Passa ai contenuti principali

Lei e lui: Dipende dai punti di vista (14)

Io e Cristina svolgiamo i nostri compiti andando di tanto in tanto con una scusa a controllare la situazione. I genitori sono sempre più preoccupati e si muovono da una parte all'altra della stanza guardando per tutte le finestre possibili ed immaginabili dell'appartamento. Ogni tanto Luigi esce fuori dalla porta per vedere se il figlio fosse di ritorno, ma niente pure lì. Passate un paio di ore in questo modo, visto che sta facendo buio, Alex e Luigi si affacciano alla camera di Cristina
«Siamo preoccupati per Kriss, andiamo fuori a cercarlo, ok?» dice Luigi
«Vengo anche io» Dice Cristina alzandosi
«No, tu resta qui, casomai dovesse tornare, prendo il cellulare, se lo vedi chiamami» Luigi esce e Cristina rimane in piedi, aspettiamo che i due siano usciti dalla porta, poi andiamo di là
«Kriss, dove sei?» Cristina
«Ma sei scema? Avete visto come erano preoccupati? Ti pare il modo?» Kristopher, per essere uno che non parla mai, stava chiacchierando molto, Cristina fa un gesto con la mano verso il punto dal quale proviene la voce, suo fratello ha una faccia arrabbiatissima
«È proprio questo il punto» Dico, lo sguardo inferocito si sposta su di me
«Sono preoccupati per te, esattamente come lo sarebbero per me, i nostri genitori ti vogliono bene» Cristina, poi sorride al ragazzo
«Non farli preoccupare oltre, vai da loro ed abbracciali» Io, Kristopher ci squadra nuovamente, poi chiude gli occhi, infine con aria determinata apre la porta ed esce correndo
«Secondo te l'abbiamo convinto?» Cristina mi chiede dopo alcuni minuti, ci siamo sedute sul divano ad aspettare il ritorno del resto della sua famiglia
«Spero di sì, andiamo di là ad aspettare?» Io le domando, Cristina si alza dal divano
«Ok» Cristina incamminandosi verso la sua camera, io la seguo. Dopo un bel po' di tempo, durante il quale abbiamo finito i compiti ed abbiamo studiato alcune pagine, finalmente, sentiamo la porta di casa aprirsi, ci affacciamo al corridoio poi, sentite le voci di Alex e Luigi, andiamo spudoratamente a vedere
«L'avete trovato?» Io chiedo facendo la gnorri, mentre ci avviciniamo ai due, in mezzo a loro, a braccetto c'è Kristopher
«Bene, noi prepariamo la cena, tu vai in camera» Alex, Kristopher lascia i genitori, noi due sorridiamo e lo seguiamo mentre si dirige verso la sua camera. Ad un tratto il ragazzo si ferma e si gira, sospira
«Penso di dovervi ringraziare» Kristopher, non sta sorridendo, ma il suo viso è molto tranquillo, Cristina l'abbraccia e lui glielo lascia fare
«Scusa fratellino» Cristina, il mio vicino di banco mi sorprende per la seconda volta in poco tempo (la prima è stata quando l'ho visto a braccetto con i suoi genitori) accarezzando i capelli della sorella e poi abbracciandola anche lui, io mi giro spostando il mio peso da un piede all'altro.
«Bea - mi giro, Kriss ha uno sguardo determinato - Non pensare che questo mi faccia desistere dal mio passatempo» Kristopher, lo guardo allucinata, Cioè, ho salvato il suo rapporto con il resto della famiglia e questo è il ringraziamento?
«Di che cosa parlate voi due?» Cristina confusa
«Niente» Mi affretto a risponderle, noi due ragazze torniamo in camera fino all'ora di cena, poi stiamo tutti insieme in sala, anche se io mi sento leggermente fuori posto, infine andiamo a dormire, il mattino seguente (domenica 16 ottobre 1994) vado via presto
«Ne sei sicura?» Cristina mi chiede per la terza volta
«Sì, tu e tuo fratello avete tante cose di cui parlare, meglio che io torni a casa» Io, Cristina si guarda intorno
«Ora che siamo sole, qual è il passatempo di Kriss di cui voi due parlate così tanto?» Cristina, io la guardo, poi sospiro
«Riguarda lo spionaggio. Io l'ho seguito, ora lui segue me» Io demoralizzata, la mia amica mi guarda
«Ah, scusa» Cristina con un mezzo sorriso
«Fa niente» Le rispondo abbastanza convinta Tanto non scoprirà mai nulla che io non voglia fargli sapere.

<<Pagina precedente

Commenti

Post popolari in questo blog

Gian e Yoko: un duetto perfetto -.-"

Parte prima - l'annuncio... «Ci sarà un concorso intergalattico di ricerca di nuovi talenti in Giappone, ma vi rendete conto! Alieni e persone da tutto l'universo pronte a sfidarsi e io che finalmente diventerò la regina indiscussa della TV!» Esclama una ragazza dai capelli mezzi biondi e mezzi rossi, gli occhi castani e la pelle ambrata sbattendo in faccia a due ragazzi (uno piccolo, biondo e con gli occhi verdi e l'altro dai capelli neri con una meches bionda, gli occhi blu e dalla pelle ancora più scura rispetto alla donzella) un volantino La ragazza in questione  «Yoko, siamo bloccati qui per prepararci alla missione speciale, sii realista non potrai mai andarci!» Esclama il biondino Il biondino «Per una volta mi tocca dare ragione al piccoletto - il "piccoletto" si altera visibilmente sentendo com'è stato definito - è impossibile scavalcare la vigilanza qui» Dice il nero afferrando il volantino che la ragazza continua a sbattergli davanti alla faccia Il r

IM! (28)

/ Mente comune - il fabbro & co. Prime ore del mattino Il luogo è una sala con un tavolo di legno rettangolare accompagnato da nove sedie, a capotavola ci sta il fabbro, mentre gli altri si sono seduti ai loro posti. "Ci siamo incontrati qui, nell'ambiente comune, perché non abbiamo tempo oggi di incontrarci realmente" spiega il fabbro con le mani congiunte davanti alla faccia, sembra piuttosto stanco "PALLA!" Boss materializzando una palla di fronte a sé iniziando a giocarci tranquillamente. "Vi prego di tenere a bada i vostri pensieri. Ed ecco perché odio dover utilizzare questo metodo di comunicazione" il Fabbro, ora con tono irritato mantenendo la stessa posizione di prima "È arrivato il momento che io scelga la mia vittima, giusto?" Rose alzandosi dal suo posto con delicatezza. "Esatto" il fabbro innervosito, perché nota che gli altri sei stanno facendo di tutto tranne che ascoltare. "Per quanto mi riguarda, ho già sce

IM! (20)

/ Mercoledì e giovedì, passano in un lampo, tra la scuola (dove l'insegnante di inglese ha cambiato i posti e tutti gli allievi della classe), gli allenamenti e le varie famiglie. Venerdì 17/10/2008, chi potrebbe mai essere il protagonista, in una data così? Tolomeo si è svegliato presto ed è dovuto andare a portare a spasso i suoi due cani, uno che ancora un cuccioletto tutto bianco e dagli occhi azzurri e l'altro del pelo nero sul dorso, il retro della testa e sopra della coda e grigino sul muso, sulle zampe, dietro la coda e sulla pancia e gli occhietti castani, perché nessuno nella sua famiglia si azzarda ad uscire di venerdì diciassette. Alby, il cane albino di Tolomeo Pepe, il cane scuro di Tolomeo In un'altra casa Zoe, insieme a suo padre, un uomo dai capelli, baffetti e gli occhi castano scuro (che oggi andrà a lavorare più tardi, nel pomeriggio) sta pulendo la Teca della lucertola di casa. Luce, la lucertola l padre di Zoe Dopo un'accurata pulizia la ragazza s