viso serio, gli occhi rossi e i capelli viola. Dove l’ho già vista?
«Potrei chiederle un enorme favore?» Io. Lei mi fissa con i suoi occhi rossi Sì decisamente, l’ho già vista da qualche parte.
«Ha combinato qualche pasticcio signorina?» Preside
«No, solo una cosa. So che è una materia obbligatoria, ma potrei non partecipare a lezione di magia?» Io
«E perché mai non dovrebbe?» Preside
«Perché non ho nessuna magia» Io, in imbarazzo
«Ma è impossibile signorina! Avrà pure qualcosa! E poi, perché non è venuta a chiedermelo prima?» Preside
«No, non ho nessuna magia. Glielo posso assicurare e non so se l'ha notato ma non ho nemmeno i capelli e gli occhi come i vostri. Non sono venuta prima perché non ci ho pensato» Io mostrando i denti in una specie di sorriso.
«Sì l’avevo notato, comunque non so se posso esonerarti dalla lezione, mi dispiace» la preside.
«Va bene lo stesso. - sto per alzarmi, mi risiedo per chiedere un'altra cosa - Non potreste fare come per la materia di religione alla quale i non credenti (o chi è di un'altra religione) possono non partecipare?» Io, insistendo un po'.
«No, non posso, mi dispiace» Preside
«Ok, un’ultima domanda. Lei, per caso, l’ho già vista da qualche parte?» Io
«No, non mi pare. Forse ha visto la mia gemella!» Preside, sorridendo
«Gemella?» Io, leggermente sorpresa
«Sì! Insegna magia in questa scuola. È stato un caso, lo giuro! È quasi impossibile riconoscerci, siamo identiche!» Lei, Ora, pensandoci meglio, ecco dove l’ho vista!
«In effetti. Va bene, allora la ringrazio, scusi il disturbo e arrivederci» Io, questa volta mi alzo davvero e mi dirigo verso la porta
«Arrivederci» Preside, torno a casa sconsolata.
«Ciao a tutti» Io appena tornata a casa
«Ciao bella» lo Zio sorridendomi, l’ho già detto che non indovina mai niente, vero?
«Allora com'è andata?» la Zia affacciandosi dalla cucina.
«Oggi abbiamo avuto lezione di magia» Io, so che basta dire questo per fare capire.
«Oh» Cinque voci insieme, i miei cugini sono vestiti eleganti.
«Noi usciamo, visto che sei arrivata un po’ dopo ti lasciamo a casa, ok?» La zia mi fa l’occhiolino, Questo pomeriggio ce l’ho libero e questa sera sarò quasi da sola qui a casa, fantastico!
«Ok» Io
«Non combinare guai!» lo Zio, lo guardo disperata, gli altri mi fanno un cenno poi tutti se ne vanno.
«Avanti» Da dentro
«Buongiorno» Io entrando
«Buongiorno» La preside, una donna dal viso serio, gli occhi rossi e i capelli viola. Dove l’ho già vista?
«Potrei chiederle un enorme favore?» Io. Lei mi fissa con i suoi occhi rossi Sì decisamente, l’ho già vista da qualche parte.
«Ha combinato qualche pasticcio signorina?» Preside
«No, solo una cosa. So che è una materia obbligatoria, ma potrei non partecipare a lezione di magia?» Io
«E perché mai non dovrebbe?» Preside
«Perché non ho nessuna magia» Io, in imbarazzo
«Ma è impossibile signorina! Avrà pure qualcosa! E poi, perché non è venuta a chiedermelo prima?» Preside
«No, non ho nessuna magia. Glielo posso assicurare e non so se l'ha notato ma non ho nemmeno i capelli e gli occhi come i vostri. Non sono venuta prima perché non ci ho pensato» Io mostrando i denti in una specie di sorriso.
«Sì l’avevo notato, comunque non so se posso esonerarti dalla lezione, mi dispiace» la preside.
«Va bene lo stesso. - sto per alzarmi, mi risiedo per chiedere un'altra cosa - Non potreste fare come per la materia di religione alla quale i non credenti (o chi è di un'altra religione) possono non partecipare?» Io, insistendo un po'.
«No, non posso, mi dispiace» Preside
«Ok, un’ultima domanda. Lei, per caso, l’ho già vista da qualche parte?» Io
«No, non mi pare. Forse ha visto la mia gemella!» Preside, sorridendo
«Gemella?» Io, leggermente sorpresa
«Sì! Insegna magia in questa scuola. È stato un caso, lo giuro! È quasi impossibile riconoscerci, siamo identiche!» Lei, Ora, pensandoci meglio, ecco dove l’ho vista!
«In effetti. Va bene, allora la ringrazio, scusi il disturbo e arrivederci» Io, questa volta mi alzo davvero e mi dirigo verso la porta
«Arrivederci» Preside, torno a casa sconsolata.
La preside, ha i capelli viola e gli occhi rossi |
«Ciao bella» lo Zio sorridendomi, l’ho già detto che non indovina mai niente, vero?
«Allora com'è andata?» la Zia affacciandosi dalla cucina.
«Oggi abbiamo avuto lezione di magia» Io, so che basta dire questo per fare capire.
«Oh» Cinque voci insieme, i miei cugini sono vestiti eleganti.
«Noi usciamo, visto che sei arrivata un po’ dopo ti lasciamo a casa, ok?» La zia mi fa l’occhiolino, Questo pomeriggio ce l’ho libero e questa sera sarò quasi da sola qui a casa, fantastico!
«Ok» Io
«Non combinare guai!» lo Zio, lo guardo disperata, gli altri mi fanno un cenno poi tutti se ne vanno.
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