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Super! Pretty Cure (3)

Super pretty cure
Elisa

Nel "mondo del male", durante la notte...
«È da un po' che non ci si vede, allora, l'hai presa?» voce dal muro
«No, si sono messe in mezzo due ragazzine pestifere» Orso
«Hai paura di due ragazzine?» Voce dal muro
«No, certo che no» Orso
«Per me ha paura» Voce femminile lo sbeffeggia
«Stai zitta, Fiona!» Orso, girandosi, la donna di nome Fiona ride sguaiatamente.
«Se non hai paura di loro sconfiggile e prenditi la sfera» voce dal muro, interrompendo un quasi litigio
«Sarà fatto!» Orso inchinandosi impercettibilmente
Nel "mondo degli umani"...
Il mattino seguente, sabato 18 settembre 2197, le due ragazze (Anita e Giovanna) si incontrano come le altre due mattine davanti alla loro scuola.
«Ciao Anita» Giovanna
«Ciao Giovanna» Anita
«Stavo pensando a quello che è successo ieri. Oltre quello che mi hai raccontato, tu sai qualcos'altro?» Giovanna
«Tipo cosa?» Anita
«Che cosa volesse quel tizio, se è da solo o in compagnia, lo scopo finale dei cattivi» Giovanna contando le domande sulle punta delle dita
«No, l'unica cosa che so è che lo sto facendo per una causa giusta, quindi per ora non mi faccio troppe domande» Anita con una faccia da gnorri
«Quale sarebbe la causa giusta?» Giovanna
«Proteggere gli altri» Anita sorride per la prima volta durante il discorso, Giovanna non sembra convinta del tutto
«Forse hai ragione, ma io ne voglio sapere di più» Giovanna
«Se ti fa piacere questo pomeriggio lo chiediamo ai "ragazzi"» Anita facendo il segno delle virgolette alla parola ragazzi.
A quel punto la campanella suona e le due ragazze corrono in classe, oggi le nostre due protagoniste vorrebbero che le lezioni passassero velocissime, ma non succede. All'ora di uscire inizia anche a piovigginare. Dopo la scuola, le due ragazze decidono di andare dentro un caffè, ma è troppo affollato per poter parlare, allora si accontentano di una fermata dell'autobus con tettoia, ma almeno è vuota!
«Allora Nana, mi puoi spiegare perché dobbiamo combattere?» Giovanna, con voce troppo dura
«Perché gli universi, quello di luce e il vostro sono in pericolo, nana» Nana utilizzando il suo tono più dolce
«Perché in pericolo?» Giovanna interrogativa
«Perché le persone che vi attaccano vogliono fare del male a tutto e tutti, piro» Piro non interpellato
«E come fate a sapere che vogliono "fare del male a tutto e tutti"?» Anita incuriosita dall'ultima affermazione
«Perché vogliono fare diventare tutti gli esseri viventi uguali tra loro e togliere le emozioni a tutti, kiki» Kiki spuntando fuori dalla borsa di Anita
«Capisco» Giovanna serissima
«Ma perché questo sarebbe un male?» Anita sempre più interrogativa
«Perché i vari mondi esistenti si accartoccerebbero sotto il peso dei sentimenti che i loro abitanti non avrebbero più e sparirebbero, inoltre se nessuno avesse più sentimenti non esisterebbe più la felicità, roro» Roro uscendo anche lui dalla borsa di Anita.
«Capisco» Anita immaginandosi un mondo come descritto dai quattro
«È per questo che noi siamo qui, per trovare chi fermerà i cattivi, roro» Roro
«E queste persone sono le Pretty Cure, kiki» Kiki
«E dovete essere tutte per poterli sconfiggere, piro» Piro
«Già, nana» Nana
«Avete detto che in totale siamo quattro, vero?» Giovanna ricordandosi di quello che i loro nuovi amici avevano detto il giorno prima
«Esatto!, nana, kiki, piro, roro» tutti insieme, cara un attimo di silenzio
«Ma come fate a sapere tutte queste cose?» Anita rompe il silenzio creatosi
«Fin da piccoli ci hanno parlato degli altri universi e delle Pretty Cure, ma pensavamo fossero leggende, invece il re ci ha detto che era tutto vero!, kiki» Kiki
«Ci ha spedito qui in quattro, perché solamente grazie all'aiuto del nostro mondo si possono trasformare quattro umani, piro» Piro
«Questa parte non la sapevo, roro - il piccoletto sta pensando quando è stato stupido a venire qui da solo, ma neanche due secondi dopo si riprende - A proposito, ci siamo dimenticati una cosa importante. Non potete dire a nessuno di essere le leggendarie guerriere, roro» Roro rimbalzando sul posto
«Per proteggere quelli che amiamo?» Giovanna perplessa
«Ma ci trasformiamo davanti a lui, Orso sa già chi siamo!» Anita ancora più perplessa dell'amica
«Così non si preoccuperanno?» Giovanna un po' meno perplessa
«No, è un vincolo magico. Se provate a dirlo a qualcuno, la vostra bocca non si aprirà neanche o se si dovesse aprire non ne uscirà alcun suono, nana» Nana, le umane si guardano, per fortuna non avevano ancora provato a dirlo a qualcuno, Giovanna perché non ne ha neanche avuto il tempo, Anita perché aveva paura di non essere creduta e che si preoccupassero per lei (quindi capendo il perché della domanda che aveva appena fatto la sua amica)
«Che cosa assurda! A Orso gliel'ho potuto dire tranquillamente!» Anita
«Perché lui non è umano» Giovanna, gli esserini annuiscono tutti insieme dopo questa affermazione
«Un'ultima questione: se qualcuno dovesse scoprirvi, diventerebbe il vostro sostituto, quindi si trasformerebbe al posto vostro in caso voi non possiate farlo, roro, kiki, nana, piro» i quattro, parlando in sincrono perfetto, le due ragazze sono estremamente scioccate ma non proferiscono parola, dopo qualche minuto senza neanche parlarsi hanno già capito che da qui in avanti dovranno stare molto attente a non farsi scoprire per non far sì che nessun'altro oltre ai predestinati, venga coinvolto in questa battaglia.
Per fortuna fino ad ora se anche ci fosse qualcuno in giro è stato prontamente addormentato dal nemico.
«Avrei un'altra domanda per quanto riguarda la nostra missione: sapete quanti sono i nemici in totale?» Giovanna una volta ripresasi dalle ultime novità
«Nel nostro mondo, io ne ho contati almeno tre, senza considerare i mostri, piro» Piro, gli altri ci pensano un attimo e poi annuiscono
«Adesso è venuta una domanda anche a me, voi sapete il motivo per cui una volta terminata la battaglia e sconfitto il nemico tutta la città torna come era in precedenza? E noi perché non ci feriamo seriamente in battaglia? E perché una volta tornate normali tutti i danni e la stanchezza avuti da noi durante la battaglia, sia quando siamo ancora umani sia quando diventiamo eroine, scompaiono?» Anita ponendo tutte le domande una dopo l'altra e senza aspettare che qualcuno le risponda, gli abitanti del Mondo della Luce si guardano per un secondo
«Fortuna che avevi detto una domanda, nana» Nana
«Questo proprio non me lo ricordo, kiki» Kiki
«Neanche io lo so, roro» Roro, gli altri hanno una faccia piuttosto espressiva che fa comprendere alle ragazze che non ne hanno la più pallida idea
Finita anche la seconda discussione, Giovanna e Anita si accordano di incontrarsi al mattino del giorno dopo, al parco, per andare in rassegna il giorno seguente per trovare le altre due pretty cure mancanti per il bene del loro mondo e per i loro motivi personali (conoscere persone nuove), ma una domanda sorge spontanea: Come riconoscere una Pretty Cure?
Il giorno successivo (domenica 19 settembre 2197), le due ragazze vanno al parco, tirano fuori entrambi i loro telefoni e i due animaletti della borsa di Anita, stando bene attenti che non li veda nessuno, per fortuna il posto è deserto a causa del tempo un po' nuvoloso.
«Voi cosa sapete delle Pretty Cure?» Giovanna domanda a bruciapelo, senza perdere altro tempo
«Possono essere sia maschi che femmine, kiki» Kiki portandosi una zampina sotto al muso
«Devono avere dei sentimenti molto forti, roro» Roro guardando il cielo cercando di ricordare le poche cose che ha capito all'asilo dei cuccioli (il modo in cui vengono chiamati tutti i tipi di scuole nel mondo di luce)
«O dei desideri molto forti, piro» Piro prontamente
«O delle qualità spiccate, nana» Nana riflettendoci a lungo
«Temo nient'altro, roro» la pallina rossa, gli altri annuiscono, segno che anche loro hanno finito con tutto ciò che conoscono delle Pretty Cure
«Purtroppo tutto quello che sappiamo a riguardo, viene dalle storie che abbiamo appreso all'asilo dei cuccioli, kiki» Kiki
«E proprio perché tutti pensano che siano delle leggende, molto spesso nessuno sta molto attento durante le spiegazioni, nana» Nana concludendo la frase dell'amica
«Cos'è l'asilo dei cuccioli?» Anita
«È la scuola dei mestieri per tutti noi, piro» Piro, intendendo lui i suoi amici
«Ci andate tutti?» Giovanna incuriosita dell'ultima frase
«Noi siamo diventati adulti e, una volta adulti, si deve fare un esame. Se si passa, si concludono gli studi e si comincia a lavorare, nana» Nana
«A parte Roro, noi tutti stiamo già lavorando, kiki» Kiki
«Quindi Roro non è ancora adulto. Pensavo che avesse semplicemente un aspetto diverso dal vostro» Anita, la quale in questo momento pensa di essere la più stupida dell'universo, gli animaletti del mondo di luce hanno una faccia leggermente perplessa e una gocciolina di sudore scende giù dai loro musetti
«Io sono ancora un cucciolo, diventerò adulto quando sarà il momento. Capita all'improvviso, ognuno in un momento diverso e senza alcun motivo, né tantomeno preavviso, roro» Roro
«Voi invece che lavoro fate?» Giovanna curiosa come mai, rivolta ai tre adulti
«Muratore, piro» Piro orgoglioso
«Agricoltore, nana» Nana, mostrando le zampine da dentro il telefono
«Infermiera, ma mi sto preparando per diventare dottoressa, kiki» Kiki umilmente
«E come?» Anita e Giovanna in coro
«Con la pratica, nell'ospedale in cui lavoro, kiki» Kiki, le ragazze sorridono
«Grazie per tutte queste informazioni» Giovanna
«Invece, cosa ci dite di voi è del vostro mondo?, kiki» la marroncina
«A parte sfere magiche e esseri che permettono la trasformazione a delle comuni mortali, il resto è uguale a voi. Abbiamo anche noi la scuola, poi la scuola di specializzazione per riuscire a diventare ciò che vogliamo nel futuro ed infine, quando saremo adulti, lavoreremo» Anita pratica
«Sì, se ci viene in mente qualcos'altro ve lo diremo» Giovanna
Purtroppo, a furia di chiacchierare, ormai è arrivato mezzogiorno. Le umane decisione di tornare a casa a mangiare e di rincontrarsi nel pomeriggio sempre nello stesso posto. L'azzurra raccoglie tutti i suoi animaletti, entrambe mettono a posto i telefoni e tornano a casa. Ad aspettare Anita, ci sono suo padre e suo fratello (la madre doveva fare qualche consegna che non poteva rimandare dato che era urgente), i due uomini di casa le fanno il quarto grado, lei risponde di essere stata con una compagna di classe e che si incontreranno anche nel pomeriggio perché devono studiare insieme. I tre mangiano, Anita va in bagno e torna nel punto prestabilito. Giovanna, invece, e sempre da sola con suo nonno, l'uomo non le domanda niente di cosa ha fatto nel mattino. Durante il pranzo, i due parlano di una vecchia storia che raccontava l'uomo quando era bambina la quale riguarda delle nuvole (una nuvola grossa è una nuvola piccola che si vedono molto diverse fra di loro e diventano le migliori amiche che siano mai esistite). Finito di mangiare, anche la verde va in bagno e poi anche lei torna al punto di incontro. Le ragazze arrivano più o meno nello stesso momento. Nonostante la chiacchierata del mattino, non è molto chiaro come fare a capire subito chi è una Pretty Cure e chi no, allora, le due ragazze, sperando di capirlo a prima vista, decidono di dividersi per riuscire a percorrere più strada nel meno tempo possibile, così, dopo un'altra mezz'ora (durante la quale hanno preso tutte queste decisioni), le due si avviano per le strade del paese.
Anita va verso la parte nord del paese, ma non incontra nessuno, Giovanna va verso la parte sud del paese e trova solo mamme e/o padri con i loro bambini, nessuno che sembri essere una Pretty Cure. Le poverette, dopo due ore di estenuante ricerca nel loro paese, si rincontrano per caso in una stradina. Giovanna, a questo punto, propone di andare nel paese accanto dove ci sono altre due scuole (e ovviamente anche altre persone). Le due ragazze si avviano insieme (anche perché Anita, essendosi trasferita da poco, non sa la strada per riuscire ad arrivare nell'altro paese. Anzi, è già un miracolo che la ragazza non si sia persa in questo), verso il paese vicino che dista neanche duecento metri dal loro, quando entrano nel paese si dividono di nuovo una va a destra, l'altra a sinistra (con il serio pericolo per Anita di perdersi).
Giovanna dopo qualche metro vede una ragazza dai capelli rosa e gli occhi rosa (quella della foto in alto, ma senza divisa, con dei vestiti normali) che è inginocchiata, si avvicina
«Su, non piangere, sorridi, sii felice - la bambina, continua a piangere, allora la ragazza fa una serie di boccacce ed alla fine la bimba scoppia a ridere - Ecco così mi piaci, dai retta a zia Elisa, piangere non serve a niente!» la ragazza (ovvero Elisa), la bambina se ne va salutando la ragazza.
«Ciao» Giovanna, la ragazza si gira
«Ciao, ci conosciamo?» Elisa sospettosa
«No, appunto volevo conoscerti, io sono Giovanna Speranza» Giovanna, Elisa pare titubante
«Piacere io sono Elisa Monterosa» Elisa, dopo un po' di indecisione
«Keikok, pericolo!, nana» Nana parlando con una voce tale che la possa sentire solamente la sua padroncina
Si sente una risata di una voce maschile anche troppo conosciuta, Giovanna si gira, Orso, c'era da aspettarselo
«Orso!» Giovanna
«La tua amica non c'è? Peccato - ovviamente ironico, Giovanna ringhia - Dammi la sfera» Orso
«Non ce l'ho io» Giovanna
«No? - il ragazzo, per un attimo, pare cadere dalle nubi, ma poi si riprende -  Allora ti annienterò, Kappe!» Orso, il Kappe si unisce ad un vestito appeso allo stendino, un bell'abito lungo fiorellato e con le maniche lunghe. Le mani che diventano le braccia, la gonna si separa a metà per formare le gambe, sul corpetto si aggiungono un paio di occhi e una bocca con un risultato piuttosto inquietante
«StendiKappe» StendiKappe
«Oh no!» Giovanna
«Cos'è quello?» Elisa guarda il mostro impaurita
«Accidenti! Un'altra che non vuole dormire!» Orso, Giovanna si guarda intorno e nota che tutti a parte lei ed Elisa sono a terra e, improvvisamente, si ricorda di ciò che Piro aveva detto ad Anita e lei ha sentito solamente di sfuggita, dato che era molto preoccupata per suo nonno. In questo modo la giovane capisce anche come si fa a scoprire chi è una Pretty Cure, peccato che questo metodo funzioni solamente se i cattivi decidono di far dormire la gente.
Giovanna prende il telefono con Nana dentro
«Sicura?, nana» Nana, la verde annuisce e parte subito con la trasformazione
«Super Trasformazione Via - dopo che la luce che l'avvolgeva scompare - Sono nata per amare e far amare, sono Cure Love» Cure Love
«Quella ragazza si è appena trasformata, come la supereroina della mia storia preferita!» Elisa con le stelline negli occhi
Lo StendiKappe tenta di attaccare Elisa cercando di stritolarla con le sue braccia le quali si possono allungare a dismisura, ma Giovanna/Cure Love si mette davanti e tira un pugno abbastanza potente da spostare tutto il vestito, neanche il tempo di tirare un altro calcio all'avversario che Orso le tira un calcio sulla schiena facendola finire ai piedi dello StendiKappe
«Così è sleale» Cure Love ancora a terra a causa del dolore alla schiena, a causa dell'impatto anche il terreno si è un po' crepato, Orso si mette a ridere dell'affermazione
«Ora finiscile» Orso tornato serio, la giovane sentendo queste parole si rialza subito ignorando la fitta che si sta già affievolendo, nel frattempo però il mostro fiorellato ha pensato bene di partire dall'umana ed è riuscito a tirarle un calcio, puntando il viso, la rosa fa appena in tempo a pararsi il viso con le mani, il colpo è fortissimo e probabilmente le ha rotto qualche osso.
La verde corre velocemente, ma sbaglia il dosaggio e finisce troppo lontano, riprende la mira e riesce a prendere in braccio la ragazza prima che questa finisca contro un muro (nel volo, la giovane aveva già colpito qualche albero, finendo per rompersi altre ossa sane), posa a terra la ragazza dai capelli rosa, la quale è temporaneamente priva di sensi, visto che uno dei colpi che ricevuto dagli alberi lo ha avuto sulla testa, poi dopo una serie di ruote, arriva al mostro e al suo padrone. Il violetto interrompe l'ultima ruota tirano le un calcio in pieno stomaco, la verde riesce ad appoggiare un piede a terra e quindi rimane in piedi, poi si porta una mano allo stomaco dolorante, nel frattempo però lo StendiKappe tira un pugno al petto che la ragazza non riesce a fermare, Cure love finisce nuovamente a terra, ora il dolore si è spostato nel nuovo punto colpito.
«Non così in fretta - una luce blu arriva di corsa e si scaglia sullo StendiKappe, gettandosi di peso e riuscendo a farlo finire a terra - Scusa, mi ero persa» Cure Protection rivolta verso Cure Love, la quale, con molta polvere sparsa in tutto il corpo cerca di rialzarsi nuovamente, alla fine ci riesce ma non riesce a muoversi a causa delle parti doloranti.
La Pretty Cure dell'amore vedendo la compagna sorride. Cure Protection salta dal punto in cui si trova e colpisce Orso con una testata, prendendolo in pieno stomaco. Il viola finisce un po' indietro, ma senza perdere l'equilibrio e pare anche senza provare alcun dolore per il colpo subito, Anita, rimbalza, rischia di finire con il sedere a terra, ma miracolosamente facendo una mezza capriola ritorna in piedi, poi si massaggia la testa nel punto in cui è colpito il nemico, forse si è fatto più male lei, non lo immaginava così duro.
Il malvagio vestito si è rialzato e, vedendo che la blu è impegnata, cerca di andare a metterla in difficoltà.
«Fermo dove sei!» Cure love scatta in avanti ed arriva proprio di fronte al mostro, poi gli tira un calcio rotante facendogli le gambe, il mostro riesce a saltare appena in tempo per evitare di essere colpito e poi la stringe nella sua morsa, la poveretta è completamente bloccata, però almeno non la sta stringendo troppo.
Cure Protection è troppo impegnata in questo momento, infatti, dopo la mossa spiegata prima, il suo nemico le è venuto incontro ad una velocità sorprendente e l'ha presa per il collo, poi l'ha lanciata in aria e l'ha ripresa per un piede e l'ha fatta roteare come un peso di quelli delle Olimpiadi, infine l'ha lanciata contro l'asfalto distruggendolo, la ragazza si ritrova con tutto il corpo dolorante
«Non mi sembra molto carino trattare così una signorina» Cure Protection, ignorando ogni parte del corpo che le fa male, si rialza lentamente e con un occhio chiuso a causa dello sforzo che ci sta mettendo per farlo, appena tornata in piedi, lo riapre.
Orso sogghigna e non risponde nulla, solo in questo momento la nostra protagonista si accorge che Giovanna è in pericolo. Si mette a correre, cerca di scartare l'avversario, ma questi l'afferra nuovamente, questa volta per la vita.
Non troppo distante da lì, Elisa ha ripreso i sensi, dopo aver constatato tutti i danni ricevuti, la rosa si sta alzando in piedi, piena di ammaccature, lividi e non solo. La ragazza vede davanti a sé che Giovanna è bloccata nella morsa del nemico e l'altra di cui non conosce il nome sta venendo usata come un battipanni contro l'asfalto. La ragazza dai capelli rosa si avvicina al massimo della velocità consentitele dal dolore che prova, al luogo del combattimento
«FAI BASTA!» Elisa urla una volta arrivata davanti allo StendiKappe
«StendiKappe» StendiKappe, il mostro si gira e si mette fissarla con i suoi inquietanti occhi, la poverina perde un attimo il coraggio, ma poi si riprende subito
«Non ti rendi conto, che così, porti via la felicità delle persone?» Elisa, questa volta ha attirato l'attenzione anche di Orso, che ha smesso di usare la povera ragazzina come battipanni e l'ha lanciata dietro di lui facendola finire a terra su una lastra di cemento, la poveretta ormai non riesce neanche più di alzarsi per tutto il male che prova
«È proprio questo il mio scopo» Orso sogghignando nuovamente
«Essere meschino» Elisa serra i pugni
«Perché ti piace tanto un mondo così? Dove in realtà nessuno è felice?» Orso
«Ti sbagli» Cure Protection alzando impercettibilmente la testa della sua posizione, il massimo del movimento che riesci a fare
«In questo mondo esiste la felicità» Cure Love cercando con tutte le sue forze di liberarsi dalla morsa che ormai la tiene stretta da molto tempo
«E tu non hai diritto di portarla via» Elisa
Proprio in quel momento, stanchi e stremati dalla lunga corsa per riuscire ad arrivare fino a lì, arrivano Roro e Kiki, il cucciolo fa appena in tempo a sentire l'ultima frase, che una luce lo avvolge. La pallina prima diventa un gatto di colore rosso con il musetto e la pancina tendente all'arancione, una coda molto voluminosa, gli occhi cambiano colore diventano azzurri e sul fianco un simbolo a forma di zampa a cuore di colore viola
Roro
Roro da grande, non ha la coroncina, né la collana e neppure il fiocco che gli tiene la coda, invece ha il simbolo a forma di zampa e cuore di colore viola sul fianco

e poi diventa un telefono con cover rossa.
Super pretty cure
esattamente come questo
«Roro è diventato adulto, kiki» Kiki, nel frattempo la luce ha già avvolto Elisa, il tempo si ferma.
Il telefono vola di fronte alla ragazza, poi sullo schermo compare l'immagine del gattino
«Ma cosa?» Elisa
«Sono arrivato solo adesso, quindi non ho seguito molto bene, ma se sta succedendo questo vuol dire che tu hai dimostrato di essere una Pretty Cure, roro» Roro parlando da dentro al telefono
«Cos'è una Pretty Cure? Una supereroina come quelle due?» Elisa guardando il telefono interrogativa
«Proprio così. Una con il desiderio di proteggere tutti e l'altra con quella di amare e far amare tutti. Tu, invece, hai una motivazione diversa, o mi sbaglio?, roro» Roro
«Cioè?» Elisa ancora più scombussolata di prima
«Lo devi capire da sola, roro» Roro, cala il silenzio, Elisa riflette attentamente sulla questione
«Forse ho capito, mantenere la felicità delle persone, cosa devo fare?» Elisa
«Così ti voglio!, roro» Roro contentissimo
«Sì, però sbrighiamoci» Elisa preoccupatissima
«Urla questa frase: "Super Trasformazione Via", roro» Roro,
«Come l'altra ragazza!» Elisa stupita della cosa
«Ma allora lo sapevi già!, roro» Roro, un po' depresso.
Finalmente, a questo punto, la sua nuova compagna decide che è arrivato il momento di non perdere più altro tempo e afferra il telefono 
«Super Trasformazione Via» Elisa, la luce si fa più intensa e quando scompare, l'adolescente è una Pretty Cure, il tempo ricomincia a scorrere
«Sono nata per donare felicità e per essere felice, sono Cure Happiness. - dice molto seriamente, in questo momento la ragazza si trova in questa posa: una gamba dritta e l'altra tendente verso sinistra (quindi gambe divaricate), braccia conserte sotto il seno, sul suo viso un dolce sorriso e occhiolino verso il nemico - Ma cosa ho appena detto?» Cure Happiness domanda ad alta voce muovendosi dalla posizione descritta, poi senza aspettare nessuna risposta, la nuova eroina si guarda un attimo e rimane molto stupita dal suo nuovo aspetto. Anche lei, come l'altra ragazza prima è cambiata moltissimo: i suoi capelli rosa prima lunghissimi che portava legati in due chignon dai quali uscivano dei codini molto voluminosi, ora sono a caschetto e di colore rosso, perfino la frangetta si è accorciata, sulla testa c'è un cuore dai bordi gialli all'interno di colore fucsia, il quale in realtà è quel telefono rosso con il quale si è trasformata, quindi Roro, dal fermaglio partono due nastri di colore fucsia che le arrivano ad un quarto di gamba, i suoi occhi sono diventati rossi, al collo porta un nastrino sempre dello stesso colore dei capelli. La maglietta e i pantaloncini che indossava prima, sono stati sostituiti da un vestitino corto, formato in alto da una specie di giacchettina scollata con i bordi obliqui di colore fucsia, le mezzemaniche un po' a sbuffo, sul lato sinistro un disegno giallo a forma di fiamma con una puntina sotto che le arriva più o meno alla pancia e in mezzo a una gemma di colore fucsia di sei lati. Sotto la giacchettina si intravede un pezzo di vestito di colore bianco, ancora sotto, un po' imbarazzata, Elisa nota che le è cresciuto un po' il seno. A partire da poco sotto al gomito sono comparsi due polsini con il bordo iniziale fucsia il bordo finale giallo, sul dorso della mano un simbolo di colore fucsia a forma di cuore, sotto i polsini dei mezzi guanti di colore nero. Alla vita della ragazza c'è una cintura di colore fucsia che si va a chiudere sul retro con un fiocco sempre dello stesso colore, ad un lato un cuore di colore fucsia e con bordi dorati, sempre a partire dalla stessa altezza una cordicella nera con appeso una piccola sfera che riporta sul davanti due occhi e una bocca sorridente (uno smile), il tutto di colore fucsia e rosso, la quale si trova sul lato destro del corpo. Metà della gonna e in realtà la giacchetta di colore rosso, che le arriva più o meno a inizio coscia, questa parte è aperta sul davanti mostrando una gonna di colore fucsia leggermente più corta della giacchetta in questione, sotto per non mostrare nulla sono presenti un paio di pantaloncini cortissimi di colore rosso. Poco sopra il ginocchio partono un paio di calze nere e poco sotto il ginocchio invece partono gli stivaletti, un bordo fucsia un po' più alto dietro è un po' più basso davanti, il quale continua sul davanti degli stivali fino al piede, una linea morbida fino al piede, con dei bottoni sul davanti del piede, suola piatta e senza tacco, il tutto di colore rosso e fucsia.
Super pretty cure
lei, Roro si trasforma ancora e diventa il cuore fermaglio sulla testa della ragazza, quella specie di astuccio fucsia sul lato in realtà non esiste, sta al suo posto una piccola sfera con due occhi e una bocca sorridente (uno smile) nei colori fucsia e rosso. Sotto la gonna ci sono un paio di pantaloncini cortissimi di colore rosso
Dopo essere rimasta lievemente scioccata, si accorge che la situazione non è migliorata per niente, ma fortunatamente neanche peggiorata, inoltre muovendosi nota di farlo più agevolmente e non sentire più nulla.
«Forza Happiness, diamo il meglio di noi!, roro» Roro la sua voce arriva da sopra la testa della ragazza, quindi dal fermaglio a forma di cuore, la rossa non se lo fa ripetere due volte, ha troppa voglia di tirare qualche calcio a quel mostro che l'ha fatta volare prima e anche quell'altro, il distruttore di felicità.
Prima che la ragazzina possa partire all'attacco, Orso impreca qualcosa di incomprensibile a tutti i presenti, ma molto simile a "Maledizione" e, imbronciato, scompare di nuovo nel nulla, come le altre volte. La Pretty Cure dell'amore finalmente, riesce a liberarsi dalla stretta del vestito facendogli il solletico, Protection, molto a fatica è riuscita a rialzarsi. L'ultima arrivata corre verso la blu per cercare di aiutarla, ma, purtroppo, essendo abituata alla sua forza precedente ci mette un po' troppa foga e le finisce addosso.
«Scusa, scusa, scusa» la rossa rialzandosi in piedi (per fortuna questo senza ulteriori danni per entrambe), prende poi la mano dell'altra e la tira su, nuovamente ci mette troppa forza e quando la lascia la povera guerriera della protezione parte verso l'infinito ed oltre.
Cure love, dopo essersi liberata, invece, ha preso per "mano" quell'essere che l'aveva stritolata e gli ha fatto fare un gran numero di giravolte, poi gli ha annodato le braccia fra loro, saltellandogli intorno come un coniglio, così velocemente che il nemico neanche se n'è accorto. Finito questa parte di lavoro, l'eroina si avvicina all'altra, camminando con uno stile tale da sembrare una modella in una passerella.
«Tranquilla, ci siamo passate anche noi. Ti abituerai» Cure Love le dice appena le è arrivata al fianco, l'altra continua a guardare il cielo non troppo convinta della dichiarazione della nuova compagna
Lo StendiKappe si riesce a slegare ritirando le maniche e le gambe e cerca nuovamente di intrappolare la povera verdina, per un colpo di fortuna, l'eroina dai capelli rossi se ne accorge e la spinge via, venendo presa al suo posto, anche questa volta ha usato troppa forza, Giovanna finisce a qualche centinaio di metri più in là, distruggendo un po' del territorio circostante e facendosi male alla schiena. Proprio in questo momento atterra la terza guerriera e finisce proprio addosso al cattivo (di piede), facendo si che molli la presa sulla ragazzina. La giovane finisce con la faccia sull'asfalto.
«Questa è una vendetta per quello che ti ho fatto?» Cure Happiness massaggiandosi la faccia dolorante, una volta tornata a vedere si accorge di avere un po' di polvere sul vestito, prova a scrollarsela ma non riesce
«Non puoi toglierti quella polvere, è come se fossero i nostri lividi» Cure Protection, senza rispondere alla domanda che gli ha posto l'altra e standosene comodamente in piedi sullo StandiKappe.
La rossa smette di tentare di scrollarsi appena in tempo per vedere che il mostro si sta rialzando e che l'eroina di cui ignora il nome viene scaraventata via. Senza che nessuno se n'era accorto, la verde è riuscita a tornare al punto di partenza, quindi afferra in volo la blu ed entrambe per fortuna subiscono il minimo dei danni.
«Meno male» Cure Love posando a terra l'amica, l'altra sorride e poi si massaggia la nuca e tira fuori la lingua
La guerriera dai capelli rossi riesce a vedere solo l'ultimo pezzo di questa manovra, ma poi si accorge subito che l'essere a forma di vestito si mette a correre velocemente nella direzione delle altre due. La ragazza si dà uno slancio, anche in questo caso troppo potente, ma per fortuna ha preso abbastanza bene la mira e colpisce con un calcio la schiena del mostro, il vestito perde l'equilibrio e cade, mentre lei atterra in scivolata proprio davanti alle altre guerriere, un bruciore parte dal suo fianco.
«Brava, roro» Roro che finora non aveva parlato per vergogna, la ragazzina si rialza in piedi tenendosi il fianco e si mette vicino alle altre, giusto in tempo per vedere che il loro nemico è di nuovo in piedi.
Il vestito fiorellato tira un calcio verso la verde e la blu, le due ragazze fermano la gamba e poi lo fanno girare su se stesso lanciandolo via, Cure Happiness prima che possa fermarsi, lo segue a zig zag cercando di non andare troppo veloce, alla fine si trova nel punto in cui si ferma, salta, purtroppo il salto viene troppo alto, lo StendiKappe cerca di afferrarla, ma lei utilizza il braccio dell'essere come trampolino per saltare un'altra volta, questo oltre a far sì che la mano del mostro finisca nuovamente a terra (ma solo quella) lo fa imbestialire e infatti sbuffa arrabbiatissimo
«StendiKappe!» il mostro
Prima che la rossa riesca ad atterrare in un punto sicuro, le altre due eroine si sono avvicinate alla preda impegnata a cercare di colpire l'ultima eroina nata, hanno circondato il loro nemico, Protection lo afferra per le gambe e di peso riesce a farlo cadere, quasi colpisce la sua compagna, lei riesce miracolosamente ad andare indietro appena in tempo e poi lo afferra per le braccia portate in aria del mostro durante la caduta.
Dopo questa macchinosa manovra, la guerriera della felicità e finalmente atterrata a terra, si gira e vede che si trova a non più di dieci metri dai tre. Vedendo questa situazione, Roro consiglia
«È il momento giusto, prendi bene la mira e di: "Happiness Light Vai", roro» Roro, la ragazza sorride e mette davanti a sé le mani puntando il mostro sulla parte del corpo messa in bella mostra dalle sue colleghe ovvero la pancia
«Happiness Light Vai» Cure Happiness, esce una luce rossa a forma di smile che colpisce lo StendiKappe sul ventre, evitando le due umane, si forma una luce abbagliante e lo spirito malvagio viene sconfitto, intorno tutto il paesaggio ritorna come prima della battaglia.
Il vestito torna al suo posto, le giovani si guardano soddisfatte per qualche minuto, poi all'ultima arrivata inizia a venire il panico
«Pronuncia la seguente formula magica: "Via trasformazione super", roro» Roro, il quale aveva intuito che la sua paura era dovuta al fatto di non sapere come tornare normale, la poverina tira un sospiro di sollievo
«Via trasformazione super» tutte e tre in coro, le tre donzelle tornano al loro aspetto di sempre e a vestire i loro abiti precedenti ed Elisa si accorge che tutto ciò che è stato provocato sia della battaglia, sia quando era trasformata, sia quando era normale è completamente scomparso, infatti ora riesce a muoversi agevolmente non ha più alcun livido.
«Piacere, Anita Bevilacqua - ad alta voce tendendo la mano adesso quella della ragazza dai capelli rosa - alias Cure protection» Anita aggiunge sotto voce mettendo la mano che non ha teso intorno alla bocca per cercare di farsi capire il meno possibile da qualche estraneo (se anche nei paraggi ci fosse qualcuno)
«Elisa Monterosa, a quanto pare Cure Happiness - allegramente scuote la mano della compagna, la terza le fa segno di parlare più piano, - Eheh ops» Elisa mettendosi una mano nei capelli e, per fare questo, molla la povera Anita
«Quindi a lei glielo abbiamo potuto dire perché è una di noi?» Anita sgranchendosi la mano triturata dall'ultima arrivata
«Già» Giovanna dice semplicemente
Prima di salutarsi, Anita e Giovanna promettono a Elisa che le racconteranno tutto ciò che hanno scoperto da quando sono diventata eroine, ma adesso è troppo tardi e devono tornare a casa.
Roro decide di tornare insieme ad Elisa, quindi i sette si salutano. La Rosa torna a casa con il telefono nella tasca, una volta arrivata in camera l'animaletto torna nella sua forma originale, qui l'esserino la informa che da adesso in poi resterà nella sua forma di gatto solamente nella camera della ragazza, invece diventerà un telefono ogni volta che usciranno di lì, seguendo la linea di ciò che è stato deciso dalle altre coppie formatesi di prima di loro. Elisa intima di stare zitto, cinque minuti dopo la camera viene invasa da altre tre bambine. Il gattino fa appena in tempo a fingersi un peluche che le ragazzine l'hanno già preso di mira e lo torturano per una buona mezz'ora, una volta uscite di lì, con un Elisa sollevata perché è riuscita ad ottenere di non farlo portare in camera alle gemelle parla con lui.
«Io condivido la camera con una delle mie sorelle, quindi quando lei sarà presente ti conviene far finta di essere un peluche come hai appena fatto» la ragazza sorridente
«Per me va bene, roro» Roro ancora con le girelle agli occhi dopo essere stato sbatacchiato
Elisa va in cucina a preparare la cena, poi tutte e quattro le sorelle mangiano, infine si lavano i denti e vanno a dormire pronte per la prossima settimana scolastica.
Anita, dopo la battaglia, va a recuperare il suo zaino e lo fa accompagnata dalla sua compagna di banco, seguita a ruota dal cagnolino Kiki. Tutti i bambini che vedono la cuccioletta, si fermano ad accarezzarla e a farle le coccole e lei ne è molto contenta. Le ragazze tornano al loro paese, qui si salutano e ognuna torna a casa propria, Kiki segue Anita. Una volta arrivate nelle loro stanze, Kiki si butta sul letto improvvisato che le ha fatto l'azzurra e si addormenta, mentre Piro e Nana si palesano e si mostrano contente del fatto che ne manchi solo una, anche le umane sembrano sollevate. Anita è uscita dalla sua camera aiuta suo fratello e suo padre a preparare la cena, dopo qualche minuto arriva anche la madre che era impegnata a svuotare qualche scatolone rimasto. I quattro mangiano tutti insieme, la più piccola di famiglia va a lavarsi i denti e poi si prepara lo zaino per il giorno dopo, infine va a dormire. Anche Giovanna tornata a casa deve aiutare sono nonno con la cena, entrambi mangiano e il nonno le racconta delle storie come a quasi tutti i pasti, la ragazza poi risponde a qualche domanda su cosa ha fatto oggi, omettendo i combattimenti, la verde racconta di aver fatto una nuova amicizia e suo nonno è molto più entusiasta di lei a questa notizia. Una volta finito di mangiare è già piuttosto tardi con tutto il tempo perso a fare le chiacchiere, la ragazza si lava i denti, si fa la doccia e poi va a dormire.

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