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Super! Pretty cure (32)

Il mattino successivo piove a dirotto, ogni ragazza si dirige alla propria scuola con un nodo in gola ed un macigno nel cuore.
Suona la campanella, Anita entra in classe e si siede in silenzio vicino al banco, ancora vuoto, di Giovanna, la giovane dai capelli verdi arriva poco dopo, le due ragazze nemmeno si salutano, poi Giovanna si siede al suo banco in silenzio.
«Ma avete litigato?» Sabrina, una compagna di classe a pochi banchi di distanza.
Super Pretty Cure
Sabrina, anche se ora indossa la divisa e non i vestiti dell'immagine
«In effetti» Anita inizia, ma non conclude la frase perché suona la campanella e nello stesso momento, entra l'insegnante (estremamente raggiante)
«Buongiorno ragazzi, come sapete già da un po', questa domenica mi sposo, quindi per le prossime due settimane verrò sostituita da un altro insegnante» L'insegnante appena entrata
Super Pretty Cure
L'insegnante, materia inglese
Nella scuola di Milena anche il loro professore di cucina sta dicendo la stessa cosa.
Super Pretty Cure
Il professore di cucina dell'alberghiero
Dopo la comunicazione di servizio le lezioni continuano in maniera tranquilla. All'ora di uscire Anita e Giovanna si trovano casualmente a fare la strada insieme.
«Ragazze, finalmente vi ho trovate!» La professoressa
«Che succede?» Giovanna
«I cantanti che dovevano intrattenere gli ospiti durante il mio matrimonio mi hanno chiamato stamattina per dirmi che non potevano venire perché gli hanno fissato un altro evento più importante, quindi ora non abbiamo nessuno che canti per noi» La professoressa sembra alquanto preoccupata
«Quindi?» Anita interrogativa
«Ho chiamato il mio futuro marito e gli ho chiesto come potevano fare e ci siamo messi d'accordo che avremmo chiamato le ragazze che hanno vinto il concorso canoro, se loro fossero state d'accordo. Voi volete farlo?» L'insegnante quasi non respira, Giovanna ed Anita si guardano in faccia
«Non me la sento di lasciare le cose come stanno» Giovanna si gira nuovamente verso la giovane professoressa.
«Nemmeno io prof» Anita. Qualcuno fuori dalla finestra osserva la scena e sorride.
Al pomeriggio le quattro umane si incontrano davanti a casa di Elena, sia Milena che Anita e Giovanna raccontano di essere state ingaggiate per un matrimonio.
«Quattro cantanti per due matrimoni? - si sente un rumore di qualcosa di vetro che si rompe da dentro la casa - Ragazze, state attente!» Elena
«Sì» La voce di Serena da dentro la casa
«Quindi? Che si fa?» Milena
«Proviamo a chiedere che non sia lo stesso matrimonio» Giovanna, le ragazze si separano, il giorno seguente, ognuna delle tre, riceve un appuntamento per il pomeriggio dai professori, ovviamente è invitata anche la quarta. Visto che non c'è tempo per rincontrarsi, le quattro si telefonano per darsi l'appuntamento e scoprono che il punto di incontro è lo stesso. All'ora stabilita le ragazze si trovano nel luogo indicato, ovvero un negozio di abiti da sposa. Alcuni minuti dopo, arrivano i futuri sposi a braccetto, quindi le ragazze hanno la conferma che i loro professori si sposano tra loro.
«Visto che vi abbiamo praticamente costretto, i vestiti ve li compriamo noi» I professori, le ragazze provano a rifiutare, ma vengono obbligate.
I sei si dirigono ad un negozio di vestiti non troppo distante. Mentre provano vari abiti, le ragazze chiedono ai futuri sposi quali canzoni vogliono che vengano cantate durante il matrimonio, le scelgono tutte in breve tempo, ma non si ha la stessa fortuna con i vestiti delle ragazze.
La sposa ha scelto dei vestiti molto eleganti dal colore rosa e rosso
Super pretty cure
Come questo
Lo sposo ha optato per dei vestiti neri, molto più corti ed a maniche lunghe (più adatto al periodo dell'anno, se vogliamo)
Super Pretty Cure
Come questo
A nessuna delle ragazze piacciono i vestiti che gli hanno proposto, hanno anche provato a dirlo, ma senza successo. Alla fine le quattro ci hanno rinunciato ed hanno smesso di parlare, anche perché gli sposi hanno iniziato a litigare sul fatto che il loro vestito fosse molto più adatto/bello per l'occasione.
A fine serata ogni membro dello strano clan se ne torna a casa arrabbiato, con il rischio di un annullamento di matrimonio.
Durante i due giorni successivi non si parla più dell'evento, le pretty cure, dopo essere state in pace per un po', da sole, decidono di incontrarsi e parlare.
«Giovanna, ti volevo chiedere scusa. Non ho tenuto conto dei tuoi sentimenti» Anita, era un po' che voleva dire all'amica quelle parole, Giovanna scuote la testa
«Dispiace anche a me» Giovanna
«Io ho decisamente esagerato, scusate!» Elena
«Volevo scusarmi pure io. Mi sento una stupida» Milena
«Ma, non siamo qui solo per noi. Dobbiamo fare qualcosa per salvare la situazione» Elena
«Giusto! Sono o non sono la paladina dell'amore?» Giovanna fa l'occhiolino, le altre tre ridono, è bello vederla tornata in sé.
Le quattro elaborano un piano per far fare pace alla coppia, decidono di lasciare momentaneamente in un angolo i loro gusti personali ed aiutare la coppia a mettersi d'accordo su quale vestito scegliere, inoltre prendono la decisione (grazie alle fatine) di prendere per la sposa i quattro oggetti che normalmente ogni donna dovrebbe indossare al suo matrimonio.
Proprio parlando di questo, vengono fuori anche i lavori svolti dai genitori di Anita, gli unici due di cui non si sapeva ancora niente, infatti la madre vende oggetti particolari tramite internet ed il padre aiuta le imprese in difficoltà con dei piani biennali (il motivo per cui si trasferiscono ogni due anni, in pratica).

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