Il mattino seguente, giovedì 2 ottobre 2008, come al solito sono tutti in classe anche se alcuni preferirebbero essere altrove.
Al pomeriggio, dopo la scuola, sono solo in tre gatti da Antonio, gli unici che non praticano alcuno sport (Nives, Zoe e Zeno in pratica).
Venerdì, i ragazzi vanno nuovamente a scuola ed al pomeriggio a casa di Antonio ci sono tutti, tranne Nives che aveva delle commissioni da sbrigare.
Il giorno dopo è già sabato e Vito parte per andare alle gare di moto, lasciando a suo padre (un uomo dai capelli e pizzetto grigio e gli occhi castani) un messaggio da portare ad uno dei ragazzi, il messaggio riguarda un appuntamento (una partita a tennis tra amici) di lunedì che salterà, il ragazzo in questione è Ugo uno dei compagni di classe.
Agli allenamenti manca solo lui, i ragazzi rimasti si allenano duramente.
Al pomeriggio, dopo la scuola, sono solo in tre gatti da Antonio, gli unici che non praticano alcuno sport (Nives, Zoe e Zeno in pratica).
Venerdì, i ragazzi vanno nuovamente a scuola ed al pomeriggio a casa di Antonio ci sono tutti, tranne Nives che aveva delle commissioni da sbrigare.
Il giorno dopo è già sabato e Vito parte per andare alle gare di moto, lasciando a suo padre (un uomo dai capelli e pizzetto grigio e gli occhi castani) un messaggio da portare ad uno dei ragazzi, il messaggio riguarda un appuntamento (una partita a tennis tra amici) di lunedì che salterà, il ragazzo in questione è Ugo uno dei compagni di classe.
Il padre di Vito, quando lo consegna ha questa faccia da schiaffi |
L'aspetto di Ugo |
Il giorno dopo, domenica, di mattino presto quattro ragazzi della classe vanno alle prove del coro, prima della messa, i quattro sono: Pompea, che suona la chitarra, Miriam, Silvia e Tolomeo. Le prove durano due ore circa e sono gestite da Paola, una donna dai capelli ormai completamente grigi e gli occhi castani che poi farà anche catechismo e Ornella, una donna dai capelli ed occhi neri, che poi sarà la direttrice del coro anche durante la funzione religiosa.
Paola, la catechista |
Ornella, la direttrice del coro |
Dopodiché, tutti vanno a messa dove ascoltano in prima fila le prediche di Don Biagio. il prete dalla pelle un po' olivastra, i capelli e gli occhi castano scuro, poi iniziano il catechismo. Non tutti sono nello stesso posto, infatti esistono due diversi gruppi, uno nella chiesina della frazione più grande (formato da Zoe, Fortunata, Zeno, Omero, Jasmine, Ugo, Ginepro, Matteo, un ragazzo dai capelli ed occhi castano scuro di un anno più piccolo che va a scuola con loro e figlio del catechista e il catechista Ezechiele (un uomo pienotto dai capelli ed occhi castano scuro). Questo catechismo chiuderà l'anno prossimo per una decisione della comunità, per questo sono così pochi partecipanti. I ragazzi sono un po' dispiaciuti della scelta, quindi negli anni hanno iniziato a lasciare scritte e disegni sulla tovaglia delle lezioni, o a volte solo per noia, fin dai tempi della loro vecchia catechista: Santina). L'altro catechismo è nel centro del paese (con tutti gli altri della seconda e prima media, qui ci sono anche altri gruppi: quello intermedio composto dai bambini di quinta elementare, quello della comunione con i bambini della quarta elementare e il gruppo principianti con i bambini di seconda e terza elementare).
Ezechiele Corbelli, catechista |
Matteo Corbelli, figlio del catechista ed iniziato alla cresima |
Essendo il primo giorno stanno tutti insieme e si raccontano le vicissitudini estive, alla fine della mezz'ora, gli insegnanti danno i libri e il programma dell'anno, poi dopo la preghiera si esce. In qualche modo, passa anche il resto della domenica per tutti, compresa di allenamento per i nostri.
@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
Domenica mattina: Vito ha un po' timore ma allo stesso tempo è eccitato all'idea di iniziare, per ora cerca di stare tranquillo con il trucchetto che gli ha insegnato il padre stare con i piedi ben piantati a terra, ma seduto sulla sua moto, quella con il numero 10, chi l'avrebbe immaginato anni prima, che sarebbe diventata per lui l'unica cosa importante.
«Pronto?» Le domande di routine esposte senza alcuna emozione da parte dei meccanici verso gli altri piloti, questa volta per lui no, oggi è da solo.
«Ti senti solo, vero?» La voce delicata di una ragazza arriva da dietro di lui, il ragazzo si gira, nessuno
«Nessuno ti tratta come vorresti, vero?» Un'altra voce piena e limpida di un ragazzo viene dall'altro lato, il ragazzo si gira verso la direzione dalla quale sembra provenire questa voce. Davanti a lui non c'è più nessuno, solo due ragazzi mascherati, con una maschera di porcellana sul viso, uno dei due è vestito da gentiluomo ricco e l'altra come una bambolina (tutta pizzi e merletti tradotto)
"Sono quei due" Il pensiero di Vito appena li vede.
Domenica mattina: Vito ha un po' timore ma allo stesso tempo è eccitato all'idea di iniziare, per ora cerca di stare tranquillo con il trucchetto che gli ha insegnato il padre stare con i piedi ben piantati a terra, ma seduto sulla sua moto, quella con il numero 10, chi l'avrebbe immaginato anni prima, che sarebbe diventata per lui l'unica cosa importante.
«Pronto?» Le domande di routine esposte senza alcuna emozione da parte dei meccanici verso gli altri piloti, questa volta per lui no, oggi è da solo.
«Ti senti solo, vero?» La voce delicata di una ragazza arriva da dietro di lui, il ragazzo si gira, nessuno
«Nessuno ti tratta come vorresti, vero?» Un'altra voce piena e limpida di un ragazzo viene dall'altro lato, il ragazzo si gira verso la direzione dalla quale sembra provenire questa voce. Davanti a lui non c'è più nessuno, solo due ragazzi mascherati, con una maschera di porcellana sul viso, uno dei due è vestito da gentiluomo ricco e l'altra come una bambolina (tutta pizzi e merletti tradotto)
"Sono quei due" Il pensiero di Vito appena li vede.
Commenti
Posta un commento