Le campane della chiesa suonano la mezzanotte (domenica 19 ottobre del 2008), nel cielo compare una specie di ologramma, è un personaggio sconosciuto per i nostri eroi, un uomo dai capelli neri lunghi raccolti in una treccia (il Fabbro), l'uomo guarda verso Black e Rose, quindi per fortuna non vede i poveri disgraziati a terra (ancora non trasformati).
«Ragazzi, per favore, tornate a casa» L'uomo dice con voce preoccupata
«Arriviamo papà» Rose pimpante come una bambina, già volando verso il castello
«Accidenti!» Black impreca non troppo contento, volando via
Le nostre due eroine provano a seguirli ma una barriera magica li blocca
«Gli intrusi non sono ammessi, non questa volta» L'uomo parlando con un tono di voce molto brusco, questa volta è rivolto a Perla e Bella, poi l'ologramma scompare.
Le due giovani atterrano, gli altri hanno una faccia decisamente sorpresa
«Che succede?» Perla domanda innocentemente, con il suo solito spirito allegro
«Ha detto» Tolomeo dalla faccia scioccata, troncando la frase a metà
«Papà» Fortunata concludendo per lui e ritornando ad aprire la bocca per poter assimilare meglio la notizia, Bella fa il simbolo della X con le braccia tornando ad essere Silvia, Perla ci riflette un po' poi decide di seguire il suo esempio, a lei ci vuole un po' di più per concentrarsi.
«Aspetta, è domenica! Io devo fuggire!» Fortunata rinviene, iniziando a sudare freddo per la paura (infatti la gara era stata spostata di un giorno), poi si dirige verso casa sua, questa volta è Tolomeo che segue il suo esempio, in quanto in mattinata ha un allenamento aggiuntivo di Karate, anche Omero ha l'allenamento quindi fugge pure lui, gli altri ancora scombussolati portano la giovane donna (quella appena salvata) da suo padre.
I sei eroi e la ragazza passeggiano fino allo sgabuzzino, entrano senza bussare, Antonio è seduto sul divano, pare preoccupato, Jimmi sta dormendo di fianco a lui.
«Grazie Antonio, ti sono debitore» Evaristo sorridendo dolcemente e prendendosi in braccio il fratello, Antonio si gira finalmente verso le sette persone appena entrate dalla porta, soffermandosi in particolare su una di loro.
«Tu sei - si ferma credendo di sbagliarsi, scuote la testa e continua a parlare - mia figlia» Antonio contentissimo si alza ed abbraccia la ragazza, la giovane ricambia quell'abbraccio, inizialmente impaurita, poi più convinta, a parte Silvia, gli altri hanno le lacrime agli occhi, anche Zeno, anche se sta cercando di nasconderle, i due si separano
«Mi chiamo Marika, papà» Marika dice timidamente, Antonio riguarda nuovamente tutte le persone della stanza cercando qualcuno in particolare
«E tua madre?» Antonio rivolto alla figlia con voce e sguardo interrogativi
«Purtroppo è morta» Marika ora intristita, ad Antonio scendono le lacrime, i nostri si guardano senza sapere come comportarsi, se ci fosse Fortunata potrebbe aiutarli, ma lei è andata a riposarsi per la gara di oggi.
Antonio si riprende
«Come è successo?» Antonio prende il coraggio di chiedere alla figlia, tentando di mantenere un tono calmo e guardando Marika dritta negli occhi
«Si è ammalata, in realtà il Fabbro ha provato a salvarla, ma non ci è riuscito» Marika parla a scatti, scuotendo la testa come per scacciare un brutto ricordo
«Come no! Rinchiudendovi in una cella!» Zeno arrabbiatissimo, ora è ritornato pienamente in sé ed è già con la mazza in mano, Antonio guarda i due ragazzi
«Quello è stato prima, ma quando la mamma si è ammalata, ha provato di tutto, tranne riportarla a casa sua, ovviamente» Marika continuando a parlare a scatti e mordendosi ogni tanto un labbro per non piangere, Antonio stringe i pugni
«D'ora in avanti resterai con me, non ti preoccupare - dolcemente verso la figlia - E quando troverò il Fabbro gli tirerò un pugno sui denti da parte di Elisa» Antonio, ora digrignando i denti, decisamente arrabbiato nero.
A questo punto i sei ragazzi magici devono levare le tende, padre e figlia hanno tante cose da dirsi e loro sarebbero di intralcio, stanchi morti vanno a dormire e dormono tutti fino all'ora di pranzo, qualcuno viene svegliato in malo modo, qualcuno più tranquillamente e poi mangiano. Zoe dopo pranzo va a passeggiare con il resto della famiglia, fino alle tre e poi torna a casa, si prepara per il Catechismo (solo per oggi è stato spostato nel pomeriggio in entrambe le parti del paese, infatti al mattino le chiese sono state pulite e anche la messa è stata svolta nel pomeriggio), infine va a lezione. Quando la giovane ritorna, la famiglia fa un'altra passeggiata, torna a casa solo all'ora di cena. Tolomeo, invece, che si era dovuto svegliare presto a causa degli allenamenti, dopo essere tornato, è dovuto andare insieme a Silvia, Pompea e Miriam alle prove del coro (anche quelle spostate un pochino di orario, per oggi). Appena tornato a casa, è ormai ora di pranzo, dopodiché anche se il poveretto è stanco morto deve portare a spasso i cani ed il nipotino. Per strada incontra Omero in bici ed i due si fermano a chiacchierare. I due si lasciano alle tre, tornano a casa e vanno alla funzione e al Catechismo. Una volta finita la lezione, Tolomeo torna a casa e si riposa fino a ora di cena. Alla sera, i nostri eroi, dopo aver cenato, si fanno il bagno, infine vanno nuovamente a dormire, pregando in una settimana migliore.
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