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IM! (8)

Zoe/
Lunedì 29 settembre, mattino, due dei nostri protagonisti si svegliano, a colpi di sveglia, non ricordandosi dove sono per un istante.
«Ma dove mi trovo? - alzandosi a sedere sul letto - Sembra casa mia» Tolomeo sì guarda intorno dubbioso (ovviamente perché è casa sua) il ragazzo si alza e corre in bagno d'urgenza, in un'altra casa succede più o meno la stessa cosa, solo che da lei il bagno è occupato.
«Dai che mi scappa» Zoe saltellando davanti alla porta del bagno
«Un attimo Zu» Una voce leggermente alterata esce dal bagno
«Lily, TI PREGO!» Zoe continuando a zampettare come un'idiota, Lily, una ragazza albina dai capelli bianchi, gli occhi azzurro chiaro e la pelle piuttosto chiara esce e Zoe occupa il bagno
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Lily, albina, i suoi occhi sono più chiari e anche la sua pelle (solo leggermente)
Tolomeo dopo essersi liberato, si lava le mani poi poco prima di andarsene vede una cosa allo specchio che lo blocca
«Oh mamma, ora come faccio?» Tolomeo piuttosto preoccupato, parlando da solo allo specchio, dopodiché fa una scappata in camera prende i vestiti ed un cappellino e torna nel bagno. Dopo mezz'ora Il ragazzo è ancora in bagno e la madre dovrebbe andarci.
«Non è solo tuo il bagno, esci!» Una voce femminile, la madre, una donna dei capelli castani e gli occhi grigi, mostrando una leggera inflessione di agitazione nella voce
«Un attimo» Tolomeo si mette il cappellino ed esce completamente vestito, la madre prende il suo posto in bagno con aria interrogativa
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L'aspetto della madre di Tolomeo, ma ovviamente come età è più grande
Il ragazzo esce anche di casa e si dirige alla fermata, dove aspetterà da solo fino all'arrivo della corriera. Circa venti minuti dopo, sono arrivati tutti a scuola (con il tram, accompagnati o con le bici) e la campanella suona quasi subito, quindi gli studenti entrano nelle loro classi
«Ciao ragazzi» Zoe pimpante saluta la sua classe appena entrata
«Ciao Zu» Tutti i presenti
«Ciao ragazzi» Tolomeo con una faccia piuttosto scura
«Ciao Tom» Zoe, posando una mano sul suo capello con affetto, poi il ragazzo la guarda male quindi la giovane è costretta a ritirarla subito
«Ciao Spinacio, come mai quel cappellino?» Jasmine indicando il corpo del reato
«Ti copre anche gli occhi fra un po'!» Evaristo sembra sorpreso, infatti in molti anni raramente il giovane ha indossato qualcosa sulla testa, dato che di solito sente sempre molto caldo
«Tolomeo togliti il cappello» Prof, un uomo con i capelli quasi completamente grigi gli occhi castani entrando, sgamato in tempo zero, Tolomeo è costretto a togliersi il cappello
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Giusto per informazione, questo è il professore.
Nove ragazzi si mettono a ridere sguaiatamente notando che sulle palpebre e fino alle sopracciglia c'è del colore verde e glitterato.
«Ora ti metti l'ombretto? Ti pensavo un po' effemminato, ma non così tanto!» Vito lo prende in giro come suo solito negli anni passati
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Sugli occhi di Tolomeo c'è una striscia di ombretto di colore verde che parte dalle ciglia e arriva fino alle sopracciglia (e con questi glitter)
«Non è come credi» Tolomeo con i lacrimoni
«Scusa, di che ombretto parli?» Miriam guardando la scena con un viso interrogativo
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Lei è Miriam
«Non lo vedi?» Fortunata le chiede indicandogli il ragazzo
«No, è normalissimo» Miriam piuttosto calma, Tolomeo ritira i lacrimoni
«Davvero? - si mette in ginocchio davanti a lei - Mia salvatrice!» Tolomeo baciando la mano alla povera sfortunata
«A parte quando fa così» Miriam si allontana di soppiatto un po' impaurita (e soprattutto allontanando la mano da lui)
Nel frattempo, con tutto questo trambusto, la campanella di inizio lezioni è suonata ma gli alunni non se ne sono neanche accorti
«Seduti, è suonata!» il professore con la riga di ferro in mano e uno sguardo minaccioso, i ragazzi si siedono.
In quel momento entra tranquillo il professore di sostegno di Ottavia, un uomo con un viso che sembra minaccioso 24 ore su 24, tutti i giorni, i capelli castano scuro un po' di barba e gli occhi sempre di colore castano scuro, il quale senza preoccuparsi minimamente della riga di ferro sfila per la classe e si va a sedere sulla sedia preparata appositamente per lui davanti al banco della ragazzina.

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il professore di sostegno, è una persona molto gentile.
A ricreazione si rincontrano al banco di Tolomeo, tutti tranne Zeno e Omero che sono da qualche parte a fare i bulli con qualcuno o a distruggere qualcosa. Vito c'è, solamente perché è stato tirato lì per le orecchie da Jasmine.
«Significa che lo potete vedere solo voi?» Tolomeo sottovoce con le sopracciglia inarcate le quali mostrano un po' della sua preoccupazione
«Non lo so» Jasmine alzando le spalle
«Facciamo una prova?» Zoe allegra
«E come vorresti fare genio?» Vito a braccia conserte legato alla sedia da Jasmine, vorrebbe andare con Zeno ed Omero, a quei due nessuno è riuscito a bloccarli.
«Così!» Zoe si china, poi si alza le gambe dei calzoni fino alle ginocchia, mostrando che le sue gambe almeno da ginocchio in giù sono gialle e glitterate.
esatto sono gialle e con i glitter per di più
«E ridevi per me?» Tolomeo osservando sconcertato le gambe dell'amica
«È diverso, lei li può coprire con i pantaloni. Tu invece» Silvia con la solita calma, il povero Tolomeo si accascia sul banco
«Li ho visti questa mattina, ce li ho per tutte le gambe» Zoe alzando le spalle e poi portando dei palmi delle mani in alto per poi riportarli al loro posto
«Anche io li ho visti questa mattina» Tolomeo, depresso
«Fino alla vita?» Nives pensierosa
«Esatto» Zoe facendo di sì con la testa, per tutto il resto della mattina tiene i pantaloni così, ma a parte le sgridate dei prof. che le dicono che non si possono tenere i pantaloni così corti nessuno sembra notare niente. Si arriva all'ultima ora.
«Salve» Un uomo dai capelli rossi entra in aula camminando con stile
«S-Salve» Coro di quasi tutta la classe, non proprio convinto
«Sostituisco il Prof. Esposito, non vi preoccupate, da domani torna» L'uomo fa un occhiolino alla fine della frase, i nostri lo guardano interrogativi
«Antonio?!» Coro di dieci persone
«Ciao ragazzi! Bene, ora qualcuno venga alla lavagna» Lui tranquillo, poi indica Ottavia, la ragazza si alza
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Ecco com'è Ottavia
«Ma» Nazaria prova a protestare a mezza voce, lui chiede alla ragazza dai capelli neri di fare il gioco dell'impiccato, l'ora trascorre tra vari giochi ai quali tutti possono partecipare, anche i muti.
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Questa ragazza è Nazaria
Il pomeriggio i ragazzi escono con Antonio, il quale dice loro di seguirlo. Per arrivare fuori dalla parte medievale di due ragazzi passano per la piazza, qui il sindaco sta facendo un discorso in cui asserisce che sistemerà il paese da tutti i danni che sono stati provocati dalle varie lotte. Arrivati fuori, Antonio, si ferma davanti ad una specie di sgabuzzino.
«Benvenuti alla mia nuova casa!» Antonio raggiante
«Scherziamo?» I ragazzi, tre dei quali li portano per le orecchie Jasmine, Nives ed Antonio
«Entrate - apre la porta, tutti entrano e rimangono a bocca aperta, se fuori sembrava piccola come un ripostiglio, dentro è immensa - Venite con me» Antonio li porta dietro dove c'è una stanza vuota grandissima, i ragazzi hanno la bocca spalancata e la faccia stupita.
«Wow» Dopo mezz'ora, i ragazzi in coro
«Ora, vi ho chiamati qui, per due motivi: Uno, dovete imparare a trasformarvi velocemente, ad usare i vostri poteri anche da normali, ad imparare meglio ad usarli da trasformati, ad allenarvi a cantare, a volare e tanti altri allenamenti che non ricordo. Due, che diavolo sono quei glitter?» Antonio indicando prima Tolomeo poi Zoe
«Non lo sai nemmeno tu?» Tolomeo e Zoe parlando insieme, entrambi hanno gli occhi spalancati, speravano che almeno il loro menotre sapesse che cosa stesse succedendo loro
«Li vedi?» Fortunata gli chiede indicandogli i due ragazzi
«Sì, stavo scherzando. - rivolto a Tolomeo e Zoe, poi tira fuori la lingua ma si ricompone subito e torna serio - Le persone con la magia li possono vedere, gli altri no. Non siete gli unici al mondo ad averli, è possibile che incontriate qualcun altro che ce li ha. Sono solo una rete informatico-magica che vi permette di usare qualcosa che in realtà non dovreste avere. Tu gli occhi - indica Tolomeo - Tu le gambe - indica Zoe con i calzoni arrotolati fino alle ginocchia - A far funzionare quella rete ci sono degli aggeggi microscopici, quasi invisibili, anche questi visibili solamente da chi possiede la magia» Antonio spiega a macchinetta, poi si avvicina ai due
«Cioè, sarei cieco» Tolomeo facendo una semplice constatazione
«Eccolo infatti, attento a volte si rompono e non spingere mai il bottone off. Questi oggetti sono anche degli oggetti che possono ricordare le trasformazioni» Antonio si avvicina a Zoe
«Che razza di sfortuna, non avrei le gambe» Zoe sbuffando
«Poteva andarvi peggio. Non tutti riescono ad avere questi oggetti, Ottavia ne è un esempio - nel frattempo trova gli aggeggi attaccati alla vita della ragazza, alzandole la maglia appena un pochino - ecco anche i tuoi, lo stesso vale per te» Antonio con la faccia seria, Zoe poi si risistema la maglia
«Spero non ricordino la trasformazione» Tolomeo pensa ad alta voce un po' preoccupato
«Scusate devo scappare. Devo andare a prendere mio fratello!» Evaristo Esclama improvvisamente guardando l'ora, poi scappa via correndo
«Fratello? Oh cavoli, ciao ragazzi!» Tolomeo lo segue, anche lui piuttosto di fretta
Anche gli altri tornano a casa dove quasi tutti vengono sgridati dai genitori perché sono tornati tardi senza avvisare.
«Ciao fratellone, scusa» Tolomeo entra in casa e si inchina
«Era ora!» Un uomo dagli occhi grigi e i capelli neri, lo tira su, l'uomo è accompagnato da una ragazza dai capelli e occhi castani con un bambino di aspetto spiccicato a lei (quindi sempre con occhi e capelli castani) in braccio
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La ragazza con il bambino, i loro capelli sono di colore castano
Fratello di Tolomeo - Bianco Stefano
l'uomo
Tutto il resto del pomeriggio i quattro lo trascorrono insieme, poi Tolomeo torna a casa dai genitori.
Alla sera, dopo cena, Zoe torna in camera sua per finire i compiti che sono rimasti, finiti quelli si prepara e va a dormire seguita a ruota dalla sorella.

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