Anita |
Martedì 14 settembre 2197.
«Forza ragazzi, avete messo tutto in macchina?» Alberto (padre di Anita), un uomo dai capelli e gli occhi blu«Sì» Asia (madre di Anita) sorridente, anche lei è una donna dai capelli e gli occhi blu.
«Sì» Alfredo neutro, un ragazzo carino dai capelli e gli occhi blu
«Sì» Anita, una ragazzina dai capelli e gli occhi azzurri, imbronciata
«Bene, allora si parte! Salite in macchina» Alberto.
Tutti salgono in macchina, un vecchio modello di "Lancia Delta versione Evo", dalle forme molto quadrate, con lo stile di moltissimi anni or sono, di colore verde acido e fanali tondi (questa è una delle automobili con più possibilità di ricarica da fonti rinnovabili).
Lancia Delta versione Evo |
Il padre, dopo aver controllato se tutti fossero allacciati, mette in moto e parte. Dopo quattro ore di viaggio "l'allegra" famigliola arriva a destinazione.
«Eccoci arrivati» Asia con un sorriso ancora più smagliante di prima
«Yuppie» Anita poco convinta
I quattro scendono dalla macchina.
«È questo il condominio?» Alfredo guardando l'edificio multicolore proprio di fianco a lui. Di solito, gli edifici hanno tutti un colore solo, con una vernice 0% inquinante, quindi questo non dà molta fiducia al ragazzo, sia perché molti dei colori scazzottano fra di loro per le tinte molto forti, sia dal punto di vista ambientale.
«Sì, è dove si trova la nostra casa Alfredo» Alberto estremamente tranquillo
Uno alla volta, entrano nella nuova casa, nel nuovo appartamento all'ultimo piano (non c'è l'ascensore, cosa normale in molti condomini, fatta per incentivare al movimento), i genitori scelgono la camera sulla destra rispetto alla sala, l'unica matrimoniale, Alfredo sceglie la stanza più vicina alla terrazza davanti e ad Anita tocca la stanza che si trova a sinistra delle scale centrali del condominio, ogni stanza ha un bagno tutto suo.
«Però, non male in fondo» Anita aprendo la porta del suo bagno personale.
Dopo aver sprecato molto tempo a trasportare valigie, la famigliola, passa una seratina tranquilla, poi vanno tutti a dormire. Il mattino dopo, 15 settembre 2197, ci si sveglia presto perché bisogna andare a scuola (oggi è il primo giorno)
«Forza, sveglia, è ora di andare a scuola!» Asia scrollando il figlio maggiore
«Ok» Alfredo sbadigliando
«Ricevuto capo» Anita dirigendosi come un automa verso il bagno di camera sua.
I ragazzi si preparano per andare a scuola, dopo una mezz'oretta circa, il maggiore è pronto per uscire
«Ciao, io vado!» Alfredo, dopo aver lavato i denti (a causa della colazione che si è appena mangiato), prende lo zaino e esce di casa
«Aspetta fratellone» Anita, che ha perso molto tempo a lavarsi, dato che la sera prima si era dimenticata, è un po' indietro, quindi addenta una fetta biscottata integrale ed esce dalla porta, senza mangiare nient'altro, né tantomeno lavarsi i denti, ma ricordandosi all'ultimo minuto di dover prendere anche lei la cartella.
I due fratelli si addentrano nel nuovo paese e riescono ad arrivare a scuola sani e salvi senza perdersi, tutto questo grazie alla cartina che avevano dovuto studiare un paio di giorni prima nella loro vecchia casa. Nonostante abbiano capito più o meno dove si trovano gli edifici, non sanno bene il punto preciso quindi continuano a camminare per un po'.
«Io vado Anita» Alfredo ad un certo punto, notando un edificio gigantesco riportante la scritta "Scuola secondaria superiore di Budino"
«Ciao Alfredo» Anita, poi la ragazza si gira e nota che dall'altro lato della strada c'è un altro edificio con la scritta "Scuola secondaria inferiore di Budino".
Alfredo entra nell'edificio della scuola superiore ed Anita si dirige esattamente dall'altro lato, alle scuole medie. Entra nella scuola, chiedendo informazioni in segreteria (all'entrata), scopre di dover andare dal preside per sapere in quale classe si trova, quindi, dopo aver chiesto le indicazioni per arrivarci, si dirige proprio verso il suo ufficio. La giovane bussa alla porta che le è stato indicata, appena sente la risposta, entra.
«Salve» Anita
«Salve signorina, desidera?» il preside, un uomo non troppo alto dai capelli e gli occhi scuri.
«Yuppie» Anita poco convinta
I quattro scendono dalla macchina.
«È questo il condominio?» Alfredo guardando l'edificio multicolore proprio di fianco a lui. Di solito, gli edifici hanno tutti un colore solo, con una vernice 0% inquinante, quindi questo non dà molta fiducia al ragazzo, sia perché molti dei colori scazzottano fra di loro per le tinte molto forti, sia dal punto di vista ambientale.
«Sì, è dove si trova la nostra casa Alfredo» Alberto estremamente tranquillo
Uno alla volta, entrano nella nuova casa, nel nuovo appartamento all'ultimo piano (non c'è l'ascensore, cosa normale in molti condomini, fatta per incentivare al movimento), i genitori scelgono la camera sulla destra rispetto alla sala, l'unica matrimoniale, Alfredo sceglie la stanza più vicina alla terrazza davanti e ad Anita tocca la stanza che si trova a sinistra delle scale centrali del condominio, ogni stanza ha un bagno tutto suo.
«Però, non male in fondo» Anita aprendo la porta del suo bagno personale.
Dopo aver sprecato molto tempo a trasportare valigie, la famigliola, passa una seratina tranquilla, poi vanno tutti a dormire. Il mattino dopo, 15 settembre 2197, ci si sveglia presto perché bisogna andare a scuola (oggi è il primo giorno)
«Forza, sveglia, è ora di andare a scuola!» Asia scrollando il figlio maggiore
«Ok» Alfredo sbadigliando
«Ricevuto capo» Anita dirigendosi come un automa verso il bagno di camera sua.
I ragazzi si preparano per andare a scuola, dopo una mezz'oretta circa, il maggiore è pronto per uscire
«Ciao, io vado!» Alfredo, dopo aver lavato i denti (a causa della colazione che si è appena mangiato), prende lo zaino e esce di casa
«Aspetta fratellone» Anita, che ha perso molto tempo a lavarsi, dato che la sera prima si era dimenticata, è un po' indietro, quindi addenta una fetta biscottata integrale ed esce dalla porta, senza mangiare nient'altro, né tantomeno lavarsi i denti, ma ricordandosi all'ultimo minuto di dover prendere anche lei la cartella.
I due fratelli si addentrano nel nuovo paese e riescono ad arrivare a scuola sani e salvi senza perdersi, tutto questo grazie alla cartina che avevano dovuto studiare un paio di giorni prima nella loro vecchia casa. Nonostante abbiano capito più o meno dove si trovano gli edifici, non sanno bene il punto preciso quindi continuano a camminare per un po'.
«Io vado Anita» Alfredo ad un certo punto, notando un edificio gigantesco riportante la scritta "Scuola secondaria superiore di Budino"
«Ciao Alfredo» Anita, poi la ragazza si gira e nota che dall'altro lato della strada c'è un altro edificio con la scritta "Scuola secondaria inferiore di Budino".
Alfredo entra nell'edificio della scuola superiore ed Anita si dirige esattamente dall'altro lato, alle scuole medie. Entra nella scuola, chiedendo informazioni in segreteria (all'entrata), scopre di dover andare dal preside per sapere in quale classe si trova, quindi, dopo aver chiesto le indicazioni per arrivarci, si dirige proprio verso il suo ufficio. La giovane bussa alla porta che le è stato indicata, appena sente la risposta, entra.
«Salve» Anita
«Salve signorina, desidera?» il preside, un uomo non troppo alto dai capelli e gli occhi scuri.
il Preside |
«Io sono la ragazza nuova, volevo sapere in che classe sono, mi hanno detto di chiedere a lei» Anita
«Anita Bevilacqua?» il preside leggendo da un foglietto che aveva sottomano
«Sì» Anita
«Certo, l'accompagno io» il preside
Il preside accompagna Anita lungo il corridoio dello stesso piano (quindi pianoterra), finché non arrivano ad una porta riportante la scritta "2°A (femminile)", il signore apre la porta e i due entrano, tutti si alzano in piedi.
«Buongiorno» tutte le ragazze in coro si alzano in piedi per salutare l'uomo
«Salve, vi ho portato una nuova compagna, ora io vado, continuate pure la lezione» il preside, dicendo questo esce nuovamente e chiude la porta alle sue spalle
«Buongiorno» di nuovo tutte le ragazze in coro e si risiedono ai loro posti
«Bene, tu sei?» l'insegnante, una donna dai capelli ramati e gli occhi verdi
«Sì» Anita
«Certo, l'accompagno io» il preside
Il preside accompagna Anita lungo il corridoio dello stesso piano (quindi pianoterra), finché non arrivano ad una porta riportante la scritta "2°A (femminile)", il signore apre la porta e i due entrano, tutti si alzano in piedi.
«Buongiorno» tutte le ragazze in coro si alzano in piedi per salutare l'uomo
«Salve, vi ho portato una nuova compagna, ora io vado, continuate pure la lezione» il preside, dicendo questo esce nuovamente e chiude la porta alle sue spalle
«Buongiorno» di nuovo tutte le ragazze in coro e si risiedono ai loro posti
«Bene, tu sei?» l'insegnante, una donna dai capelli ramati e gli occhi verdi
la Professoressa |
«Io sono Anita Bevilacqua» Anita
«Ti sei trasferita qui da poco?» l'insegnante
«Sì, sono arrivata ieri» Anita
«Ieri?!» Tutte in coro, sembrano molto stupite
«Sì, ieri» Anita tranquilla
«C'è un posto libero per Anita?» l'insegnante
«Qui prof ce n'è uno!» una ragazza dai capelli verdi e gli occhi dello stesso colore alza la mano
«Ok Giovanna. Anita ti va di andare vicino a Giovanna?» l'insegnante
«Ok» Anita va a sedersi nel posto vuoto vicino alla ragazza dai capelli verdi: Giovanna, che dopo l'appello si scopre fare di cognome Speranza.
Le lezioni si susseguono, fino ad arrivare all'ultima ora. Poco prima del suono della Campanella l'insegnante dell'ora, un uomo le capelli biondi, non proprio giovane e gli occhi castano chiaro ricorda alle allieve un'importante compito:
Professore |
«Mi raccomando ragazze ricordatevi di andare a prendere le divise» raccomanda, infatti, il professore prima di uscire dall'aula
«Anita giusto?» Giovanna
«Giusto» Anita
«Sai già dove si vanno a prendere le divise?» Giovanna
«Veramente no» Anita passandosi una mano sulla testa
«Allora ti va di venire con me?» Giovanna
«Perché no?» Anita
Mentre vanno, le due ragazze stanno inizialmente in silenzio, poi Giovanna decide di rompere il ghiaccio.
«Anche se hai già sentito il mio nome, volevo presentarmi ufficialmente. Piacere, Giovanna Speranza» Giovanna sorridendole flebilmente, ma senza allungare la mano per stringergliela
«Piacere» Anita non troppo convinta
«Non sei molto socievole, vero?» Giovanna
«Non più di tanto» Anita
«Io di solito sono molto timida, ma tu mi ispiri fiducia» Giovanna
«Davvero?!» Anita con gli occhi sgranati guarda la sua nuova vicina di banco
Dopo aver sceso le scale, ed aver percorso molta strada, arrivano ad un ufficio con la porta aperta ed un cartello con su scritto "Divise scolastiche/Oggetti smarriti". Le due ragazze entrano nella stanza, ma si mettono in un angolino quando vedono che c'è già una ragazza al bancone
«Taglia?» voce molto roca femminile
«M» una ragazza dai capelli rossi legati in una coda davanti a loro
«Tieni, hai una settimana per restituirla in caso non va bene, ma se la rompi la prossima la dovrai pagare o dovrai tenertela rovinata» voce molto roca femminile
«Ok, arrivederci» la ragazza si gira, mostrando dei grandi occhi color nocciola, passa vicino alle due giovani e esce dalla stanza.
«Giusto» Anita
«Sai già dove si vanno a prendere le divise?» Giovanna
«Veramente no» Anita passandosi una mano sulla testa
«Allora ti va di venire con me?» Giovanna
«Perché no?» Anita
Mentre vanno, le due ragazze stanno inizialmente in silenzio, poi Giovanna decide di rompere il ghiaccio.
«Anche se hai già sentito il mio nome, volevo presentarmi ufficialmente. Piacere, Giovanna Speranza» Giovanna sorridendole flebilmente, ma senza allungare la mano per stringergliela
«Piacere» Anita non troppo convinta
«Non sei molto socievole, vero?» Giovanna
«Non più di tanto» Anita
«Io di solito sono molto timida, ma tu mi ispiri fiducia» Giovanna
«Davvero?!» Anita con gli occhi sgranati guarda la sua nuova vicina di banco
Dopo aver sceso le scale, ed aver percorso molta strada, arrivano ad un ufficio con la porta aperta ed un cartello con su scritto "Divise scolastiche/Oggetti smarriti". Le due ragazze entrano nella stanza, ma si mettono in un angolino quando vedono che c'è già una ragazza al bancone
«Taglia?» voce molto roca femminile
«M» una ragazza dai capelli rossi legati in una coda davanti a loro
«Tieni, hai una settimana per restituirla in caso non va bene, ma se la rompi la prossima la dovrai pagare o dovrai tenertela rovinata» voce molto roca femminile
«Ok, arrivederci» la ragazza si gira, mostrando dei grandi occhi color nocciola, passa vicino alle due giovani e esce dalla stanza.
Compagna di scuola |
Giovanna e Anita vanno al bancone
«Buongiorno» Giovanna, rivolgendosi alla donna in carne con i capelli grigi e gli occhi verdi dietro al bancone che si trova davanti alle due compagne di classe
la Segretaria |
«Buongiorno» la donna dalla voce molto roca
«Siamo venute a prendere le divise» Giovanna
«Che taglie?» la donna dalla voce molto roca
«S» Giovanna
«S, credo» Anita
«Due S? Le prendo subito - la donna si gira e se ne va, torna pochi secondi dopo con due divise in mano - eccole» la donna dalla voce molto roca
«Grazie» le due ragazze in coro
«Se non vanno bene le potete restituire, se le rovinate o dovete pagare quelle nuove o dovete tenervele rovinate» la donna dalla voce molto roca
«Ok» le due ragazze in coro, prendendosi ognuna la propria divisa rinchiusa in un pacco bianco (e quindi non visibile dall'esterno) e con sopra un cartellino riportante la scritta "S". Anita e Giovanna escono
«Grazie Giovanna» Anita
«Di niente» Giovanna
In un altro mondo in tutto questo tempo...
Una serie di mostri di varie forme, guidati da personaggi che si nascondono nell'ombra, sta attaccando poveri animaletti innocenti e le loro case, i soldati del regno e il re stanno combattendo per fermarli.
«Che taglie?» la donna dalla voce molto roca
«S» Giovanna
«S, credo» Anita
«Due S? Le prendo subito - la donna si gira e se ne va, torna pochi secondi dopo con due divise in mano - eccole» la donna dalla voce molto roca
«Grazie» le due ragazze in coro
«Se non vanno bene le potete restituire, se le rovinate o dovete pagare quelle nuove o dovete tenervele rovinate» la donna dalla voce molto roca
«Ok» le due ragazze in coro, prendendosi ognuna la propria divisa rinchiusa in un pacco bianco (e quindi non visibile dall'esterno) e con sopra un cartellino riportante la scritta "S". Anita e Giovanna escono
«Grazie Giovanna» Anita
«Di niente» Giovanna
In un altro mondo in tutto questo tempo...
Una serie di mostri di varie forme, guidati da personaggi che si nascondono nell'ombra, sta attaccando poveri animaletti innocenti e le loro case, i soldati del regno e il re stanno combattendo per fermarli.
«Questi mostri sono ovunque, loti» uno, a forma di delfino evitando di striscio di finire polverizzato da un attacco di uno di loro
Loti |
«State lontani ci penso io, mura» Un altro, a forma di leoncino, mettendosi tra il mostro e il delfino, appena il mostro attacca nuovamente tira fuori la spada e si mette a contrattaccarlo
Mura |
«Grazie mille, loti» Quello a forma di delfino con le lacrime di contentezza agli occhi
«Di niente, ma ora vattene, mura!» Quello a forma di leoncino, il delfino ascolta il consiglio e fugge via
Dopo un po' di tempo che il leoncino combatteva contro i mostri, esplode qualcosa nelle vicinanze...
«Di niente, ma ora vattene, mura!» Quello a forma di leoncino, il delfino ascolta il consiglio e fugge via
Dopo un po' di tempo che il leoncino combatteva contro i mostri, esplode qualcosa nelle vicinanze...
«Oh no, sua maestà state bene?, roro» Un piccolo a forma di palla arriva in questo momento sentendo lo scoppio
«Sta lontano, mura» re (un altro/il leoncino)
«No, lei ha bisogno di me, roro» Il piccolo a forma di palla dagli occhioni di colore nero
«Sta lontano, mura» re (un altro/il leoncino)
«No, lei ha bisogno di me, roro» Il piccolo a forma di palla dagli occhioni di colore nero
Roro da cucciolo |
Schiva un colpo, prende il re e corre (o per meglio dire rimbalza) fino dietro un muro.
«Deve curarsi, stia qui, roro» Il piccolo
«Sei coraggioso, piccolo, come ti chiami?, mura» re
«Io sono Roro, roro» Roro (il piccolo)
«Io sono Mura, ma tu questo già lo sai, mura» re Mura
«Lo so, vostra maestà, roro» Roro, si sente un altro rumore di esplosione
«Devo andare, mura» re Mura sviene
«Sta troppo male, roro» Roro, porta il re dentro una casa (la prima che vede), il sovrano si riprende appena il piccolo lo appoggia sul letto,
«Sono troppo debole, fammi un favore, giovane Roro, mura» re Mura
«Tutto quello che vuole, vostra maestà, di quale favore si tratta?, roro» Roro
«Devi trovare le Pretty Cure, loro sono le uniche che possono aiutarci, ma non devi andare da solo, mura» re Mura serio
«E con chi vostra maestà?, roro» Roro con una espressione leggermente interrogativa
«Sei coraggioso, piccolo, come ti chiami?, mura» re
«Io sono Roro, roro» Roro (il piccolo)
«Io sono Mura, ma tu questo già lo sai, mura» re Mura
«Lo so, vostra maestà, roro» Roro, si sente un altro rumore di esplosione
«Devo andare, mura» re Mura sviene
«Sta troppo male, roro» Roro, porta il re dentro una casa (la prima che vede), il sovrano si riprende appena il piccolo lo appoggia sul letto,
«Sono troppo debole, fammi un favore, giovane Roro, mura» re Mura
«Tutto quello che vuole, vostra maestà, di quale favore si tratta?, roro» Roro
«Devi trovare le Pretty Cure, loro sono le uniche che possono aiutarci, ma non devi andare da solo, mura» re Mura serio
«E con chi vostra maestà?, roro» Roro con una espressione leggermente interrogativa
Proprio in questo momento spuntano altri tre animali dalla porta della camera, anch'essi erano entrati in cerca di rifugio
«Siete voi, vostra maestà?, piro» Uno azzurro/lilla e con gli occhi marroni, a forma di coniglietto
«Che ci fate in questa casa?, nana» Una blu e violetta e con gli occhi viola, a forma di orsetto
«Cosa? Vostra maesta?, kiki» Una marroncina, gialla (bionda) e bianca con gli occhi verdi, a forma di cagnolino
«Sua maestà sta male ed è ferito, roro» Roro
«Ti aiuto io, sono infermiera, kiki» la marroncina
«No, signorina, avvisate qualcun altro, voi andate con Roro in cerca delle pretty cure, mura» Re Mura
«Cosa?, piro, nana, kiki» Tutti e tre in coro
«Ascoltate, dovete prendere la sfera che tutto vede ed andare a cercare le Pretty Cure. Vi ricordate tutte le leggende che vi ha raccontato il maestro Rere, o da quando è morto un anno fa, il maestro Aram? Sono tutte vere, mura» Re Mura parlando un po' velocemente, gli altri lo guardano un po' inebetiti per un secondo, poi si riprendono
«Io lo curo, voi andate a cercare la sfera, ok?, kiki» la marroncina
«Ok, piro, roro, nana» Tutti e tre in coro
«Ci rivediamo qui, kiki» la marroncina
Gli altri escono, provano a segnarsi mentalmente il punto, per non perdersi e poi iniziano le ricerche.
«Siete voi, vostra maestà?, piro» Uno azzurro/lilla e con gli occhi marroni, a forma di coniglietto
lui, ma senza coroncina con il cuore, collana e fiocco per la coda, invece il simbolo dell'impronta a forma di cuore c'è |
lei, ma non ha la coroncina con il fiore, la collana e fiocco per la coda, invece l'impronta a forma di cuore c'è e sono presenti anche i nastri per le orecchie di colore verde |
lei, ma non ha la coroncina con la Rosa, né la collana e neppure il fiocco per la coda, invece l'impronta a forma di cuore c'è |
«Sua maestà sta male ed è ferito, roro» Roro
«Ti aiuto io, sono infermiera, kiki» la marroncina
«No, signorina, avvisate qualcun altro, voi andate con Roro in cerca delle pretty cure, mura» Re Mura
«Cosa?, piro, nana, kiki» Tutti e tre in coro
«Ascoltate, dovete prendere la sfera che tutto vede ed andare a cercare le Pretty Cure. Vi ricordate tutte le leggende che vi ha raccontato il maestro Rere, o da quando è morto un anno fa, il maestro Aram? Sono tutte vere, mura» Re Mura parlando un po' velocemente, gli altri lo guardano un po' inebetiti per un secondo, poi si riprendono
«Io lo curo, voi andate a cercare la sfera, ok?, kiki» la marroncina
«Ok, piro, roro, nana» Tutti e tre in coro
«Ci rivediamo qui, kiki» la marroncina
Gli altri escono, provano a segnarsi mentalmente il punto, per non perdersi e poi iniziano le ricerche.
Dopo molto tempo, finalmente Roro riesce a trovare la sfera giusta (di colore azzurrognolo), il loro è un mondo pieno di sfere. I quattro avevano già mostrato molte sfere al loro re per vedere se erano quelle giuste, ma il sovrano aveva sempre scosso la testa per dire di no. Almeno c'è una buona notizia: i mostri sono scomparsi, per ora.
«Allora vostra maestà, è questa la sfera?, roro» Roro
«Sì, Roro. Ora tu piccolo rimani qui. Kiki, vai a chiamare gli altri, mura» Re Mura
«Sì, vostra maestà, kiki» Kiki (la marroncina)
Kiki se ne va ed il re parla con Roro
«Allora vostra maestà, è questa la sfera?, roro» Roro
«Sì, Roro. Ora tu piccolo rimani qui. Kiki, vai a chiamare gli altri, mura» Re Mura
«Sì, vostra maestà, kiki» Kiki (la marroncina)
Kiki se ne va ed il re parla con Roro
«Una volta che sei arrivato sulla terra cerca di ricordarti tutto quello che sai sulle leggende. È importante, mura» il re Mura
«Va bene, roro» Roro
«Per andare via, dovrai posizionarti di fronte alla sfera del centro del paese (quella in piazza) e dire questa formula magica: "Apriti porta, verso il Grande Mare", una volta raggiunto l'altro mondo potrai contattarci utilizzando la seguente formula: "Rubik Gan Apresa Akina Chote". Così riuscirai comunicare tramite la sfera che c'è a palazzo. Essendo molto lontani dal nostro pianeta, dovrete ripeterla più volte finché non vedrete una luce comparire dall'oggetto. Per tornare indietro, potrete farlo solamente insieme alle Pretty Cure, tutti insieme dovrete pronunciare la seguente formula magica: "Apriti porta verso il Mondo di Luce", tutto chiaro Roro, mura?» il leoncino
«Sì, roro» il piccolo dice convinto, appena sentita la risposta, il sovrano, stremato, si addormenta. Roro pensa di non voler mettere in pericolo la vita di altre persone, quindi prende la famosa sfera e va vicino alla grande sfera nella piazza centrale del paese, poi fa quello che deve fare.
Di nuovo sulla Terra...
Mentre Anita sta tornando a casa da scuola, ad un tratto, sente un rumore strano provenire dall'alto, alza la testa ma non vede niente, mentre è ancora con la testa per aria, vede una lucina rossa che si avvicina molto velocemente e diventa sempre più grande, Anita inizia a preoccuparsi quando vede che quella luce sta puntando verso di lei.
Anita tira un urlo, poi inizia a correre, dopo un po' si gira ed un animale rosso le arriva proprio sulla fronte.
«Agliagliagliai - si massaggia la fronte, ma poi vede l'animaletto per terra - Ehy, ma come sei ridotto?» Anita
Prende l'animale e lo porta a casa, lo porta in camera sua evitando per un pelo che Alfredo la travolga. Chiude la porta.
«Ecco, qui saremo al sicuro - lo appoggia sul letto - Mi stavo chiedendo che animale sei, sei un po' strano» Anita.
Mentre parla, la ragazza, inizia a curargli le ferite, quella notte Anita lo assiste con cura finché non si addormenta al suo fianco.
Nel mondo delle tenebre...
«L'hai trovata?» Voce dal muro
«Ancora no, non c'è da nessuna parte nel mondo dei folletti» Voce maschile
«Provate nel mondo degli umani» Voce dal muro
«Sarà fatto» Voce maschile
Nel "mondo dei folletti" gli altri tre sono tornati...
«Dov'è Roro?, mura» re Mura
«È da un po' che non si vede, kiki» la marroncina (Kiki)
«Oh no! È andato nel mondo umano! Raggiungetelo, presto, prima che gli accada qualcosa, in fondo è ancora un cucciolo, non vorrei mai gli accadesse qualcosa, mura» re Mura, estremamente preoccupato per le sorti del piccolo
«Andiamo subito, piro, nana, kiki» i tre in coro.
Mentre Anita sta tornando a casa da scuola, ad un tratto, sente un rumore strano provenire dall'alto, alza la testa ma non vede niente, mentre è ancora con la testa per aria, vede una lucina rossa che si avvicina molto velocemente e diventa sempre più grande, Anita inizia a preoccuparsi quando vede che quella luce sta puntando verso di lei.
Anita tira un urlo, poi inizia a correre, dopo un po' si gira ed un animale rosso le arriva proprio sulla fronte.
«Agliagliagliai - si massaggia la fronte, ma poi vede l'animaletto per terra - Ehy, ma come sei ridotto?» Anita
Prende l'animale e lo porta a casa, lo porta in camera sua evitando per un pelo che Alfredo la travolga. Chiude la porta.
«Ecco, qui saremo al sicuro - lo appoggia sul letto - Mi stavo chiedendo che animale sei, sei un po' strano» Anita.
Mentre parla, la ragazza, inizia a curargli le ferite, quella notte Anita lo assiste con cura finché non si addormenta al suo fianco.
Nel mondo delle tenebre...
«L'hai trovata?» Voce dal muro
«Ancora no, non c'è da nessuna parte nel mondo dei folletti» Voce maschile
«Provate nel mondo degli umani» Voce dal muro
«Sarà fatto» Voce maschile
Nel "mondo dei folletti" gli altri tre sono tornati...
«Dov'è Roro?, mura» re Mura
«È da un po' che non si vede, kiki» la marroncina (Kiki)
«Oh no! È andato nel mondo umano! Raggiungetelo, presto, prima che gli accada qualcosa, in fondo è ancora un cucciolo, non vorrei mai gli accadesse qualcosa, mura» re Mura, estremamente preoccupato per le sorti del piccolo
«Andiamo subito, piro, nana, kiki» i tre in coro.
«Mi raccomando, una volta sulla Terra dovete cercare di ricordarvi il più possibile le nozioni avute da bambini riguardanti le leggende delle Pretty Cure, mura» il sovrano
«Faremo il meglio possibile, piro» Piro parlando per tutti, gli altri annuiscono segno che sono d'accordo con lui
Il re spiega anche a loro come fare e le proprietà della sfera in possesso del cucciolo
Il re spiega anche a loro come fare e le proprietà della sfera in possesso del cucciolo
«Visto che il ragazzo ha preso la sfera, dovrete fare in un altro modo: andate a palazzo, entrate nella sfera che si trova nella sala del trono, vi basterà toccarla per farlo e poi dite questa formula: "Apriti porta, portaci al Grande Mare". Una volta arrivati lì, Roro, possiede la sfera in grado di comunicare con noi, lui conosce la formula, quando sentirete pronunciare delle parole strane unitevi a lui, mura» il sovrano, i tre annuiscono e seguono le istruzioni riguardanti la prima parte del discorso.
In meno di mezz'ora, coniglio, cane e orsetto si trovano a viaggiare verso il mondo umano.
Di nuovo nel "mondo umano"...
È mattina, giovedì 16 settembre 2197. Anita si alza prima che la madre vada a svegliarla e si fa trovare fuori dalla porta della sua camera così da non far scoprire l'animaletto che ha tenuto con sé tutta la notte. Alfredo che l'ha vista il giorno prima mentre lo portava a casa la guarda storta, ma non fa la spia. Asia avvisa i figli che oggi deve fare dei giri in comune e poi dovrà aggiornare il sito del suo negozio on-line, quindi potrebbero non trovarla in casa quando tornano. I due fratelli, dopo le notizie mattutine, si lavano si vestono, indossando le divise prese a scuola il giorno prima (per Anita una divisa con giacca nera con bordatura blu, camicetta bianca, fiocco blu, gonna nera, con righe blu, lunga fino poco sopra il ginocchio, un paio di scarpe arancioni con la punta rossa è un paio di collant bianche. Per Alfredo una divisa con giacca blu, camicia bianca, un fiocchetto rosso, pantaloni lunghi di colore blu e scarpe nere), mangiano e si dirigono verso la scuola.
È mattina, giovedì 16 settembre 2197. Anita si alza prima che la madre vada a svegliarla e si fa trovare fuori dalla porta della sua camera così da non far scoprire l'animaletto che ha tenuto con sé tutta la notte. Alfredo che l'ha vista il giorno prima mentre lo portava a casa la guarda storta, ma non fa la spia. Asia avvisa i figli che oggi deve fare dei giri in comune e poi dovrà aggiornare il sito del suo negozio on-line, quindi potrebbero non trovarla in casa quando tornano. I due fratelli, dopo le notizie mattutine, si lavano si vestono, indossando le divise prese a scuola il giorno prima (per Anita una divisa con giacca nera con bordatura blu, camicetta bianca, fiocco blu, gonna nera, con righe blu, lunga fino poco sopra il ginocchio, un paio di scarpe arancioni con la punta rossa è un paio di collant bianche. Per Alfredo una divisa con giacca blu, camicia bianca, un fiocchetto rosso, pantaloni lunghi di colore blu e scarpe nere), mangiano e si dirigono verso la scuola.
Dopo aver sopportato le varie lezioni, Anita torna di nuovo a casa, va subito a vedere come sta l'animaletto che ha trovato nel pomeriggio precedente. Dalla finestra entrano di corsa tre lucine, Anita si gira e, prima che possa schivarle anche quelle le arrivano dritte sulla fronte.
«Ma allora è un vizio!» Anita si massaggia nuovamente la fronte. Guarda per terra, davanti a lei ci sono tre animaletti: uno marroncino che sembra un cane, uno azzurro che sembra un coniglio e uno blu che sembra un orso in miniatura. I tre animaletti si avvicinano al letto dove si trova quella palla di pelo rossa che sta ancora dormendo.
«Sembra che stia bene, piro» l'azzurro
«Ma tu parli?!» Anita visibilmente sconvolta
«Chi è lei?, nana» la blu verso il coniglietto, ignorando l'umana (perché ha una voce femminile Anita ha capito che è una donna)
«Io sono Anita ed abito qui! Piuttosto, chi siete voi?» Anita scocciata
«Scusa non ci siamo presentati, kiki» la marroncina (vale come per la blu)
«Io sono Nana, nana» la blu (Nana)
«Io mi chiamo Kiki, kiki» la marroncina (Kiki)
«Io invece sono Piro, piro» l'azzurro (Piro)
«Ed, infine, io Roro, roro» il rosso (Roro) che fino a due secondi prima dormiva
«Scusa se siamo entrati in casa tua, kiki» Kiki piegando il musetto e poi tornando subito in posizione eretta
«Dov'è la sfera Roro? E perché l'hai portata via?, piro» Piro col musetto arrabbiato, anche gli altri sembrano un po' contrariati in questo momento verso il piccolo
«Non volevo mettere in pericolo anche le vostre vite. - i musetti degli altri si raddolciscono, nel frattempo la pallina si guarda intorno in cerca dell'oggetto - Non lo so, qui non c'è!, roro» Roro, blu dalla fifa
«Dov'è? Tu lo sai?, nana» Nana rivolta ad Anita, anche lei sembra molto preoccupata
«Io non ho visto niente vicino a lui» Anita
«Vicino a lui?, nana» Nana
«Sì, lui è caduto dal cielo, ma era solo» Anita gesticolando nervosamente
«Dov'è caduto?, piro» Piro
«Vi porto lì» Anita
«Ok, andiamo, kiki» Kiki
«Vengo anche io, roro» Roro
«No, è meglio se ti riposi ancora, così poi starai meglio, kiki» Kiki
Tutti a parte Roro escono dall'appartamento, ma, appena fuori dal palazzo, vedono che ci sono delle nuvole nere e minacciose, si sente una voce maschile sghignazzare.
«L'ho trovata!» Afferma poi un uomo dagli occhi e capelli viola, il quale si trova a mezz'aria, in mano a qualcosa di tondo e azzurrognolo, la sfera, l'essere si affretta a mettersela in tasca
«Sembra che stia bene, piro» l'azzurro
«Ma tu parli?!» Anita visibilmente sconvolta
«Chi è lei?, nana» la blu verso il coniglietto, ignorando l'umana (perché ha una voce femminile Anita ha capito che è una donna)
«Io sono Anita ed abito qui! Piuttosto, chi siete voi?» Anita scocciata
«Scusa non ci siamo presentati, kiki» la marroncina (vale come per la blu)
«Io sono Nana, nana» la blu (Nana)
«Io mi chiamo Kiki, kiki» la marroncina (Kiki)
«Io invece sono Piro, piro» l'azzurro (Piro)
«Ed, infine, io Roro, roro» il rosso (Roro) che fino a due secondi prima dormiva
«Scusa se siamo entrati in casa tua, kiki» Kiki piegando il musetto e poi tornando subito in posizione eretta
«Dov'è la sfera Roro? E perché l'hai portata via?, piro» Piro col musetto arrabbiato, anche gli altri sembrano un po' contrariati in questo momento verso il piccolo
«Non volevo mettere in pericolo anche le vostre vite. - i musetti degli altri si raddolciscono, nel frattempo la pallina si guarda intorno in cerca dell'oggetto - Non lo so, qui non c'è!, roro» Roro, blu dalla fifa
«Dov'è? Tu lo sai?, nana» Nana rivolta ad Anita, anche lei sembra molto preoccupata
«Io non ho visto niente vicino a lui» Anita
«Vicino a lui?, nana» Nana
«Sì, lui è caduto dal cielo, ma era solo» Anita gesticolando nervosamente
«Dov'è caduto?, piro» Piro
«Vi porto lì» Anita
«Ok, andiamo, kiki» Kiki
«Vengo anche io, roro» Roro
«No, è meglio se ti riposi ancora, così poi starai meglio, kiki» Kiki
Tutti a parte Roro escono dall'appartamento, ma, appena fuori dal palazzo, vedono che ci sono delle nuvole nere e minacciose, si sente una voce maschile sghignazzare.
«L'ho trovata!» Afferma poi un uomo dagli occhi e capelli viola, il quale si trova a mezz'aria, in mano a qualcosa di tondo e azzurrognolo, la sfera, l'essere si affretta a mettersela in tasca
Sfera |
«Oh no!, kiki, nana, piro» i tre in coro
«Siete arrivati troppo tardi - si posa a terra - il "sentometro" sente una strana energia - mostra una specie di orologio da polso - Ora che ho la sfera, vediamo di sistemare tutta la faccenda di voi esserini» L'uomo
«Siete arrivati troppo tardi - si posa a terra - il "sentometro" sente una strana energia - mostra una specie di orologio da polso - Ora che ho la sfera, vediamo di sistemare tutta la faccenda di voi esserini» L'uomo
l'orologio |
L'uomo si scaglia con il "sentometro" che è diventato una spada, di colore nero e con un fiocco viola attaccato all'elsa e con orologio incorporato verso i tre animaletti, ma Anita si mette in mezzo, cercando di fermarlo col peso del suo corpo
«Tu che vuoi? Stupida umana!» l'uomo contrastando la ragazza con una sola mano
«Non provare neanche a toccarli, verme. Te la prendi con quelli più piccoli? Prenditela con quelli della tua taglia!» Anita
«Sei solo una stupida, se voglio ti faccio a fettine» l'uomo torna un attimo indietro, fa roteare la spada, la trasforma di nuovo in orologio e se lo mette in tasca, infatti, purtroppo, il suo capo gli ha negato il permesso di uccidere qualsiasi umano, poi si scaglia nuovamente contro di lei, ma la ragazza riesce a bloccare il colpo
«Non provare neanche a toccarli, verme. Te la prendi con quelli più piccoli? Prenditela con quelli della tua taglia!» Anita
«Sei solo una stupida, se voglio ti faccio a fettine» l'uomo torna un attimo indietro, fa roteare la spada, la trasforma di nuovo in orologio e se lo mette in tasca, infatti, purtroppo, il suo capo gli ha negato il permesso di uccidere qualsiasi umano, poi si scaglia nuovamente contro di lei, ma la ragazza riesce a bloccare il colpo
«Come? Non riesci neanche a sconfiggermi con la forza che hai!» Anita
«Non la sto mica usando tutta!» L'uomo, si tira un'altra volta un po' indietro e le tira un pugno più potente, Anita cade per terra con qualche ammaccatura
«Anita stai bene?, nana» Nana
«Sì Nana, non ti preoccupare - si alza anche se un po' dolorante - non permetterò che tu faccia loro del male» Anita
«Debole, stupida umana - si scaglia contro di lei, Anita si prepara con i pugni a mezz'aria - Non riuscirai certamente a sconfiggermi!» l'uomo si prepara ad attaccarla nuovamente
«Costi quel che costi, io - pausa di riflessione - li proteggerò» Anita
A quelle parole una luce avvolge Piro, quando ricompare, il coniglietto è diventato un telefono in stile smartphone, bianco con una cover blu, nessuno crede ai propri occhi, poi il telefono vola davanti alla faccia di Anita creando una luce come schermo verso il nemico che si stava per schiantare su di lei. Il tempo si ferma.
Sullo schermo del telefono compare l'immagine del coniglio
«Non la sto mica usando tutta!» L'uomo, si tira un'altra volta un po' indietro e le tira un pugno più potente, Anita cade per terra con qualche ammaccatura
«Anita stai bene?, nana» Nana
«Sì Nana, non ti preoccupare - si alza anche se un po' dolorante - non permetterò che tu faccia loro del male» Anita
«Debole, stupida umana - si scaglia contro di lei, Anita si prepara con i pugni a mezz'aria - Non riuscirai certamente a sconfiggermi!» l'uomo si prepara ad attaccarla nuovamente
«Costi quel che costi, io - pausa di riflessione - li proteggerò» Anita
A quelle parole una luce avvolge Piro, quando ricompare, il coniglietto è diventato un telefono in stile smartphone, bianco con una cover blu, nessuno crede ai propri occhi, poi il telefono vola davanti alla faccia di Anita creando una luce come schermo verso il nemico che si stava per schiantare su di lei. Il tempo si ferma.
Questo ora è Piro, circa |
«Cosa è successo?» Anita
«Sei una Pretty Cure, piro» Piro dall'interno dello schermo
«Una che?» Anita con gli occhi strabuzzati
«Una guerriera molto potente in grado di salvare il mondo e le persone, piro - Anita ha gli occhi e la bocca spalancati - Devi trasformarti per salvare il mondo, piro» Piro
«Innanzitutto, trasformarmi come? Secondo di tutto, perché dovrei?» Anita
«Vuoi proteggere le persone alle quali vuoi bene?, piro» Piro
«Sì» Anita senza pensarci troppo
«Allora pronuncia: "Super Trasformazione Via" e combatti, piro» Piro
«Per proteggere quelli a cui voglio bene - pensa per un secondo, poi afferra il telefono - Super trasformazione via» Anita
Una luce blu la avvolge e quando sparisce, la ragazza ha un aspetto completamente diverso, solo allora il tempo ricomincia a scorrere.
«Sono nata per proteggere, sono Cure Protection» Cure Protection (Anita) ritrovandosi in questa posizione: la bocca aperta in un sorriso, la parte superiore delle gambe attaccate e rivolte l'una verso l'altra, la parte sotto leggermente divaricata, il busto un po' inclinato verso sinistra, il braccio sinistro disteso verso il basso è un po' distanziato dal busto (quindi in posizione obliqua), la mano aperta, il braccio destro piegato a metà e il pugno quasi chiuso, mostrando al nemico il dorso della mano.
«Sei una Pretty Cure, piro» Piro dall'interno dello schermo
«Una che?» Anita con gli occhi strabuzzati
«Una guerriera molto potente in grado di salvare il mondo e le persone, piro - Anita ha gli occhi e la bocca spalancati - Devi trasformarti per salvare il mondo, piro» Piro
«Innanzitutto, trasformarmi come? Secondo di tutto, perché dovrei?» Anita
«Vuoi proteggere le persone alle quali vuoi bene?, piro» Piro
«Sì» Anita senza pensarci troppo
«Allora pronuncia: "Super Trasformazione Via" e combatti, piro» Piro
«Per proteggere quelli a cui voglio bene - pensa per un secondo, poi afferra il telefono - Super trasformazione via» Anita
Una luce blu la avvolge e quando sparisce, la ragazza ha un aspetto completamente diverso, solo allora il tempo ricomincia a scorrere.
«Sono nata per proteggere, sono Cure Protection» Cure Protection (Anita) ritrovandosi in questa posizione: la bocca aperta in un sorriso, la parte superiore delle gambe attaccate e rivolte l'una verso l'altra, la parte sotto leggermente divaricata, il busto un po' inclinato verso sinistra, il braccio sinistro disteso verso il basso è un po' distanziato dal busto (quindi in posizione obliqua), la mano aperta, il braccio destro piegato a metà e il pugno quasi chiuso, mostrando al nemico il dorso della mano.
La fanciulla ha una faccia piuttosto interrogativa per quello che ha appena detto e guardandosi un pochino anche per come è conciata adesso:
La frangia invece di essere tutta sulla fronte si è spostata ai lati, il resto dei capelli, tutti di colore blu scuro, sono molto più lunghi e raccolti in due codini, come elastici ci sono i suoi stessi capelli, sulla testa si trova anche un cerchietto verde con un fiore gigante di colore blu, gli occhi sono diventati blu, la parte sopra della divisa scolastica è diventata un top corto dai colori blu e bianco (che lascia la pancia scoperta), con le maniche a sbuffo, al centro della maglietta, un bavero bianco con sopra una nota verde, la quale è in realtà Piro (il coniglietto si è trasformato nuovamente in quel simbolo), un nastro blu le circonda il collo, sull'avambraccio due mezzi guanti che partono dal gomito di colore blu ed un simbolo a forma di fiore sul dorso della mano, sempre di colore blu, invece della gonna della divisa scolastica, ora indossa una gonna asimmetrica dai colori blu e bianco, dietro di essa un fiocco sottile di colore bianco, sotto, a sostituire le collant, un paio di pantajazz lunghi fino a poco sopra il ginocchio di colore blu scurissimo, così da consentire una maggiore libertà di movimento all'eroina, senza rischiare che si veda qualcosa e per ultimo, ai piedi (che partono dal ginocchio), invece delle scarpe, un paio di stivali col tacco basso la punta arrotondata e le gambe piuttosto larghe, sempre con le solite sfumature blu e bianco.
lei ma ancora non ha gli orecchini, Piro si è trasformato ancora diventando quella nota che la ragazza ha sul petto |
«Cure Protection? Ma cosa? - si ferma - Dov'è la tipa di prima? E chi sei tu?» L'uomo confuso si ferma ad un centimetro dalla ragazza
«Veramente mi sono già presentata e sono la tipa di prima! E poi sei tu quello maleducato che non si è presentato!» Cure Protection irritata
«Scusa, hai ragione, che maleducato! Io sono Orso» Orso (L'uomo)
Dopo i convenevoli, Orso attacca Cure Protection con una serie di pugni, la blu riesci a parlarli incrociando le braccia di fronte al viso e risponde tirandogli un calcio laterale che lo colpisce al fianco, la giovane scopre così di essere diventata più forte e più veloce nei riflessi, infatti riesce a svolgere tutte queste azioni quasi simultaneamente a quelle del suo avversario. Il nemico prova anche a falciare le gambe con un calcio, la ragazza allora spicca un saltello, grazie al quale riesce quasi ad arrivare alle nuvole
«Ma quanto siamo in alto?, Piro» Piro leggermente impanicato, la sua voce arriva dal petto della ragazza, precisamente dalla nota musicale.
La Pretty Cure, ancora più impaurita di lui, spera di riuscire ad atterrare senza farsi troppo male, cosa che per fortuna riesce ed anche piuttosto bene. Orso la stava aspettando impaziente, la lotta quindi ricomincia, l'uomo prova a tirarle una testata, l'eroina lo prende per la testa e lo scaraventa dietro di sé, ma l'avversario atterra in piedi e si gira quasi subito lanciandosi contro di lei e tirandole un calcio sul lato sinistro del collo, Anita viene sbalzata via, ma riesce a prendere come punto d'appoggio un albero e quindi rimane in piedi, la faccia di Orso piuttosto irritata, infatti sbraita ormai stanco
«Ora basta, sono stufo! Kappe pensaci tu a lei, io devo andare» Orso dice infatti, nel frattempo la blu si sta scriccando il collo il quale le fa un pochino male dopo il colpo subito
Un qualcosa di nero e strano si addentra in in un cane di passaggio. Il povero animale diventa gigantesco e si mette in posizione eretta, avendo così effettivamente due zampe posteriori che utilizza come gambe e due zampe anteriori che utilizza come se fossero braccia (la Pretty Cure blu ha appena finito di sistemare il collo quando vede questa scena).
«BauKappe» BauKappe (Kappe)
«Che cos'è quello?» Cure Protection, curiosa ed impaurita al tempo stesso
«È solo un kappe, piro» Piro, abituato al fatto che da un po' di giorni ne ha visti a miriadi nel suo paese
«Ah, ora è tutto chiaro» Cure Protection sarcastica.
Il kappe attacca cercando di morderla e Cure Protection schiva, buttandosi di lato e rischiando quasi di finire contro una casa, ma riesce a salvarla in corner, in questo modo, però, finisce rovinosamente a terra provocando un incrinatura sull'asfalto
«Divertiti mi raccomando» Orso, detto questo se ne va, sparendo in un battibaleno
«Oh no, la sfera!» Cure Protection, si rialza e si controlla le ferite, la ragazza scopre di non averne nessuna, ma solamente molta polvere nelle zone colpite, le quali fanno un po' male. Nel frattempo il Kappe è indeciso sul da farsi e sta rimanendo immobile
«L'ho presa io senza che lui mi vedesse, nana» Nana, orgogliosa, mostra la sfera
«L'ho presa io senza che lui mi vedesse, nana» Nana, orgogliosa, mostra la sfera
Purtroppo non riesce a continuare il racconto di come ci sia riuscita che il kappe ricomincia a attaccare senza sosta Cure Protection prima con calci, la nostra eroina li schiva tutti, poi con i pugni, Protection li ricambia (pugno contro pugno, evitando così di venir colpita, ma senza che nessuno dei due riesca a sovrastare l'altro, dato che volontariamente lei ci sta mettendo il minimo della forza indispensabile per riuscirci, all'inizio ha messo a segno qualche colpo leggermente più forte che ha rischiato di far perdere l'equilibrio al cane ma senza riuscirci), allora il mostro si gira e le tira delle codate, l'umana ricambia tirandogli dei calci utilizzando il minimo della forza semplicemente per evitare di venire colpita dagli attacchi nemici, infine il cagnolone ci prova di nuovo con tentativi di morso, la ragazza riesce a scansarsi da tutti quanti. Dopo tutto questo sport, l'umana è esausta, quando il mostro ritira l'ultima codata, la ragazza non riesce più a contrattaccare e viene colpita. La blu dopo aver volato per qualche metro cade a terra, ma non riesce più a rialzarsi dalla stanchezza e respira affannosamente cercando di recuperare le energie, inoltre sente un po' di dolore al fianco che appena finito di strisciare sull'asfalto. Nel frattempo il grosso cane nemico prepara le unghie, pronto per sferrare l'attacco finale contro la giovane ormai inerme
«Cure Protection, forza, usa l'attacco, altrimenti non lo sconfiggerai mai, piro» Piro preoccupatissimo nel vedere che l'animale sta quasi per attaccare la sua nuova protetta
«Dirlo prima no? - a fatica, tenendosi il fianco, si rialza un'ultima volta - Come si fa?» Cure Protection bloccando gli artigli del mostro e rispedendolo un po' indietro
«Devi urlare "Protection Light Vai", piro» PiroIl cagnolone recupera lo spazio perduto, Cure Protection prepara le mani davanti a sé con i palmi rivolti al mostro, sperando vada bene così, ma il kappe, ormai le è arrivato di nuovo di fronte, attacca di nuovo, Cure Protection è costretta a fermarlo nuovamente.
«Adesso è il mio turno, maleducato! - gli tira un calcio, poi velocemente si rimette in posizione - Protection light vai» Cure Protection,
Una luce blu a forma di sfera raggiunge il kappe e lo ingloba, si vede una luce molto potente per la quale tutti quanti devono pararsi gli occhi e poi ricompare il cane, mentre dell'essenza del kappe non ne è rimasta traccia. In questo momento, i danni provocati all'ambiente circostante scompaiono come per magia (tutti quelli provocati dai vari scontri avvenuti)
«Ce l'abbiamo fatta, ma ora, come faccio a tornare normale?» Cure Protection si guarda spaventata
«Basta dire la formula al contrario, piro» Piro
«Aiv enoizamrofsart perus» Cure Protection non troppo convinta
«Non così, piro» Piro con voce depressa
«Allora come?» Cure Protection
«Via Trasformazione Super, piro» Piro
«Ok, Via trasformazione super» Cure Protection
Anita torna al suo aspetto e ai suoi vestiti di sempre, notando che anche su di lei i danni della battaglia spariscono, anche quelli di quando combatteva da umana e perfino la stanchezza e il dolore sono già scomparsi, poi insieme agli altri tre torna a casa. C'è voluto un intero pomeriggio per sconfiggere il mostro, ormai è sera. Alfredo nota il ritorno a casa della sorella, la quale, oltre alla palla di pelo del giorno prima, ha altri tre animali, ma anche questa volta non proferisce parola, limitandosi a guardarla storta. Dopo cena, prima di andare a dormire, Nana racconta di come sia riuscita a sottrarre la sfera al nemico.
Una luce blu a forma di sfera raggiunge il kappe e lo ingloba, si vede una luce molto potente per la quale tutti quanti devono pararsi gli occhi e poi ricompare il cane, mentre dell'essenza del kappe non ne è rimasta traccia. In questo momento, i danni provocati all'ambiente circostante scompaiono come per magia (tutti quelli provocati dai vari scontri avvenuti)
«Ce l'abbiamo fatta, ma ora, come faccio a tornare normale?» Cure Protection si guarda spaventata
«Basta dire la formula al contrario, piro» Piro
«Aiv enoizamrofsart perus» Cure Protection non troppo convinta
«Non così, piro» Piro con voce depressa
«Allora come?» Cure Protection
«Via Trasformazione Super, piro» Piro
«Ok, Via trasformazione super» Cure Protection
Anita torna al suo aspetto e ai suoi vestiti di sempre, notando che anche su di lei i danni della battaglia spariscono, anche quelli di quando combatteva da umana e perfino la stanchezza e il dolore sono già scomparsi, poi insieme agli altri tre torna a casa. C'è voluto un intero pomeriggio per sconfiggere il mostro, ormai è sera. Alfredo nota il ritorno a casa della sorella, la quale, oltre alla palla di pelo del giorno prima, ha altri tre animali, ma anche questa volta non proferisce parola, limitandosi a guardarla storta. Dopo cena, prima di andare a dormire, Nana racconta di come sia riuscita a sottrarre la sfera al nemico.
«Cure Protection stava lottando ed era fantastica, quando Orso ha appoggiato i piedi a terra, ho approfittato dell'occasione per arrampicarmi su di lui, era così concentrato nella lotta che non si è accorto di niente, nana.» Nana, gli altri hanno una faccia molto ammirata
«Nemmeno io me ne sono accorta» Anita
«Perfino a noi è sfuggito, piro, kiki, roro» Gli altri tre in coro
«A quel punto ho afferrato la sfera che aveva nella tasca e poi sono saltata giù. Per fortuna non mi sono fatta niente, nana» L'orsetta con faccia soddisfatta
Finito questo breve racconto, Roro dice una strana formula magica (che gli è stata affidata dal Re)
«Rubik Gan Apresa Akina Chote, roro» Roro, poi insieme agli altri ripete la formula per tre volte, la sfera si accende di luce e poi compaiono delle figure, al centro c'è un Leoncino
«Sovrano, abbiamo trovato una Pretty Cure, kiki» Kiki soddisfatta
«Bene, ora qui non c'è più bisogno di loro, invece ho sentito dell'energia negativa sulla terra. Vi avviseremo se cambia qualcosa, ma per ora rimanete lì, mura» re Mura, ovvero il leoncino
«Va bene, vostra maestà, piro» Piro, la comunicazione si interrompe e la sfera ritorna normale, Anita è rimasta piuttosto sconvolta e gli altri quattro sembrano un po' giù di morale.
Cercando di non far capire il proprio stato d'animo, gli animaletti spiegano chi sia la persona che hanno contattato, poi Piro e Anita si mettono a discutere tra di loro su come si devono comportare da qui in avanti, alla fine arrivano alla seguente decisione: il coniglietto potrà rimanere nella sua forma animale solamente nella camera della ragazza, quando invece Anita andrà in giro lui dovrà rimanere sempre in modalità telefono così da destare meno sospetti possibile. Gli altri tre si intromettono dicendo che anche loro dovranno andare con lei per essere sempre preparati, ovviamente portandosi dietro anche la sfera, Anita deve cedere a questa richiesta sperando di non morire sotto al peso di tutti e quattro insieme nella sua borsa.
La ragazza va, poi, a prendere degli oggetti che possono fungere da letti per i suoi nuovi amici e tutti insieme vanno a dormire.
...Anticipazione...
Dizionario
* Sentometro-> Misuratore di energia, riesce a rilevare oggetti, persone magiche, buoni e/o cattivi/e.
* Mondo dei Folletti-> Il vero nome è "Mondo di Luce", il "Mondo del male" lo chiama così, sulla Terra si chiama "Mondo strano"
* Mondo degli umani-> Il vero nome è "Terra" (credo che questo lo sapevamo già), il "Mondo del male" la chiama così, nel Mondo dei folletti si chiama, "il Grande Mare".
*Mondo del Male-> Il vero nome è "Pianeta smeraldo", sulla Terra lo chiamano così, nel Mondo dei folletti lo chiamano "la Cava".
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