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IM! (4)

Im/Im
Come promesso, dopo la mezzanotte (quindi giovedì 25 settembre 2008), Antonio sveglia i dieci ragazzi per l'allenamento intensivo, anche se sono tutti già stanchi morti, li porta in una stanza che all'apparenza sembra normale e dice di fare degli esercizi di riscaldamento indicandogli anche quali. Appena i ragazzi si mettono nel posto a loro designato, appaiono diverse sorpresine: squali che saltano fuori da ogni buco, i ragazzi che avevano appena iniziato lo stretching, si guardano a vicenda ed iniziano a correre velocissimi, molto di più che nei normali allenamenti, scomparsi gli squali, dal nulla arrivano addosso ai nostri eroi una serie di frecce, le quali devono essere colpite con calci e pugni per non finire allegramente infilzati, visto che queste li seguono ovunque anche se scappano, ormai, a questo punto i poveri disperati hanno capito che è tutta opera del loro mentore, quindi sono più preparati per la sorpresa successiva o almeno così credono, perché improvvisamente dal cielo, sacchi da boxe famelici iniziano a cadere giù facendo dei bernoccoli di tanto in tanto a qualcuno che non è riuscito ad evitarli in tempo e per ultimo, per aiutarli ad usare la magia, Antonio propone un affare: Chi fa bene un attacco vince soldi veri.
Silvia, che lo sa già fare, non perde l'occasione visto che dei soldi in più fanno sempre comodo, Zeno di menar le mani ne ha sempre voglia e non solo lui, anche Omero sembra ansioso di provare e gli altri accolgono la cosa molto volentieri. Questa volta Vito vede l'affare come una sfida e decide che deve essere a tutti i costi il primo (senza contare Silvia) così parte subito convinto e lancia una fiammata ossidrica facendo vedere ad Antonio di non avere il potere dei fulmini bensì del fuoco, Tolomeo acceca Zoe con un fascio di luce, scusandosi poi mille volte, Omero innaffia Antonio sperando cresca in altezza e Nives per sbaglio toglie l'ossigeno tra gli elementi dell'aria rischiando di far morire tutti, poi crea una tromba d'aria, giusto per non devastare ancora di più quel posto diroccato.
Quando sono sicuri di essere riusciti a sopravvivere a questo tentato omicidio da parte di Antonio e forse anche di Nives, gli undici tirano un sospiro di sollievo aiutato dal fatto che ora si sanno cinque poteri su dieci. Ora i poveretti vorrebbero riposare, senza nemmeno chiedere di festeggiare la novità portata dalla notte, dato che sono tutti stanchi morti, ma purtroppo è già ora di uscire. Forza di camminare non c'è, ma i ragazzi c'è la mettono tutta, eppure dopo pochi passi, sono già tutti accasciati e stanno dormendo beatamente. Per fortuna non compare nessun nemico all'orizzonte, quindi Antonio decide di fare la guardia e di lasciarli dormire, almeno per un po'.
«RAGAZZI SVEGLIATEVI! - tutti si svegliano - C'erano anche ieri quelli?» Zeno piuttosto agitato indica il cielo, precisamente verso due castelli, uno più grande e colorato, principalmente con i colori bianco, rosa, giallo e azzurro

IM
tipo questo
l'altro bianco con delle rifiniture in nero più piccolo dell'altro.
IM
Tipo questo
Dietro quelli si vede un qualcos'altro, come un pezzo di un altro mondo.
«Quelli sono dei castelli, uno è il vostro, l'altro è dei nemici, l'hanno costruito lì» Antonio spiega tranquillamente, alzando le spalle all'ultimo pezzo di frase
«Ma fino a ieri non c'erano!» Nives passando lo sguardo tra i due palazzi così velocemente da far pensare una partita di ping pong
«No, non li vedevate, è diverso e dietro c'è il Mondo della Fantasia. Quanto tempo è passato da quando l'ho visitato l'ultima volta» Antonio perdendosi per un momento in qualche ricordo lontano
«Il Mondo della Fantasia?» Evaristo domanda incuriosito
«Sì, c'è tutto ciò che può essere creato grazie alla fantasia degli esseri viventi, nella mente di chi le crea. Va bene, è presto per parlare di questo, andiamo» Antonio si alza e ricomincia a camminare, i ragazzi lo seguono continuando a guardare il cielo.
«Trovati» una voce, i ragazzi si girano verso il luogo dal quale arriva il suono, un disco arriva a due centimetri da loro e colpisce un povero gatto, il quale viene ferito piuttosto gravemente. Silvia gli si avvicina e gli mette le mani sopra, dopo due minuti il gatto è di nuovo pimpante, dieci persone la guardano interrogative.
«Perché guardate così? Ho solo usato i miei poteri! Non ho il potere della natura, ma della vita in genere, quindi posso fare tutto ciò collegato alla vita» Silvia con la solita faccia impassibile, Antonio rimane a bocca spalancata.
Neanche il tempo di continuare la chiacchierata che Fortunata viene attaccata, tutti cercano di andare in suo aiuto, sapendo bene che a lei lottare piace poco, ma per difendersi sembra esserne piuttosto capace
«Te la cavi da sola F-F - si schiarisce la gola - Fox?» Jasmine, trovandosi in impiccio nel cercare un altro nome per sbaglio la chiamata come l'animale che odia di più al mondo e lei lo sa bene.
Fortunata ovvero Fox si gira e la guarda torva
«Sì, Perla - con fare arrabbiato, sapendo che a Jasmine le perle non piacciono granché - ce la faccio benissimo da sola» Fox, poi continua a fare quello che stava facendo fino a pochi minuti prima.
Jasmine, ovvero Perla, si ritrova a faccia a faccia con un altro nemico. Anche lei inizia a picchiarlo selvaggiamente visto che adesso si è un po' incavolata con l'amica.
«Dai non litigate» Antonio si mette in mezzo prendendosi anche lui un cattivo, dopo aver parlato, l'uomo si sente guardare male da entrambi i lati per un minuto.
Nello stesso momento anche tutti gli altri si ritrovano impegnati
«Io sono "Capo" giusto per informazione» Vito, mentre sta combattendo
«Sì sì, come no» Gli altri senza neanche starlo a sentire, troppo indaffarati ognuno con i suoi nemici
Durante la battaglia che si protrae fino al tramonto gli altri cinque che non conoscono i loro poteri, li scoprono, così ora si può fare la lista completa:
Nives e Zeno: Aria (in genere, non solo vento), Silvia e Evaristo: Vita o Bios, Jasmine e Vito: Fuoco , Zoe e Tolomeo: Luce e Fortunata e Omero: Acqua, ovviamente li possono usare quasi tutti solo in maniera molto limitata, hanno bisogno ancora di molto allenamento e qualcuno ancora non sa neanche come ha fatto a tirarlo fuori, chi lo conosceva già da prima ha imparato qualcosina in più, ma senza esagerare. Alla sera, non si sa perché, i nemici se ne vanno, Antonio ed i ragazzi tornano nel rudere ad allenarsi ancora, soprattutto a volare perché potrà essere molto utile questa abilità in futuro, i miglioramenti procedono lenti.
Antonio, dopo l'allenamento, spiega che probabilmente i loro poteri possono essere usati in due modi, nel loro vero aspetto, o per purificare i nemici, visto che sembra che loro non abbiano un purificatore ufficiale (come invece nel passato era lui, sottolinea). Appena possibile, tutti cadono addormentati.

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