Dopo aver convinto Alfonso, dicendogli che Kritopher avrebbe dormito nella sua stanza sorvegliato a vista, finalmente riesco a presentare i due ospiti al mio cuginetto ed al resto della famiglia, presentando tutti come fratelli, ci fermiamo un po' a chiacchierare con le gemelline ed infine faccio conoscere a Cristina e Kristopher i due capi-famiglia, presentandoli come miei genitori, nessuno dice niente, quindi non penso che la cosa dispiaccia a qualcuno. Finiti i convenevoli, mostro ai due il giardino ed il resto della casa, Alfonso ferma Kristopher alla soglia della mia camera
«Tu qui non entrerai mai, chiaro?» Alfonso, stranamente Kristopher si mette quatto quatto in un angolino senza proferire parola, gli vengono vietate anche le camere di tutte le altre ragazze della casa, invece Cristina viene lasciata fuori dalla camera del mio cugino maggiore e tutti insieme evitiamo la camera dei miei zii (di comune accordo). Finito di mostrare ogni parte della casa, vengono disfatte le valigie e ci mettiamo a fare i compiti, ovviamente divisi per camere.
«Che bella famiglia numerosa che hai» Cristina dopo aver posato il primo libro
Ho fatto bene a non dirle la verità, chissà se scoprisse che in realtà sarei sola
«Eppure nessuno di loro mi somiglia, strano eh?» Io di rimando continuando con i miei esercizi, Cristina sorride e si mette all'opera con il secondo libro di esercizi.
Arrivano in fretta le otto e lo zio chiama tutta la famiglia a tavola, ci laviamo le mani e scendiamo, i commensali divorano tutto in meno di cinque secondi, me compresa, poi ci mettiamo a chiacchierare tranquillamente, Giulia e Primula escono di casa per gli appuntamenti del sabato sera, lo zio si mette a guardare la tv, Rachele e Daisy vanno in camera loro a giocare, Alfonso rapisce Kristopher prima che possa aprire bocca ed io e Cristina torniamo in camera mia. Ci cambiamo, chiacchieriamo un po' poi ci infiliamo nel letto e ci addormentiamo come sacchi di patate.
Domenica (30 ottobre 1994) porto Cristina e Kristopher a fare un giro, ovviamente accompagnati dal mio nuovo cane da guardia personale: Alfonso. Durante il tragitto incontro per la seconda volta la bella ragazza che parlava con mio cugino un po' di tempo fa.
La ragazza ha proprio dei bellissimi capelli verde chiaro (l'altra volta da lontano non avevo visto bene la tonalità) e gli occhi giallo sull'arancione, con i quali continua a guardarmi storta.
«Tu qui non entrerai mai, chiaro?» Alfonso, stranamente Kristopher si mette quatto quatto in un angolino senza proferire parola, gli vengono vietate anche le camere di tutte le altre ragazze della casa, invece Cristina viene lasciata fuori dalla camera del mio cugino maggiore e tutti insieme evitiamo la camera dei miei zii (di comune accordo). Finito di mostrare ogni parte della casa, vengono disfatte le valigie e ci mettiamo a fare i compiti, ovviamente divisi per camere.
«Che bella famiglia numerosa che hai» Cristina dopo aver posato il primo libro
Ho fatto bene a non dirle la verità, chissà se scoprisse che in realtà sarei sola
«Eppure nessuno di loro mi somiglia, strano eh?» Io di rimando continuando con i miei esercizi, Cristina sorride e si mette all'opera con il secondo libro di esercizi.
Arrivano in fretta le otto e lo zio chiama tutta la famiglia a tavola, ci laviamo le mani e scendiamo, i commensali divorano tutto in meno di cinque secondi, me compresa, poi ci mettiamo a chiacchierare tranquillamente, Giulia e Primula escono di casa per gli appuntamenti del sabato sera, lo zio si mette a guardare la tv, Rachele e Daisy vanno in camera loro a giocare, Alfonso rapisce Kristopher prima che possa aprire bocca ed io e Cristina torniamo in camera mia. Ci cambiamo, chiacchieriamo un po' poi ci infiliamo nel letto e ci addormentiamo come sacchi di patate.
Domenica (30 ottobre 1994) porto Cristina e Kristopher a fare un giro, ovviamente accompagnati dal mio nuovo cane da guardia personale: Alfonso. Durante il tragitto incontro per la seconda volta la bella ragazza che parlava con mio cugino un po' di tempo fa.
La ragazza in questione |
«Ciao Alfonso» La ragazza
«Ciao Yoko, anche tu a fare una passeggiata?» Alfonso continuando a tenere sotto osservazione (e sotto braccio) il suo vicino
«Mi conosci, sono a caccia di ragazzi» La ragazza di nome Yoko muovendosi leggiadra come una farfalla, Alfonso sorride
«Hai sempre voglia di scherzare tu. Scusa, ora ti devo lasciare, devo tenere d'occhio questo tipo che non si avvicini a mia c-sorella» Alfonso indicandomi, la ragazza non mi guarda più con sguardo assassino
«Così, tu sei una delle sorelle di Alfonso? - verso di me - Anche tu?» Yoko verso Cristina
«Io sono un'amica di Lucilla» Cristina indicandomi
«Sì, quella adottiva» Io, sarcastica, Yoko ride, poi dopo aver chiesto anche all'ultimo della combriccola chi fosse se ne va via, dirigendosi verso il Bar Choccolate o almeno, così dice lei.
Il nostro giro termina in fretta, anche perché Kristopher ha un braccio completamente nero a causa della stretta di Alfonso, dopodiché i due fratelli se ne vanno.
Prima di andare via definitivamente Kristopher mi sussurra all'orecchio
«Tuo fratello parla mentre dorme» Kritopher
«Allora? Temo di farlo anche io» Io (in effetti, mi è successo varie volte quando ero più piccola, ora invece non mi capita praticamente più)
«Ha detto qualcosa di strano, ma poi mi sono addormentato e non ricordo più cosa» Kristopher
«Va bene Sherlock Holmes ora vai, ci vediamo domani a scuola» Io spingendo il verde capelluto Kristopher letteralmente fuori dalla porta di casa.
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