Una volta arrivato a casa ogni membro della squadra, segna su un foglio la sua parte di piano per non dimenticarsene, poi vanno tutti a dormire.
A Maceratola Elisa si sveglia frastornata, sua sorella Chiara la guarda con due occhi spalancati, senza proferire parola. Le due giovani decidono che è arrivato il momento di alzarsi dal letto e trovano le due gemelline già sedute al tavolo a mangiare, di solito sono sempre le ultime a svegliarsi.
Milena si è già vestita ed è pronta per uscire, mentre suo padre è ancora seduto sul letto che sta fissando il vuoto davanti a sé, la ragazza esce di casa e si dirige verso la scuola.
Luca e il suo fratellino minore si stanno preparando uno per la scuola, l'altro per l'asilo, mentre il padre gira per casa preparando i pacchetti per il pranzo di entrambi. Quando finalmente sono pronti escono tutti e tre di casa, con una espressione seria.
Mondo di luce, lo stesso mattino, ma un po' più tardi...
Piro guarda davanti a sé, la casa con il giardino annesso che ha appena finito di costruire, dovrebbe andare a chiamare la coppietta che ci andrà a vivere, per dire, che l'alloggio è pronto, ma non è ancora sicuro che sia stato fatto tutto per bene. Il coniglietto si guarda intorno e vede una moltitudine di abitazioni tutte uguali fra di loro.
«Qualcosa non va, Piro» l'animaletto tornando a guardare l'edificio appena terminato.
In un'altra zona piena di campi coltivati, Nana sta arando il terreno per prepararlo alla prossima semina, finito un piccolo pezzo sul quale stava lavorando, si mette a guardare il cielo azzurro, il sole è di un bel colore acceso, eppure oggi le sembra più freddo del solito.
Da un'altra parte ancora dopo le campagne, c'è un ospedale. Al suo interno, Kiki sta facendo la pausa caffè, oggi non c'è stato ancora nessun paziente, quindi purtroppo non è stata molto utile, d'un tratto suona il telefono, la cagnolina alza la corretta con la zampa.
«Pronto, kiki?» Kiki con il suo tono più professionale
«Infermiera Kiki, venga nella stanza 200, avrei bisogno del suo aiuto, momo» Momo, la voce del primario sembra piatta, la cagnolina butta giù tutto d'un fiato il resto del caffè (ne era rimasto solo un goccio) ed esce dalla stanza strascicando le zampe.
Alla scuola dei cuccioli, tutte le "palline" guardano fuori dalla finestra con sguardo malinconico, l'insegnante Aram, una fatina a forma di volpe dal pelo viola e gli occhi viola si avvicina a Roro seduto al suo banco.
«Ormai sei diventato adulto, è arrivata l'ora di fare l'esame e di scegliere la tua strada, Aram» Aram, il gattino lo guarda.
«Sembra tutto così piatto, non so cosa scegliere, roro» il gattino dal pelo fulvo risponde al professore, il quale si gratta poi la testa con una zampa.
Questa situazione si sta verificando in tutti gli universi. Al di fuori dei vari mondi, inizia a formarsi una patina, invisibile all'occhio di chiunque osservi la scena, tranne da chi ha creato questo disastro.
Pianeta di smeraldi, mezzogiorno...
Il ragazzo dai capelli verde chiaro guarda la situazione dall'interno della sfera, diventata trasparente per permettergli una visione di ciò che sta succedendo.
«Le emozioni, che inutile invenzione distruggeranno tutto» il ragazzo.
Nella cava durante la notte...
«Fantastico, è tutto pronto!» la voce dal muro, altri due personaggi, una donna dai capelli rossi e un ragazzino dai capelli verdi sorridono in maniera inquietante dopo questa informazione.
Il ragazzino nascosto dietro la parete, ha i capelli verdi, lunghi tenuti legati da una coda e gli occhi arancioni, tiene in mano una sfera da quattro fiammelle di diversi colori: blu, verde, giallo e rosso, ed ha una una faccia ancora più sorridente e inquietante rispetto a quella degli altri due fuori.
Leo capo dei cattivi |
Sfera quattro colori |
Pianeta Terra, mattino dopo...
Anita sente il primo trillo della sveglia, si siede sul letto e si mette a guardare fuori dalla finestra. Il tempo è nebbioso.
Si alza dal letto, ma nonostante abbia dormito come un sasso, si sente stranamente spossata, si muove come un automa, va in cucina a fare colazione, mangia senza sentire alcun sapore. I genitori sono seduti con lei, ma la guardano con aria assente. Una volta finito ritorna di sopra per lavarsi e cambiarsi.
Anche Alfonso si è alzato e va verso una scrivania, che di solito usa per fare i compiti, sopra c'è appoggiato un foglio bianco. Il giovane dai capelli blu si sente strano come se avesse qualcosa di diverso, si guarda allo specchio dell'armadio in camera sua, ma non trova proprio nulla di strano, eppure si sente come se gli mancasse qualcosa.
Giovanna questa volta si è svegliata da sola in perfetto orario. La verdina va in soggiorno dove trova i suoi genitori e suo nonno, hanno delle facce strane. Il tavolo è apparecchiato di ogni ben di Dio, ma la ragazza assaggia i diversi cibi, ma sembrano tutti non avere nessun sapore.A Maceratola Elisa si sveglia frastornata, sua sorella Chiara la guarda con due occhi spalancati, senza proferire parola. Le due giovani decidono che è arrivato il momento di alzarsi dal letto e trovano le due gemelline già sedute al tavolo a mangiare, di solito sono sempre le ultime a svegliarsi.
Milena si è già vestita ed è pronta per uscire, mentre suo padre è ancora seduto sul letto che sta fissando il vuoto davanti a sé, la ragazza esce di casa e si dirige verso la scuola.
Luca e il suo fratellino minore si stanno preparando uno per la scuola, l'altro per l'asilo, mentre il padre gira per casa preparando i pacchetti per il pranzo di entrambi. Quando finalmente sono pronti escono tutti e tre di casa, con una espressione seria.
Mondo di luce, lo stesso mattino, ma un po' più tardi...
Piro guarda davanti a sé, la casa con il giardino annesso che ha appena finito di costruire, dovrebbe andare a chiamare la coppietta che ci andrà a vivere, per dire, che l'alloggio è pronto, ma non è ancora sicuro che sia stato fatto tutto per bene. Il coniglietto si guarda intorno e vede una moltitudine di abitazioni tutte uguali fra di loro.
«Qualcosa non va, Piro» l'animaletto tornando a guardare l'edificio appena terminato.
In un'altra zona piena di campi coltivati, Nana sta arando il terreno per prepararlo alla prossima semina, finito un piccolo pezzo sul quale stava lavorando, si mette a guardare il cielo azzurro, il sole è di un bel colore acceso, eppure oggi le sembra più freddo del solito.
Da un'altra parte ancora dopo le campagne, c'è un ospedale. Al suo interno, Kiki sta facendo la pausa caffè, oggi non c'è stato ancora nessun paziente, quindi purtroppo non è stata molto utile, d'un tratto suona il telefono, la cagnolina alza la corretta con la zampa.
«Pronto, kiki?» Kiki con il suo tono più professionale
«Infermiera Kiki, venga nella stanza 200, avrei bisogno del suo aiuto, momo» Momo, la voce del primario sembra piatta, la cagnolina butta giù tutto d'un fiato il resto del caffè (ne era rimasto solo un goccio) ed esce dalla stanza strascicando le zampe.
Alla scuola dei cuccioli, tutte le "palline" guardano fuori dalla finestra con sguardo malinconico, l'insegnante Aram, una fatina a forma di volpe dal pelo viola e gli occhi viola si avvicina a Roro seduto al suo banco.
Aram l'insegnante |
«Ormai sei diventato adulto, è arrivata l'ora di fare l'esame e di scegliere la tua strada, Aram» Aram, il gattino lo guarda.
«Sembra tutto così piatto, non so cosa scegliere, roro» il gattino dal pelo fulvo risponde al professore, il quale si gratta poi la testa con una zampa.
Questa situazione si sta verificando in tutti gli universi. Al di fuori dei vari mondi, inizia a formarsi una patina, invisibile all'occhio di chiunque osservi la scena, tranne da chi ha creato questo disastro.
Pianeta di smeraldi, mezzogiorno...
Il ragazzo dai capelli verde chiaro guarda la situazione dall'interno della sfera, diventata trasparente per permettergli una visione di ciò che sta succedendo.
«Le emozioni, che inutile invenzione distruggeranno tutto» il ragazzo.
Dall'altra parte del muro non è rimasto nessuno, infatti al mattino il capo ha avvisato i suoi sottoposti di creare dei posti di controllo, quindi i due sono volati in giro per gli universi a creare dei robot in grado di eseguire questo ordine.
Su Plutone a Don è bastato mettere una sola segretaria robot (ormai non c'è rimasta più vita), sulla Terra invece ce ne sono venute almeno un miliardo.
Fiona tiene lo sguardo fisso sul pianeta di Crocus dell'universo detto Cirkus.
«Non è giusto, a mio fratello sono toccati tutti i pianeti più divertenti» la Rossa sospira tirando fuori la pillola che creerà segretaria robot
Su Plutone a Don è bastato mettere una sola segretaria robot (ormai non c'è rimasta più vita), sulla Terra invece ce ne sono venute almeno un miliardo.
Fiona tiene lo sguardo fisso sul pianeta di Crocus dell'universo detto Cirkus.
«Non è giusto, a mio fratello sono toccati tutti i pianeti più divertenti» la Rossa sospira tirando fuori la pillola che creerà segretaria robot
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