Passa ai contenuti principali

Lei e Lui: Dipende dai punti di vista (20)

Il mattino successivo (martedì 8 novembre 1994) veniamo svegliati da Zio Edoardo, dopodiché, senza nemmeno una spiegazione, sparisce. In casa la zia non c'è, rassegnati, ci prepariamo la colazione. Di comune accordo facciamo i turni per il bagno e riusciamo ad uscire di casa in tempo per arrivare a scuola. Era un po' che non uscivamo tutti insieme, dal primo giorno di scuola.
Arrivati a metà strada perdiamo Alfonso e poco dopo spariscono anche tutte le altre.
«Ciao Bea» Una voce conosciuta, ma non troppo, mi giro e vedo una compagna di classe con la quale ho parlato una volta durante una lezione di ginnastica. La fanciulla mi guarda con un dolce sorriso

Lei e lui Dipende dai punti di vista
Teresa, gli occhi sono rosa
Si avvicina spostando i lunghi capelli viola scuro dietro le orecchie
«Ciao Teresa» Dico non troppo convinta di ricordarmi il suo nome, mi osserva con i suoi occhioni rosa per due secondi, poi inizia a camminare ed io la seguo, facciamo la strada insieme.
Arriviamo a scuola al suono della prima campanella, corriamo di sopra come due pazze, il bidello ci guarda di traverso
«Ciao Teresa!» Romeo correndo verso di noi e quasi travolgendoci
«Ciao» Teresa
«Veramente ci sarei anche io» Gli urlo, ma Romeo ha già girato l'angolo, Teresa se la ride sotto i baffi, poi entra in classe, la seguo
«Non te la prendere, ha una cotta per me, quando gli passo vicino non si accorge di nessun altro» Teresa, poi mi saluta e si dirige al suo posto, suona la seconda campanella ed entra la professoressa, ancora sotto shock mi dirigo al mio banco
Se sapessi che un ragazzo ha una cotta per me, come reagirei? Come lei? Chissà se lo ricambia. Non sono affari miei.
Torna Romeo, la professoressa, una donna dai capelli azzurro chiaro negli occhi gialli lo guarda storto e lui chiede umilmente scusa.
Lei e lui Dipende dai punti di vista
La professoressa in questione, dai capelli azzurro chiaro e gli occhi gialli.
L'insegnante fa l'appello, poi scendiamo di sotto ed andiamo in aula di scienze, oggi faremo un esperimento.
Per questo arduo compito verremo divisi in coppie, l'insegnante sceglie di crearne di nuove, quindi la disposizione che si viene a creare è diversa rispetto a quella presente in aula. Io e Teresa finiamo nella stessa squadra. Per un'ora si svolge tutto in maniera piuttosto tranquilla, ma all'inizio della seconda ora avviene una piccola esplosione nel tavolo di lavoro di Paolo (ad una paio di banchi di distanza dal mio), un altro compagno di classe, dei capelli azzurro chiaro e gli occhi grigio chiaro quasi bianchi.
Lei e lui Dipende dai punti di vista
Paolo ha anche lui i capelli azzurro chiaro, ma gli occhi sono grigio chiarissimo, quasi bianchi.
«Ops» Paolo, la sua vicina di banco, ovvero Rosa lo guarda torvo
«Speravi di uccidermi? Ti è andata male» Rosa, il ragazzo sorride a trentadue denti in segno di scuse.
Dopo questo fatto la povera professoressa di scienze ci fa evacuare l'aula, il resto della lezione la facciamo nel prato, con la poveretta che ci spiega quello che sarebbe dovuto avvenire durante l'esperimento, sottolineando più volte che era uno dei meno pericolosi ed a minor rischio di esplosione che conoscesse. Paolo si nasconde dietro a Romeo, mimetizzandosi perfettamente.
Il resto della giornata scolastica è più tranquillo, torno a casa e, finalmente, incontro la zia. Curiosa le chiedo come mai lei e lo zio siano spariti il giorno prima
«Era il nostro anniversario» La zia alza le spalle
«Scusa zia, non lo sapevo» Io, mi smana i capelli poi, dopo aver mangiato, mi spedisce a fare i compiti.
Fino alla sera non vedo nessuno dei miei cugini, a cena la zia è scomparsa misteriosamente, ma al suo posto c'è lo zio. Chiacchieriamo un po', lui mi racconta di come lui e la zia si siano conosciuti, esattamente diciassette anni ed un giorno prima. Dopo cena aiuto lo zio, poi finisco di studiare e filo a dormire.

Commenti

Post popolari in questo blog

Gian e Yoko: un duetto perfetto -.-"

Parte prima - l'annuncio... «Ci sarà un concorso intergalattico di ricerca di nuovi talenti in Giappone, ma vi rendete conto! Alieni e persone da tutto l'universo pronte a sfidarsi e io che finalmente diventerò la regina indiscussa della TV!» Esclama una ragazza dai capelli mezzi biondi e mezzi rossi, gli occhi castani e la pelle ambrata sbattendo in faccia a due ragazzi (uno piccolo, biondo e con gli occhi verdi e l'altro dai capelli neri con una meches bionda, gli occhi blu e dalla pelle ancora più scura rispetto alla donzella) un volantino La ragazza in questione  «Yoko, siamo bloccati qui per prepararci alla missione speciale, sii realista non potrai mai andarci!» Esclama il biondino Il biondino «Per una volta mi tocca dare ragione al piccoletto - il "piccoletto" si altera visibilmente sentendo com'è stato definito - è impossibile scavalcare la vigilanza qui» Dice il nero afferrando il volantino che la ragazza continua a sbattergli davanti alla faccia Il r

IM! (28)

/ Mente comune - il fabbro & co. Prime ore del mattino Il luogo è una sala con un tavolo di legno rettangolare accompagnato da nove sedie, a capotavola ci sta il fabbro, mentre gli altri si sono seduti ai loro posti. "Ci siamo incontrati qui, nell'ambiente comune, perché non abbiamo tempo oggi di incontrarci realmente" spiega il fabbro con le mani congiunte davanti alla faccia, sembra piuttosto stanco "PALLA!" Boss materializzando una palla di fronte a sé iniziando a giocarci tranquillamente. "Vi prego di tenere a bada i vostri pensieri. Ed ecco perché odio dover utilizzare questo metodo di comunicazione" il Fabbro, ora con tono irritato mantenendo la stessa posizione di prima "È arrivato il momento che io scelga la mia vittima, giusto?" Rose alzandosi dal suo posto con delicatezza. "Esatto" il fabbro innervosito, perché nota che gli altri sei stanno facendo di tutto tranne che ascoltare. "Per quanto mi riguarda, ho già sce

IM! (20)

/ Mercoledì e giovedì, passano in un lampo, tra la scuola (dove l'insegnante di inglese ha cambiato i posti e tutti gli allievi della classe), gli allenamenti e le varie famiglie. Venerdì 17/10/2008, chi potrebbe mai essere il protagonista, in una data così? Tolomeo si è svegliato presto ed è dovuto andare a portare a spasso i suoi due cani, uno che ancora un cuccioletto tutto bianco e dagli occhi azzurri e l'altro del pelo nero sul dorso, il retro della testa e sopra della coda e grigino sul muso, sulle zampe, dietro la coda e sulla pancia e gli occhietti castani, perché nessuno nella sua famiglia si azzarda ad uscire di venerdì diciassette. Alby, il cane albino di Tolomeo Pepe, il cane scuro di Tolomeo In un'altra casa Zoe, insieme a suo padre, un uomo dai capelli, baffetti e gli occhi castano scuro (che oggi andrà a lavorare più tardi, nel pomeriggio) sta pulendo la Teca della lucertola di casa. Luce, la lucertola l padre di Zoe Dopo un'accurata pulizia la ragazza s