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IM! (29)

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Finalmente all'una di notte di domenica 26 ottobre 2008, Ernesto è arrivato davanti alla casa dei genitori di Tolomeo e bussa alla loro porta, una donna assonnata con un paio di occhiaie marcate sotto gli occhi apre in pigiama al bell'uomo, vergognandosene poi come una ladra.
«Mi scusi per l'ora ma sto cercando i miei figli, Evaristo e Geremia, detto Jimmy» l'uomo dice mantenendo un tono serio è contenuto, ma sulla sua faccia si leggono la preoccupazione e la stanchezza, la donna fa una strana smorfia
«Mio figlio ha ospitato almeno una delle due persone da lei citate, pensavo avesse il vostro consenso» dice la donna irritata, pensando che se trovasse Tolomeo, in questo momento lo ucciderebbe, l'uomo tira un sospiro di sollievo
«Posso riprenderli?» chiede tra lo speranzoso e il retorico, credendo che la risposta sia sicuramente un sì
«Mi dispiace, ma in questo momento sono a casa di Giovanni, il fratello di Tolomeo, il quale abita nel paese di Batuffolo, che non è troppo lontano da qui, ma non è neanche vicinissimo. Comunque, non si preoccupi, domani (anzi oggi) me ne occuperò io personalmente» la signora prima con un tono dolcissimo e poi tornando di nuovo a quello irritato di prima
Ernesto torna a casa, chiama la sua ex moglie non troppo convinto della cosa e la informa della novità, la donna gli urla per telefono e lui riaggancia senza finire la conversazione.
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Oggi Zeno si sveglia finalmente fresco e riposato, è una giornata buona per ricominciare a fare il catechismo! Il rosso si alza, si lava, si veste e fa un abbondante colazione, dopo giorni in cui non riusciva a mangiare niente. Dopo aver preso i libri, il dodicenne si reca a messa accompagnato dalla sua famiglia, qui incontra i suoi compagni di scuola i quali gli fanno le feste. 
Omero si è svegliato pensieroso, gli sembra strano che Fabiola gli abbia fatto la proposta di uscire dato che l'anno prima quando le aveva confessato i suoi sentimenti, lei aveva risposto che non sarebbe mai uscita con lui neanche fra un milione di anni, poi dopo essersi messo il cuore in pace è sceso e ha trovato sua madre e sua sorella che lavoravano ai costumi della recita, mentre il padre è al lavoro (fa il poliziotto).
Tolomeo, uscendo di casa del fratello insieme a Evaristo e Jimmy vede qualcosa di strano alla porta dell'abitazione, in pratica vede la stessa porta che ha visto il giorno prima Fortunata, anche se lui ovviamente non sa che cosa ha visto l'altra ragazza. Il castano rimane un attimo interdetto e si blocca facendo preoccupare gli altri due, dopo un po' però si riprende quando vede la porta a tornare esattamente com'era prima. I tre escono per andare a messa.
Nives, al contrario ancora oggi è malata, quindi è rimasta tutta la mattina a casa nel letto e prevede di rimanerci anche nel pomeriggio, ma purtroppo i suoi piani finiscono a gambe all'aria, in quanto nella sua camera compare un ragazzo con una maschera di porcellana sul viso: Black, anche lui un po' influenzato ma nonostante questo si mostra come se fosse in piene forze.
La ragazza dai capelli neri si alza a fatica e sussurrando la sua frase di trasformazione riesce al primo colpo a diventare una fata, ma con un nuovo aspetto (con i capelli e gli occhi lilla).
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Nives seconda trasformazione, quando volerà avrà sempre ali di petali di fiore.

Tra i due inizia subito una lotta e la giovane spera che i suoi compagni la vengano ad aiutare, ma purtroppo anche loro hanno il loro bel da fare. In un'altra parte del paese, precisamente nel giardino speziato, l'uomo dai capelli argentati, conosciuto come Dio sta mettendo a ferro e fuoco il posto, non appena captato il problema, i nostri eroi corrono verso il luogo oppure si trasformano e arrivano volando (chi può trasformarsi ovviamente). Il problema è che qui c'è un'imboscata, perché non appena i nostri arrivano, si presentano anche i quattro dell'Ave Maria. 
Zeno riprova a trasformarsi, scoprendo così di avere una nuova trasformazione, mantenendo i suoi capelli di colore rosso, ma gli occhi divetano rosa chiaro e di riuscirci abbastanza facilmente.

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Zeno, seconda trasformazione. Quando volerà, continuerà a non avere le ali come prima...

I nostri eroi ce la mettono davvero tutta, ma purtroppo questa volta riescono solo a fare più danni,  quindi ad un certo punto si mettono a litigare fra di loro, i cattivi se ne tornano alla base con il sorriso sulle labbra, in quanto era proprio quello lo scopo della giornata, distrarli.
Arriva Antonio che prova a calmarli dicendo che è normale che abbiano fatto dei pasticci, anzi gli sembrava strano che finora si fossero comportati anche fin troppo bene per essere dei Novellini. Vedendo che non funziona è costretto a portarseli via tirandoli per le orecchie fino alla sua casetta, fa tornare normali quelli che si erano trasformati e li fa entrare. Il gruppetto saluta tranquillo Marika. I dodicenni vengono portati nella sala degli allenamenti, il padre di Marika li fa allenare con il ballo (disciplina in cui a quanto pare fanno tutti abbastanza schifo) e il canto ma ognuno per conto suo perché insieme non vogliono più starci. Alla fine il povero allenatore è costretto a farli smettere, meno di mezz'ora dall'inizio, poi prova a far trasformare quelli che ancora non ci sono mai usciti, ma purtroppo niente. Prima che la squadra torni a casa, l'adulto schiocca le dita, ma perché la magia che ha in mente funzioni è costretto a farlo un po' di volte.
Gli otto si ritrovano in un luogo caldissimo assolato e dalla terra molto rovinata, a guardarli c'è un ragazzino molto magro dei capelli neri ricci, la pelle color del cioccolato fondente e gli occhi scurissimi.
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Il passante


Se non fossero così arrabbiati, gli adolescenti si guarderebbero l'un l'altro in questo momento chiedendosi a vicenda dove si trovino
«Siete in Africa» Antonio.
«E cosa ci facciamo qui?» Jasmine chiede acida, sperava di riuscire a tornare presto a casa.
«Vi insegno le buone maniere - un attimo di pausa in cui lo guardano tutti storto - e le cose più importanti della vita» Antonio parlando prima imperioso e poi con una voce più calma e allegra, dopodiché fa segno ai suoi piccoli amici di seguirlo, insieme arrivano ad un pozzo piuttosto lontano usando dei secchi abbandonati, i ragazzi raccolgono molta acqua.
La passeggiata nel deserto continua con i pesi sotto braccio e si arriva ad un piccolo villaggio in cui c'erano dei bambini che stavano appunto partendo per andare a prendere dell'acqua al pozzo più vicino. I nostri giovani eroi trascorrono molto tempo ad aiutare la gente del villaggio a preparare qualcosa di commestibile da mangiare, grazie anche all'apparizione di alcuni ingredienti da parte di Antonio, (quando la sua magia funziona) o nelle varie faccende. Nonostante si siano trovati bene ad aiutare quella gente e siano un po' più felici di prima (più o meno quasi tutti), i ragazzi non accennano a voler fare pace fra di loro o a volersi parlare, quindi Antonio che non può far passare la notte fuori a quel gruppo di mascalzoncelli decide di arrendersi per ora e lasciarli tornare a casa. Con un altro paio di schiocchi di dita i ragazzi, si ritrovano ognuno direttamente a casa propria (anche Evaristo) e Antonio invece si dirige nella città in cui abitava prima, da un amico (e Capo di lavoro), un uomo dai capelli e occhi castani, per sapere se avevano ricevuto la lettera di dimissioni che aveva inviato nei giorni precedenti, visto che non aveva più saputo niente dal suo clone.

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ex capo di Antonio

Tramite il suo capo, l'uomo riceve il nominativo di un'azienda che si trova non troppo lontano da dove abita adesso, così da non dover usufruire di altri cloni, anche se lo dovrà usare ancora qualche giorno perché se se ne va via prima di quindici giorni di preavviso dovrà pagare una salatissima multa.
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Purtroppo Nives non è riuscita a tenere testa al suo nemico, quindi ora si trova rinchiusa in una cella sapendo bene di non poter toccare le pareti altrimenti morirebbe. Davanti a lei, oltre le sbarre c'è il ragazzo che l'ha fatta prigioniera che è stato incaricato di tenerla d'occhio.
«Sai qual è la particolarità dei castelli?» Black con un tono simile a una vera interrogazione scolastica
«Quale?» la ragazza stanchissima, vorrebbe dormire in un comodo letto e al calduccio così da farsi passare l'influenza, ma crede di non poter fare simili richieste in questo momento
«Non si invecchia» black , con tono da professorino
«Sì, questo lo sapevo già» Nives tentando di rispondere a tono al ragazzo, così da prenderlo anche un po' in giro
«E sai qual è la particolarità delle prigioni?» Black con lo stesso tono inquisitorio di prima
«Che si muore avvelenati se si toccano le pareti» Nives risponde pronta con il suo miglior tono da studentessa modello
«Anche, ma questo è l'unico posto dei castelli in cui si invecchia. Non ti sei mai chiesta come mai Marika sia cresciuta?» Black, ora è lui quello con il tono saccente pronto a prendere in giro la ragazza, la giovane dai capelli neri sbuffa e non risponde niente. 
Il cattivo sta per ripartire all'attacco, ma la nostra eroina si gira dall'altro lato guardando fisso la parete e fa capire di non essere interessata a continuare la conversazione con lui, dentro di sé inoltre spera che i suoi compagni capiscano presto che lei è sparita e la vengano ad aiutare, perché lei da sola non crede di potercela fare, almeno finché resta malata.
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Tornati ad Olmo, Jasmine e Zoe ricevono una bruttissima notizia, le loro madri hanno preso un simpatico tè con i biscotti e hanno chiacchierato sul fatto che le loro figlie stiano uscendo un po' troppo e questo influenza anche la loro media scolastica. Quindi nonostante gli sforzi di Lily, alla sorella, viene vietato di uscire per tutta la settimana, Jasmine invece non potrà più incontrare Priamo per lo stesso tempo, così i suoi sogni di gloria di andare a trovarlo sono sfumati.
Anche Tolomeo ha ricevuto una paternale per aver ospitato un ragazzo che era scappato di casa senza il consenso dei genitori. Evaristo, è fuggito dalla finestra per andare a prendere il gatto che si trova nella cuccia del cane dell'amico, ha visto la scena, quindi se l'è defilata senza farsi notare e senza salutare. Dopodiché va dalla madre per poter salutare il fratello, ma la donna glielo impedisce avendo paura che lo rapisca di nuovo, infine torna a casa dal padre.
Zeno aiuta la madre a chiudere il negozio, lavoro in cui di solito la coadiuvava il marito, ma oggi il padre del rosso è dovuto andare dalla nonna che è malata. Il giovane poi va a studiare e fare i compiti, mangia e fila a dormire.
Nives ignora i successivi tentativi di chiacchierare del suo carceriere e infine cade addormentata al freddo e senza neanche una coperta conscia del fatto che questo non gioverà alla sua salute e sperando di non muoversi troppo durante il sonno.
Tutti gli altri devono avere a che fare con i loro personali problemi poi vanno a dormire pure loro.

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