È giovedì (9 ottobre 2008) mattina, la signora Stefania, ovvero la madre di Vito trova un biglietto in cucina e nessuna traccia di suo figlio, legge il foglio tremante, temendo il peggio:
"Cara mamma,
mi sono svegliato presto ed ho già fatto colazione, sono andato dritto a scuola perché non volevo perdermi nemmeno un minuto di lezione.
Comunque non è per questo che ti scrivo. Ho deciso che voglio lasciare le gare di moto, questo sport non mi piace più,
Il tuo affezionatissimo figlio,
Vito"
«Sapevo che c'era qualcosa che non andava! Il mio bambino adora le moto!» La donna sconvolta dopo aver letto quella lettera
Intanto da un'altra parte del paese di Olmo...
Silvia si sveglia con tutta calma prima del suono della sveglia, si fa un lungo bagno, si veste lentamente, mangia tranquilla, mentre intorno a lei si sta scatenando l'inferno. Suo padre (un uomo nei capelli e occhi castani, che indossa gli occhiali) e suo fratello litigano per i biscotti al cioccolato
sua sorella sta distruggendo la sua camera in cerca di un vestito per la scuola, rigorosamente elegante, la madre invece sta bruciando il pranzo, che prepara adesso perché poi andrà a lavorare.
"Cara mamma,
mi sono svegliato presto ed ho già fatto colazione, sono andato dritto a scuola perché non volevo perdermi nemmeno un minuto di lezione.
Comunque non è per questo che ti scrivo. Ho deciso che voglio lasciare le gare di moto, questo sport non mi piace più,
Il tuo affezionatissimo figlio,
Vito"
«Sapevo che c'era qualcosa che non andava! Il mio bambino adora le moto!» La donna sconvolta dopo aver letto quella lettera
Intanto da un'altra parte del paese di Olmo...
Silvia si sveglia con tutta calma prima del suono della sveglia, si fa un lungo bagno, si veste lentamente, mangia tranquilla, mentre intorno a lei si sta scatenando l'inferno. Suo padre (un uomo nei capelli e occhi castani, che indossa gli occhiali) e suo fratello litigano per i biscotti al cioccolato
questo è l'aspetto fisico del padre di Silvia |
In un'altra parte ancora, sempre nello stesso paese...
Evaristo sta preparando il borsone con la biancheria, i vestiti, un po' di cibo che si è appena preparato ed i documenti d'identità suoi e di suo fratello
«Jimmy, hai finito di preparare la valigia? Dovremmo andare» il ragazzo paterno verso il fratello, prende poi anche la custodia della sua chitarra, oggi dovrebbe incontrare gli altri membri della band e tanto per cambiare si è dimenticato di informare il suo coach Antonio, inoltre anche domani ha un appuntamento.
«Arrivo» il bambino allegro arriva trotterellando e trascinando un trolley più grosso di lui per tutta la casa
«Forza, andiamo» Evaristo un po' brusco, prendendo a tracolla anche il gatto (nero con gli occhi verdi) ed uscendo di casa
«Portiamo anche Pu?» Jimmy saltellando intorno a fratello e rischiando quasi di far cadere il trolley dalle sue mani
«Si chiama Terriero» Evaristo precisa guardando storto il fratello e uscendo dalla porta di casa seguito a ruota dal piccolo Jimmy, poi chiude la porta ed entrambi si dirigono alla fermata dello scuolabus.
A scuola...
Silvia è appena entrata in classe, dopo una lunga passeggiata di trecento metri da casa sua a lì
«Ciao» la saluta Galeazzo che si è appena tolto le cuffie quindi ha un tono di voce leggermente più alto del normale, infatti è appena arrivato anche lui, Vito è già seduto al suo posto, tutto gongolante, ma non spiccica parola
«Ciao» Silvia senza scomporsi minimamente
Evaristo sta preparando il borsone con la biancheria, i vestiti, un po' di cibo che si è appena preparato ed i documenti d'identità suoi e di suo fratello
«Jimmy, hai finito di preparare la valigia? Dovremmo andare» il ragazzo paterno verso il fratello, prende poi anche la custodia della sua chitarra, oggi dovrebbe incontrare gli altri membri della band e tanto per cambiare si è dimenticato di informare il suo coach Antonio, inoltre anche domani ha un appuntamento.
«Arrivo» il bambino allegro arriva trotterellando e trascinando un trolley più grosso di lui per tutta la casa
«Forza, andiamo» Evaristo un po' brusco, prendendo a tracolla anche il gatto (nero con gli occhi verdi) ed uscendo di casa
il gatto prima che lo prendessero per la collottola |
«Si chiama Terriero» Evaristo precisa guardando storto il fratello e uscendo dalla porta di casa seguito a ruota dal piccolo Jimmy, poi chiude la porta ed entrambi si dirigono alla fermata dello scuolabus.
A scuola...
Silvia è appena entrata in classe, dopo una lunga passeggiata di trecento metri da casa sua a lì
«Ciao» la saluta Galeazzo che si è appena tolto le cuffie quindi ha un tono di voce leggermente più alto del normale, infatti è appena arrivato anche lui, Vito è già seduto al suo posto, tutto gongolante, ma non spiccica parola
Questo bel ragazzo è Galeazzo, aveva le cuffie, ma poi le ha tolte |
Piano piano la classe si riempie, alla fine entra anche Evaristo tutto bardato e con un gatto che gli trotterella appresso
«Ehy Evo, vai da tuo padre, oggi?» Domanda Pompea, la sua migliore amica, nonché bravissima musicista anche lei, in realtà lo fa spesso, solo per informazione, anche se è già quasi sicura della risposta, dato che lei lo sa bene che ogni volta che il ragazzo si ritrova pieno di valigie sta sicuramente facendo il trasferimento dall'uno all'altro genitore
«Sì» Evaristo si siede stremato, sembra un po' giù di corda
«Sì» Evaristo si siede stremato, sembra un po' giù di corda
Suona la campanella, entra il professore di italiano, nota il gatto ma non dice niente, i colleghi lo hanno già avvisato della difficile situazione di Evaristo (i suoi genitori sono divorziati e non vanno molto d'accordo, anche Ugo ha i genitori divorziati, ma almeno i suoi ora vanno d'accordo), quindi inizia la lezione proponendo un gioco grammaticale. Dopo mezz'ora in classe c'è un po' di chiasso, ma abbastanza governabile, eppure il bidello (un uomo dai capelli castano ramato, i baffi dello stesso colore e gli occhi nocciola) entra per calmare gli alunni convinto che non ci sia nessuno insieme a loro
«Ragazzi, un po' di silenzio» il bidello con voce autoritaria agitando lo scopettone per aria, il professore lo guarda allucinato
il bidello, i capelli sono castano ramato e gli occhi sono di color nocciola. Ora ha lo scopettone in mano come nella foto |
«Mi scusi» Inizia il prof guardandolo allucinato
«Oh, ma c'è anche lei? Pensavo che i ragazzi fossero da soli» Il bidello diventando rosso come un peperone se ne va via con la coda tra le gambe
La lezione continua, seguono anche tutte le altre della giornata, poi ognuno va via per conto suo. Jasmine (portandosi dietro il gatto di Evo) sarà l'unica a presentarsi da Antonio perché la maggior parte dei compagni non può essere presente o per i vari sport, oppure per impegni, spiega ad Antonio la situazione, l'uomo dai capelli rossi inizia ad esasperarsi, ma imperterrito oggi crea un allenamento intensivo solo per la ragazza.
Nel paese di Deserto, Evaristo incontra i suoi amici, un ragazzo dai capelli rossi gli occhi azzurri e le lentiggini, uno con i capelli neri la pelle ambrata e gli occhi castani e uno con i capelli castani e gli occhi azzurri.
Questo è l'aspetto dei tre ragazzi, ma adesso quello con i capelli rossi ha in mano un basso, quello in mezzo si trova alla batteria ed il castano alla tastiera |
«Ciao Nico, Matte, Riky» Li saluta Evaristo contento di rivederli, infatti purtroppo i quattro riescono incontrarsi solamente alle prove dato che tutti hanno sempre molti impegni, poi posa il borsone e la custodia della chitarra con molta cautela, gli altri tre sorridono
«Fuggitivo, come andiamo?» Domanda Nicola detto Nico (il rosso del trio) scherzosamente
«Eilà» gli risponde Matteo (Matte), il moro del trio, salutando anche con la mano
«Ehy Uomo» lo saluta infine Riccardo chiamato Riky (ovvero il castano del trio), in quale aspetta impaziente il cinque del compagno che non tarda ad arrivare
Dopo i saluti ed un paio di convenevoli, il gruppo inizia a suonare, i quattro smettono quando sono le sei di sera, poi ognuno torna a casa sua. Evaristo si presenta da Antonio, prende il gatto, saluta il suo personal trainer, lo avvisa che il giorno successivo avrà gli allenamenti di calcio, poi va da suo fratello che era stato accompagnato a casa dal padre, mangia e va a dormire.
Silvia, invece, dopo gli allenamenti di pallavolo, passa il pomeriggio a fare i compiti, poi alla sera, dopo cenato, legge i manga fino alle undici ed infine si addormenta.
«Fuggitivo, come andiamo?» Domanda Nicola detto Nico (il rosso del trio) scherzosamente
«Eilà» gli risponde Matteo (Matte), il moro del trio, salutando anche con la mano
«Ehy Uomo» lo saluta infine Riccardo chiamato Riky (ovvero il castano del trio), in quale aspetta impaziente il cinque del compagno che non tarda ad arrivare
Dopo i saluti ed un paio di convenevoli, il gruppo inizia a suonare, i quattro smettono quando sono le sei di sera, poi ognuno torna a casa sua. Evaristo si presenta da Antonio, prende il gatto, saluta il suo personal trainer, lo avvisa che il giorno successivo avrà gli allenamenti di calcio, poi va da suo fratello che era stato accompagnato a casa dal padre, mangia e va a dormire.
Silvia, invece, dopo gli allenamenti di pallavolo, passa il pomeriggio a fare i compiti, poi alla sera, dopo cenato, legge i manga fino alle undici ed infine si addormenta.
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