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Lei e Lui: Dipende dai punti di vista (13)

Anche grazie a tutte le verifiche e le interrogazioni che sono state programmate, la settimana passa abbastanza velocemente, arrivano anche molti voti belli e non solo a me, Cristina che è un genietto, ha i voti che variano dal nove al dieci in tutte le materie, tranne educazione fisica, il mio vicino ha dei bellissimi voti in generale, proprio come la sua gemella, Rosa ed Isabella hanno una bella media dell'otto, tutti gli altri compagni hanno voti variabili da materia a materia, ma comunque sono tutti intorno al sette o all'otto, mentre io ho preso parecchi sette, uno zero spaccato in magia ed un dieci in educazione fisica. Come può essere successo? Ovviamente sto parlando del dieci.
Il venerdì ed il sabato (14 e 15 ottobre 1994) io e Cristina ci parliamo a lungo ogni volta che è possibile, ricomponiamo il piano che avevamo messo a punto ormai un paio di settimane fa. Infatti, sabato a ricreazione
«I tuoi sanno che starai da me?» Cristina mi chiede per la cinquantesima volta
«Sì Cri, gliel'ho detto lunedì, mi hanno fatto promettere che non farò alcun danno. Una promessa magica» Le rispondo
«Io ho detto loro che mi avresti aiutato con un esperimento di Scienze» mi dice lei, sorrido
«In effetti» Io, la mia unica amica mi guarda seria, è stata molto seria per tutta la settimana
«Tutto ok?» Le domando, Cristina sospira
«Starei molto meglio se mio fratello mi parlasse» Cristina
«Penso di capirti» Io, suona la campanella e torno a posto, quando mi siedo mi viene in mente che ormai sono due settimane che Kristopher non mi segue più, o almeno io non lo vedo più, quindi appena si mette vicino a me gli passo un bigliettino, Certo che sono proprio masochista!
Il foglio di carta recita così
"Finito con il tuo stupido passatempo?"
Dopo mezz'ora mi arriva la risposta
"Non ci sperare troppo, anche se la tua vita ultimamente è stata un po' troppo noiosa"
Lo guardo un momento, poi infuriata distruggo il bigliettino, ci ripenso e scrivo su un altro foglietto
"Bé, abituati, se vuoi seguirmi ti annoierai a morte, la mia vita è monotona"
Gli passo il bigliettino, poi mi rimetto ad ascoltare la lezione. Alla fine delle lezioni Kristopher scappa via come se avesse un impegno improrogabile, mi alzo anche io ed aspetto Cristina
«Sono nervosa - attimo di silenzio - Piuttosto, cos'erano quei bigliettini che passavi a Kriss? Ti piace mio fratello?» mi chiede Cristina, arrossisco senza un motivo preciso, più che altro perché sono stata colta alla sprovvista
«No, gli chiedevo riguardo un passatempo che si era trovato» Rispondo, omettendo che il passatempo sia io.
Cristina fa una smorfia, per fortuna dopo quella disgraziata sera al cimitero, la sua salute è stata quasi sempre buona, ha avuto solo un mal di gola che si è presa questo week-end, ma è venuta a scuola ugualmente perché ha già fatto molte assenze e siamo solo a metà ottobre.
Camminiamo a passo spedito ed arriviamo all'appartamento dove vive in poco tempo, quando entriamo non c'è nessuno, Perfetto!
Poco dopo di noi entra anche quel simpaticone di Kristopher, lo attendiamo in piedi in corridoio, ci guarda, prima me poi sua sorella
«Che volete?» Domanda brusco
«Intelligente. Come hai fatto a capire che volevamo qualcosa da te?» Io, tanto ormai mi detesta, facciamoci odiare ancora di più, Kristopher sbuffa
«Ti voglio» Inizia Cristina, ma Kristopher le urla contro
«NO, IO NON PARLERÒ CON TE, NÉ ORA NÉ MAI» Krisopher, Cristina si affloscia a terra
«Non ora Cri, è il momento, tornano tra poco» le dico mostrandole con un dito l'orologio appeso in sala, Cristina si rialza e fa un segno circolare intorno al suo adorato gemello, il ragazzo inizia a diventare trasparente ma continua a sbraitare
«Cosa stai facendo? Sta' buona! Fermati! Ehy! Ho detto di Fermarti!» Kristopher, l'ultimo pezzo di frase lo ha detto che ormai era completamente invisibile
«Non vogliamo farti niente, solo dimostrarti una teoria. Stai fermo lì, zitto e buono e fra poco vedrai» Gli dico, cercando di guardare il punto dove prima era Kristopher, ma qualcosa mi dice che ho sbagliato di qualche centimetro
«Guarda che io sono qui» Dice infatti la sua voce, poco più in là
Alcuni minuti dopo entrano Alex e Luigi
«Ciao Cri» Alex
«Bea» Luigi
«Ciao mamma, ciao papà, noi andiamo a finire i compiti» Cristina, dicendo questo mi prende per un braccio e ci dirigiamo in camera
«Tu che li conosci meglio, secondo te quanto ci metteranno?» Io, Cristina mi guarda, la porta si apre proprio in quel momento
«Sai dov'è tuo fratello?» Alex compare sulla porta
«No, dopo la scuola non l'ho più visto» Cristina mente come stabilito, sua madre ha una faccia corrucciata
«Oh» Alex, poi chiude la porta e torna di là

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