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Il Regno di Conversano quindicesima parte

28 settmbre
Tutti i bambini, come accennato precedentemente, sono in cucina a fare colazione ognuno a modo suo.
Luigi si sta bevendo la sua milionesima tazza di latte allo zucchero piena di cereali, biscotti e pezzi di crostata. Erika sta facendo amicizia con i waffle ricoperti allo yogurt e smarties (non so però se loro sono d'accordo di tutto quell'affetto nei loro confronti). Carlos si sta facendo dei toast alla marmellata ed il resto del gruppo invece ha preso in assalto i frigo della cucina divorando e prendendo qualsiasi cosa ci fosse all'interno, qualcuno si è divorato anche un pezzo dell'anta. All'arrivo di Ryan, Kon e l'imperatrice la squadra aveva appena finito di pulire tutto e già in cucina non c'era più nessuno. I tre stanchi per il poco riposo aprono gli sportelli della dispensa in modo da poter ripristinare almeno un po' le energie, ma l'unica cosa che trovano sono briciole di pane, allora aprono il frigo: vuoto, per ultimo provano anche a vedere se magari fosse rimasto qualcosa in congelatore o nel mini-frigo, ma niente pure lì, i piranha passati prima di loro non avevano avuto nessuna pietà neppure per quegli alimenti che di solito si usano per fare la cena. Ryan sta per urlare, ma Kon capita l'intenzione lo zittisce, l'imperatrice promette che farà un discorsetto al gruppo più tardi.
I capi allora decidono di dare dei compiti da fare mentre loro rifocillano la cucina con le cose da mangiare, per quanto riguarda i cibi per i quali ci vuole molto tempo per prepararli, per questa volta, li creano con la magia, mentre il resto lo vanno a comprare al supermercato o al mercato. Finito di servire la colazione agli ospiti i bambini vanno a scuola come al solito.
Appena tornano per Luigi, come già sappiamo, c'è un'amara sorpresa: Lucrezia De Santis è su una sedia della sala d'aspetto pronta ad incontrarlo. Il poveraccio per togliersela dai piedi le propone di mangiare insieme sotto lo sguardo geloso di Italie Stefania che vorrebbe essere al posto della biondina. Lucrezia passa tutto il periodo, invece che a mangiare, a strusciarsi sul braccio del povero Luigi.
Megan, Barbara, Genevieve, Ornella e Lorelaine per le prime ore del pomeriggio avevano chiesto un permesso per poter sistemare delle faccende personali, nel frattempo il resto dei compagni, si sta organizzando per poter tornare nella grotta delle anime.
La compagnia pranza e poi si riposa un po' prima della partenza. 
Sono le quattro del pomeriggio e finalmente il gruppo è al completo, Luigi che finalmente si può liberare della sua sgradita compagnia, fa una scena degna da Oscar di Hollywood.
«Ciao Lucrezia, mi dispiace adesso ti devo proprio lasciare. Io e i miei amici purtroppo dobbiamo andare in missione.» Luigi con la faccia più dispiaciuta del pianeta.
«Tanto lo so che non vedevi l'ora di liberarti di me.» Lucrezia se ne va cercando di dare un bacio sulla guancia al povero disperato.
Dopo l'uscita di scena della bambina tutti si riarmano per poter tornare alla grotta delle anime. Stanno per uscire quando dalla TV all'improvviso si sente l'annuncio per l'uscita di un nuovo album da parte di un gruppo che da un po' di tempo a questa parte sta scalando tutte le classifiche delle canzoni.
«No. proprio adesso dobbiamo uscire... Ci sono le mie cantanti preferite.» Luigi. Aurora invece che non le sopporta proprio a causa delle carie da smielatezza che le fanno venire, lo trascina fuori.
A differenza della sera precedente c'è il sole che sta tramontando, però la strada è comunque impervia ed in alcuni punti non mancano pezzi di rami/tronchi per la strada.
Finalmente sono arrivati sul posto e questa volta riescono a rimettere la segnaletica luminosa, i cartelli con la scritta a caratteri cubitali e le recinzioni, il tutto distante almeno tre metri dalla grotta.
Ryan, Kon e l'imperatrice dividono i turni, in modo da sorvegliare il luogo ventiquattro ore su ventiquattro. Durante il periodo in cui la squadra sarà fuori sede a sorvegliare la grotta, l'albergo verrà gestito dal supremo altissimo consiglio (il grande capo delle fate, in pratica), dal dottore e dalla sua famiglia.

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