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Il Regno di Conversano diciasettesima parte

La squadra di Ryan si organizza il giorno dopo (5 ottobre) per ritornare a fare la ronda alla grotta delle anime, questa volta i capogruppo hanno organizzato i controlli in maniera più efficiente (con più persone e cambi più frequenti). Alcuni bambini ritornano verso il luogo del misfatto cantando questa canzone:
La squadra di Ryan sale la montagna la prima volta
La pioggia li bagna
E la squadra di Ryan cade giù, giù, giù
Ma ecco esce il sole
E la squadra di Ryan si è asciugata
Risale la montagna e va sempre più su, su, su
Sulla montagna c'è una grotta
che fa sparire le persone
e non le fa tornare più
Ma la squadra di Ryan è molto furba e non si avvicina 
finita la missione la squadra riscende la montagna
E torna nell'hotel a lavorare
sperando di non tornarci, più, più
ma purtroppo la squadra di Ryan è costretta 
a salire per la terza volta la montagna
per colpa di qualche cretino che non vuole ascoltar
E quando pensi che sia finita
e proprio adesso che comincia la salita
che fantastica storia è la vita.
Cervo Erika si unisce al gruppo con le ultime tre strofe.
«Bambini per favore mi state facendo venire il mal di testa, per favore basta» Ryan
Una volta arrivati alla grotta incominciano a montare per l'ennesima volta tende, cartelli luminosi a neon a ricarica solare, filo spinato elettrificato da 2374 volt, punti di osservazione con cannocchiale e microcamere, nascoste tra gli alberi. Questa volta a differenza delle volte precedenti creano anche delle barriere magiche. Come d'accordi, una parte del gruppo controlla a debita distanza che nessuno si avvicini troppo alla grotta, mentre un altro controlla nel bosco che non ci sia nessuno che li stia osservando e l'ultimo gruppo rimasto invece riposa. Passa un mese (5 novembre), la situazione rimane in stallo, con controlli serrati, ma nessun incidente in vista, allora l'imperatrice decide di chiamare il supremo altissimo consiglio delle fate per comunicargli che lasciano il posto dato che non succede niente da trenta giorni. Dopo aver ottenuto il consenso, finalmente, la squadra può tornare all'hotel. I bambini neanche arrivano alla porta che già dormono Ryan, Kon e l'imperatrice sono stati costretti a portali con la magia nei propri letti, molti addirittura per gli ultimi metri della strada.
Il giorno dopo (6 novembre) suona la solita sveglia delle cinque e quasi tutti scendono a fare colazione con passo addormentato e con un occhio chiuso ed uno aperta.
«Svegliati Megan, Megan dai... - punzecchia la poveretta che non accenna di muoversi per nessun motivo - Megan siamo già in ritardo di cinque minuti» Filiberta
«Adesso ci penso io» Selene prende un secchio d'acqua fredda dal bagno e lo butta addosso alla bella addormentata del bosco, ma nessun effetto.
«Facciamo così, voi scendete avvisate Kon, Ryan e l'imperatrice mentre io provo ancora a svegliarla, se poi neanche io non ci riesco, magari loro ce la fanno» Raquel.
Passano alcuni minuti e l'imperatrice entra nella stanza
«Allora sei riuscita a farla alzare?» Imperatrice
«No» una sconsolata Raquel
«Megan su dai lo so che ieri siamo tornati tardi ed eravate tutti stanchi morti, ma purtroppo stamattina non si può riposare perché siamo pieni fino al collo - vedendo che Megan non si muove prova a toccarle la fronte - oh oh ma vi eravate accorte che Megan scotta?» L'imperatrice
«No, veramente no.» Raquel
«Bisogna portarla subito dal dottore. Fammi il favore, chiama Ryan o Kon così mi aiutano a portarla giù» L'imperatrice
«Subito.» Raquel
Ryan, Kon e l'imperatrice sono appena arrivati nella hall e stanno per scendere le scale che portano di sotto, quando alla TV si sente la notizia che è successa una nuova disgrazia alla grotta delle anime. Il telegiornale non è neanche finito che il telefono della sala centrale incomincia a suonare rabbiosamente in sincrono con il cellulare di Kon, Ryan e l'imperatrice. I tre dato che sono preoccupati per la bambina ignorano tutto e continuano la loro corsa verso il dottore.

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