Dopo la solita routine mattutina (15 novembre) i bambini prendono il pullman scolastico per arrivare all'asilo e dato che il giorno precedente nessuno è andato a scuola, ognuno porta la giustificazione elettronica alla maestra chi per un motivo, chi per un altro. Finita la processione alla cattedra, il gruppo si va a sedere al tavolo.
La maestra fa l'appello per tutti i mille pargoli che si trova nella classe, cercando di non lasciarne neanche uno, mannaggia al Grand'uomo che ha voluto le classi unite all'asilo per tutti tre gli anni...
«Bene adesso che ci siamo tutti, avrei un'idea di cosa farvi fare nella giornata di oggi» maestra
«Sì, che bello!!!» voce entusiasta e gracchiante da un lato di tavolo proveniente da una biondina dagli occhi marroni con tante lentiggini, la quale sa già cosa sta per dire l'insegnante.
«Andremo a visitare due delle fabbriche De Santis: la sede tecnologica dove vedremo alcune nuove invenzioni e vedremo anche dove producono il migliore cibo da asporto che viene portato a casa grazie ai droni.» Maestra
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Maestra |
«Yu uh» un gruppo disperato di venti bambini su mille esulta alla proposta, in maniera poco convincente.
«Come siamo fortunati! Mio padre ci da la possibilità di entrare in alcune sue fabbriche solo per me, perché altrimenti di solito non lo fa per nessuno» Lucrezia De Santis
L'insegnante fa prendere ad ogni bambino lo zainetto, il giubbotto e poi li accompagna nei diversi pullman. Il nostro povero Luigi è costretto a sedersi vicino al suo amore preferito e per tutto il viaggio si deve sorbire quanto lei (la bambina) sia modesta, brava, gentile e di come sia fortunato ad avere una fidanzata così. Italie Stefanie e Megan invece si trovano insieme su un altro pullman e non si parlano per il resto del viaggio, Nebbia Feliz viene tenuto d'occhio dalla sua vicina (la maestra) per tutto il percorso ed il resto della squadra di Ryan ha come compagno un bambino/a talmente entusiasta dalla gita che non riesce a star fermo sul sedile e quindi si ritrova spodestato/a dal suo invasivo vicino. Dopo mezz'oretta di viaggio la tortura per quasi tutti i nostri eroi finalmente arriva al termine, l'unico che rimane ingarbugliato in una situazione rognosa è il povero Luigi, però il poveretto appena vede una possibilità di fuga si unisce subito al suo migliore amico Anjou Paul. Finita la visita alla fabbrica tecnologica i bambini vengono portati alla ditta di produzione cibo, per fortuna non essendo molto lontana (neanche due passi, letteralmente) ci vanno a piedi, qui dopo una soporifera spiegazione di come funziona, che dura circa un'ora, finalmente i bambini si possono sedere nella mensa insieme ai dipendenti della ditta e mangiare gustosamente/disgustosamente alcune prelibatezze/schifezze più conosciute della catena. Finito il pranzo c'è il tragitto di ritorno dove più o meno succede il solito tran tran, tranne per alcuni posti cambiati, ma non per il povero Luigi. Una volta a scuola i bambini vengono smistati ognuno sul proprio pullman per poter tornare a casa o, per quanto riguarda i nostri protagonisti, alla squadra di Ryan.
Ryan appena vede le facce stravolte dei suoi piccoli allievi ha talmente pietà di loro che li mette subito a esercitarsi con gli incantesimi e i poteri, in modo da capire che magia hanno, dopo molte prove finalmente alcuni bambini riescono a tirare fuori una parte del loro vero potere (forse).
«Dunque, allora Zaffarano Filiberta, dato che hai allagato l'albergo e ci hai lavati per bene, anzi grazie a te non dovrò farmi più la doccia e non dovrò più pagare l'Hera, tu sei la fata ordinaria dell'acqua.» Ryan cercando di risultare simpatico
«Sogna pure, ma non ti presterò mai il mio potere per i tuoi scopi.» Filiberta guarda con disprezzo il suo vestito blu, lei odia quel colore, tra tutti i colori possibili, proprio in blu si doveva trasformare?
«Medici Aurora e Raquel credo che se le compagnie di energia elettrica sapessero del vostro potere vi denuncerebbero per concorrenza sleale dato che entrambe avete il potere dell'illuminazione, adesso vado a disdire il contratto con l'Edison. - le due fanno un segnaccio e la linguaccia - Va bene avete ragione, questa volta me li sono meritati mie care fatine ordinarie dell'energia, Zafferano Selene non ne sono tanto sicuro ma penso tu abbia il potere del vento dato che hai alzato alcuni volantini che erano sul tavolo, quindi sei una fata ordinaria del vento. Bonaparte Luigi tu sei Flora delle Winx.» Ryan
«Molto spiritoso Ryan, davvero.» Luigi, alcuni bambini/e ridono sotto i baffi per l'affermazione, ma vengono zittiti a gomitate da Italie Stefania, sta per scatenarsi una rissa, ma i bambini vengono fermati da un urlo di Kon.
«A parte gli scherzi, tu sei la fata ordinaria delle piante, per quanto riguarda il resto del gruppo non pare che ci siano poteri prevalenti, quindi penso che siate tutte fate ordinarie. Per quanto riguarda Megan a parte essere una "fata" combina guai rompiscatole non sembra che però tu non abbia dei veri poteri, sembra che sia una bambina normale. Lei cosa ne pensa imperatrice?»
«Penso che se lei avesse ragione, visto che è molto intelligente e brava con trappole e sa lottare molto bene, chiederò il permesso al supremo altissimo consiglio delle fate di poter accedere a uno dei due ovuli fata, in modo da poterla fare diventare una fata ordinaria.» L'imperatrice
«Bene. Allora vorrà dire che possiamo passare al secondo step... rinforzare ancora di più la squadra e sapete come si fa?» Ryan
«No, ma immagino che la risposta sia esercitandoci ancora di più.» Barbieri Barbara
«Ma come siete diffidenti! Io che invece pensavo a una bella vacanza su un'isoletta sperduta, ma se ...» Ryan
«Se è uno scherzo è di pessimo gusto.» Ascanio
«No, bambini, nessuno scherzo, è un regalo che vogliamo farvi per poterci rilassare, riposare e conoscerci meglio. Cosa ne pensate?» L'imperatrice.
«Ma gli alieni non sono invitati, vero?» Geneviev Rovie
«So che lì non c'è quasi nessuno, solo alcuni abitanti del posto, quindi in teoria neanche gli alieni. So che è un'isola con delle strane storie e leggende ed è per questo che ci piacerebbe visitarla.» L'imperatrice
La squadra vola (letteralmente) tranne Megan a fare le valigie.
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