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Super! Pretty Cure (2)

Giovanna

Il giorno seguente, venerdì 17 settembre 2197, Anita torna di nuovo a scuola insieme a suo fratello. Nella borsa, la ragazza, porta, oltre a libri e quaderni, la sfera, Piro (in formato telefono, come da accordi presi il giorno prima) e gli altri per ogni evenienza (sempre come accordato). La sua cartella, quindi è molto più spessa del normale ed anche più pesante.
«Ciao Alfredo» Anita una volta arrivata al bivio che li separerà
«Ciao Anita» Alfredo, poi il ragazzo si gira ed inizio di incamminarsi verso la sua scuola, in quel momento una ragazza dai capelli verdi (Giovanna) si avvicina all'azzurra Anita
«Non mi dire che quel bel ragazzo è tuo fratello!» Giovanna, osservando la figura di Alfredo che si sta dirigendo spedito verso il portone della sua scuola
«Eh?!» Anita si gira sorpresa, non l'ha sentita arrivare
«Ciao Anita, oggi come va?» Giovanna
«Bene, grazie, tu?» Anita un po' sconcertata
«Anch'io. Allora, lui è tuo fratello?» Giovanna, indicando Alfredo che sta scomparendo per la porta delle scuole superiori
«Sì» Anita
«Carino!» Giovanna
«Non ci credo! Appena arrivato e già fa strage!» Anita, portandosi una mano sugli occhi
«Cosa vuoi dire?» Giovanna
«In ogni posto in cui andiamo, fin dal primo giorno, lui trova sempre delle ammiratrici» Anita
«Ci credo!» Giovanna

giusto per informazione, lui è Alfredo

«Bha» Anita, suona la campanella scolastica
«Oh no!» Le due ragazze in coro
Le ragazze entrano di corsa, prima a scuola e poi in aula
«Buongiorno» Tutte e due in coro
«Buongiorno ragazze» la prof le guarda, sembra piuttosto tranquilla.
Le due si mettono a sedere, nei loro posti e la lezione continua da dove era rimasta. Alla fine dell'ora, l'insegnante le informa che, essendo arrivato in ritardo, al pomeriggio dovranno rimanere un po' di più per aiutarla a sistemare dei documenti. Quindi, al termine delle lezioni, le ragazze vanno ad aiutare la professoressa come era stato loro chiesto, poi escono dalla scuola per tornare a casa. Prima di avviarsi, Giovanni ed Anita, parlano dei posti in cui abitano, la verde scopre, così, che un pezzo di strada per arrivare alle loro rispettive case combacia, quindi le compagne di classe decidono di fare un po' del tragitto insieme:
«Giovanna, ma che fine avevi fatto?» Una persona dai capelli grigi e gli occhi verdi
«Ciao nonno, scusa il ritardo, sono dovuta restare a scuola di più» Giovanna sorridente
La persona (nonché nonno di Giovanna) che stava correndo, si ferma e sorride
«E lei chi è?» il nonno di Giovanna rivolto ad Anita.
Il nonno di Giovanna, i suoi occhi sono di colore verde

«Lei è Anita, una mia nuova compagna di classe - indicando la sua compagna di banco, il nonno di Giovanna si avvicina e le stringe la mano - ed, ovviamente, Anita lui è mio nonno» Giovanna, indicando il signore
«Piacere, Claudio» Nonno di Giovanna
«Il piacere è tutto mio» Anita cercando di essere gentile
«È pure gentile, non solo carina» Claudio (nonno di Giovanna) dice e sorride di nuovo
«Scusate se non mi trattengo a chiacchierare oltre, ma ora devo proprio andare, ciao» Anita ricordandosi di aver promesso alla madre di tornare a casa presto.
L'azzurra fa per superare nonno e nipotina, quando sente una voce provenire dal suo zaino
«Keikok, pericolo!, piro» Piro, neanche un secondo dopo, da dietro di lei, Anita sente un'altra voce maschile
«Ciao, chi si rivede!» Uomo dalla voce conosciuta
Anita si gira e rivede l'uomo del giorno precedente, quello che aveva attaccato lei e quei poveri animaletti innocenti
«Che ci fai tu qui?» Anita pesca dallo zaino il telefonino con Piro dentro
«Ti stavo cercando e, a quanto pare, ti ho trovata - Anita sta per dire la frase della trasformazione poi vede che Giovanna e suo nonno sono già nelle mani di Orso, più precisamente una mano di energia di colore viola creata appositamente dal nemico - Io non lo farei se non vuoi vedere questi due finire stritolati» Orso (l'uomo dalla voce conosciuta)
«Oh no!» Anita
«Che succede?» Giovanna ed il nonno che si erano come addormentati si risvegliano. Orso trasforma un tombino in Kappe, le scanalature che servirebbero per chiudere bene la fogna, si allungano diventando due gambe e due braccia, inoltre sulla parte centrale si formano due occhi e una bocca.
«PuzzaKappe» Kappe, anzi PuzzaKappe
«E quello cos'è?» Giovanna, mentre il nonno sembra solo un po' sconcertato. Orso restringe la stretta della sua magia per tenerli fermi, i due poveretti fanno delle smorfie di dolore.
«Ma come è possibile! Voi due dovreste dormire!» Orso veramente stupito rivolto a Giovanna ed a suo nonno.
«Perché dormire?» Anita interrogativa
«No, no, niente» Orso fa delle mosse strane con le mani
«Perché con la loro magia, emanando i kappe, possono anche decidere se far dormire la gente oppure no, o stavolta ha deciso di no, o quei due sono speciali, piro» Piro
«Capisco» Anita
«Bando alle ciance ragazzina, dammi la sfera!» Orso
«Fammi pensare - porta l'indice sotto al mento ed alza gli occhi al cielo per un secondo - No!» Anita, tornando a guardare storto Orso
«L'hai voluto tu! - stringe la sua mano di energia oscura, così, Giovanna e suo nonno vengono stritolati, entrambi cercano di resistere dall'urlare di dolore, ma si vede che il dolore che provano è atroce, alla fine i due svengono, il nemico li lascia andare ormai inermi - Ecco, ora sarai felice!» Orso
Il nonno rimane steso a terra, Giovanna, dopo qualche minuto, lentamente si rialza e gli va vicino per tentare di risvegliarlo.
Orso sembra affaticato, Anita decide che è ora di agire
«Super Trasformazione Via» Anita
«Sono nata per proteggere, sono Cure Protection» Cure Protection, in questo lasso di tempo, la verde capelluta Giovanna è stata se impegnata a cercare di svegliare il nonno e quindi non non si è resa conto di quello che è successo.
«Ouch che male, PuzzaKappe occupatene tu, io mi curo un attimo la ferita» Orso, guardando la mano dalla quale usciva la magia che stritolava i due umani, l'eroina si pone la domanda di che cosa sia successo al suo nemico, ma, vedendo che l'uomo è intenzionato ad andarsene cerca di non sprecare troppo tempo, anche perché è un po' arrabbiata con lui
«Non così in fretta, non ti perdonerò mai per quello che hai fatto a Giovanna ed a suo nonno» Cure Protection riesce a fermare appena in tempo Orso, che stava per teletrasportarsi via
«È tutta colpa tua, dovevi proteggerli» Orso, Cure Protection gli sferra un bel calcio in piena faccia, che lo spedisce un po' indietro, ma il violetto, si rilancia subito contro la nostra protagonista e tra di loro inizia un breve combattimento.
Il PuzzaKappe, ignorato dalla ragazza, inizia ad essere un po' impaziente.
«PuzzaKappe - distrugge una macchina - PuzzaKappe» PuzzaKappe si avvicina a dove si trova il nonno di Giovanna, ma la ragazza dai capelli verdi si mette davanti
«Fermo» Giovanna, le si avvicinano tre animaletti, usciti dalla borsa di Anita, abbandonata in mezzo alla strada.
Cure Protection, vedendo la situazione lascia da solo Orso e corre verso di lei (scoprendo così di essere più veloce anche quando corre e non solamente nei riflessi) e cerca di fermare il mostro, capendo che, al momento, la cosa più importante è quella di proteggere i due umani. Giovanna è molto grata alla bluetta che li sta proteggendo, anche perché, seppur non abbia visto bene la scena ha capito che quella ragazza è realtà Anita, la sua compagna di banco, visto che quando è successo il casino c'erano solamente loro due ed adesso l'azzurra è misteriosamente scomparsa, però sente dentro di sé di dover fare qualcosa anche lei.
«Dobbiamo fare qualcosa, nana» la blu
«Hai ragione, roro» il rosso
«Allora sbrighiamoci, kiki» la marroncina
«E voi chi siete?» Giovanna perdendo di vista il PuzzaKappe
«PuzzaKappe» PuzzaKappe sta ormai per andare sul signor Claudio.
Seppur inizialmente, sembrava che la Pretty Cure riuscisse da sola a tenere testa al mostro, purtroppo, Protection ha scoperto che il PuzzaKappe non stava utilizzando appieno la sua potenza. Ora la giovane, infatti, non riesce più a trattenerlo del tutto. A quanto pare, questo mostro è più forzuto di quello già affrontato dalla ragazza in precedenza, inoltre lei non ha ancora imparato bene a dosare la sua forza e quindi fa fatica. Vedendo questo, la ragazzina umana decide che è arrivato il momento di mettere in pratica ciò che sente nel suo cuore, ovvero di dover aiutare l'eroina, la quale ce la sta mettendo tutta per salvarli.
«FERMO! - cerca di bloccare anche lei il PuzzaKappe, ma l'l'essere si lascia cadere e, dato che ancora non riescono a contrastarlo, finisce addosso ad entrambe, rilasciando il suo potere - Che puzza!» Giovanna, invece Cure Protection è temporaneamente svenuta dall'odore (inoltre ad entrambe fa male la cassa toracica che è venuta spiaccicata dal mostro).
Appena la verdina tocca il PuzzaKappe, Nana si illumina e diventa anche lei un telefonino con cover verde.
La blu capelluta si riprende, con molto sforzo le due ragazze riescono a liberarsi. Appena Giovanna si è liberata, l'orsetta (o per meglio dire, il telefono con dentro l'immagine dell'orsetta) inizia a sprigionare una luce che in fretta circonda Giovanna e suo nonno, il tempo si ferma

questa ora è Nana

«Che succede?» Giovanna
«Sei una Pretty Cure ed io sono Nana, nana» Nana parlando dall'immagine sullo schermo del telefono
«Una che?» Giovanna con la faccia interrogativa
«Una guerriera capace di salvare il mondo con le sue capacità, nana» Nana
«Io non ho nessuna capacità» Giovanna riflettendo attentamente sulle parole del telefono
«Hai l'amore, fallo per chi vuoi bene, nana» Nana
«Per chi voglio bene - pensa un attimo - cosa devo fare?» Giovanna
«Dì "Super Trasformazione Via", nana» Nana
«Super Trasformazione Via» Giovanna, si sprigiona una luce abbagliante, quando svanisce l'aspetto della ragazza è completamente cambiato, solo adesso il tempo ricomincia a scorrere
«Sono nata per amare e far amare, sono Cure Love» Cure Love (Giovanna) ritrovandosi in questa posa: la mano destra sollevata di lato, le tre dita della mano pollice indice medio aperte sopra l'occhio e le altre due chiuse, un sorriso a denti spiegati, la mano sinistra nascosta dietro la gonna le gambe attaccate per la parte superiore e staccate per la parte inferiore.
La giovane si chiede come mai abbia detto quelle strane parole, poi si osserva con sguardo stupito, è cambiata molto nell'aspetto e nell'abbigliamento. I suoi capelli sono diventati di colore verde scuro, si sono allungati, la coda che aveva prima di trasformarsi si è sciolta, poi alcuni capelli sul davanti hanno formato due codini, i quali sono tornati dentro l'elastico (decorati con fiocchi verde scuro con palline annesse di colore verde), ma non in forma tonda, bensì appuntita, formando una specie di orecchie ai lati della testa, la frangia si è un po' accorciata e si è pettinata tutta da un lato, mentre la parte dietro dei capelli rimasta sciolta. Al posto della divisa, la ragazza indossa un vestito verde con spalline molto ampie, morbide, dalle tonalità verde scuro e verde, sotto di queste due maniche lunghe, di colore verde, mentre alle mani la ragazza indossa dei guanti a mezzo dito di colore verde scuro. Al centro del petto, un fiocco gigantesco di colore verde scuro, al centro di questo, una pietra verde di forma esagonale, che in realtà è Nana, la quale si è trasformata ancora diventando appunto questo stemma. Al centro della maglia, a partire dal fiocco, una linea verticale verde scuro, all'altezza della vita una cintura verde scura su con una grossa sfera verde al lato sinistro, appeso alla quale, un ciondolo bucato a forma di cuore e dietro la schiena un grosso fiocco verde scuro. Sotto la cinta si apre una vaporosa gonna verde, formata da tre strati, una formata da due semicerchi, uno con la base tutta tondini, l'ultimo in fondo una specie di merlettato. Poco sotto la gonna partono le calze, in alto sul lato destro della gamba destra e sul lato sinistro della gamba sinistra, due fiocchettini di colore verde scuro e due piccole palline verdi puntate sul risvolto delle calze di colore verde scuro dalla base leggermente tondeggiante, il resto delle calze di colore verde arriva fino a degli scarponcini (i quali sostituiscono le scarpe che aveva prima), alti fino a poco sopra la caviglia, a punta tonda di colore verde scuro, e lacci verde chiaro è un pochino di tacchetto su base quadrata

Giovanna Pretty Cure
lei ma ancora non ha gli orecchini, inoltre non ha la custodia con il telefono appesa la cintura, è suo posto un ciondolo bucato a forma di cuore. Nana si trasforma ancora diventando quella gemma in mezzo al fiocco del vestito della ragazza


Super Pretty Cure!
Scarpe Cure Love
Super pretty cure
Il cuore al posto della custodia

«Cosa?» Cure Protection, la quale non stava prestando attenzione a ciò che succedeva intorno a lei dato che stava provando a tirare un calcio al mostro (rialzatosi anche lui), prima che il tempo si fermasse.
Anita è presa alla sprovvista dalle parole della compagna di classe (infatti anche se non stava vedendo ciò che succedeva, ha capito subito che si trattava di Giovanna, anche perché in giro c'erano solamente loro due e la verde è scomparsa), la giovane si ferma all'improvviso
«Hai una compagna, piro» Piro super eccitato
«Forza, combatti, nana» Nana parlando da dentro la gemma
Cure Love non se lo fa ripetere due volte e si scaglia subito sul PuzzaKappe (infatti, mentre Cure Protection si è distratta un attimo, l'essere, prendendo un'altra via, mira nuovamente a schiacciare il nonno di Giovanna). La verde salta in alto, ma non sapendo di essere più potente di prima, arriva a superare il mostro, per un attimo ci rimane di sasso, si riprende quando vede che sta ricominciando a scendere. Ritornata un po' in basso, la giovane tira un pugno al nemico decisamente arrabbiata, il tombino fa una specie di ruota ma rimane in piedi. Nel frattempo, Cure Protection guarda in alto e vede che Orso non c'è più, così decide di andare ad aiutare la sua nuova compagna. Non essendo abituate ad essere in due, durante i primi movimenti, le guerriere si intralciano a vicenda. La blu prova a tirare il calcio che non era riuscita a dare prima al nemico, ma nel frattempo Cure Love lo so tempestando di pugni, continuando a saltargli intorno (dopo qualche salto è riuscita ad imparare a dosare la forza), il PuzzaKappe che non è scemo ha deciso di spostarsi, quindi le Pretty Cure si sono colpite a vicenda, entrambe sono finite a terra (con un lieve bruciore alla faccia), ma si sono rialzate subito, Love perde due secondi per guardarsi le ferite, ma poi si accorge di non avercele e di essere solamente coperta da un po' di polvere nel punto in cui è stata colpito dalla compagna, anche se ovviamente un po' di dolore lo sente. Prova a scollarsela di dosso, ma la polvere non se ne va, allora decide di ignorarla. Cure Protection invece, è riuscita finalmente a dare il calcio che desiderava al mostro, ma non è servito a niente. A questo punto torna anche la compagna che con una giravolta molto aggraziata gli tira un altro calcio, il tombino non si aspettava questa mossa, quindi finisce addosso a Cure Protection e la spiaccica, Anita sente nuovamente il dolore della volta precedente, ma sa di dover continuare, quindi lo solleva a fatica e lo scaraventa in aria (ci riesce solo perché questa volta, al contrario di prima, il nemico non oppone resistenza, visto che anche lui è interessato a tornare in piedi), la verde prova a spingerlo di nuovo verso il terreno ma cercando di allontanarlo da suo nonno, questa volta però, il Puzzakappe contrattacca tirandole un calcio e Giovanna, la quale finisce a due passi dalla blu sente dolore al punto colpito, ovvero il fianco. Entrambe sono stanche e doloranti, ma esattamente come il giorno prima, non si sa per quale motivo il PuzzaKappe si incanta per un attimo. La Cure dei capelli blu, essendo già in piedi, approfitta dell'occasione e utilizza le sue ultime energie per l'attacco
«Protection Light Vai» Cure Protection, la sfera ingloba il PuzzaKappe, purtroppo il fatto che l'attacco rimanga sul nemico senza creare la luce che lo dovrebbe purificare, dimostra quello che la nostra protagonista stava sospettando, che questo mostro è un po' più forte di quello del giorno precedente
«Anche tu dì "Love Light Vai", nana» Nana, Cure love si alza a fatica tenendosi il fianco e poi prepara le mani come quelle dell'altra ragazza prima
«Love Light Vai» Cure Love, una luce verde a forma di cuore si alza e si stampa contro il PuzzaKappe.
Con le due luci unite, le giovani riescono a sconfiggere il PuzzaKappe, i danni provocati alla città: qualche graffio sull'asfalto e altri vengono tutti sistemati in questo momento. Cure Love si guarda perplessa è un po' impaurita
«Tranquilla, puoi tornare normale» Cure Protection
«Basta dire: "Via trasformazione super", nana» Nana anticipando la Pretty Cure in quello che voleva dire, la blu ci rimane un attimo di sasso, poi sconsolata dice la formula per tornare normale
«Via trasformazione super» le due in coro, gli abiti loro aspetto ritornano quelli di sempre e la verde scopre di non avere più alcun livido né di sentire più alcun dolore e neppure la stanchezza derivante dalla battaglia, neanche del momento in cui non era ancora trasformata
«Anita, sono così contenta che sia tu!» Giovanna abbraccia la collega super felice, l'altra ne rimane sorpresa
«Perché?» Anita titubante per quello che ha detto l'altra, dopo il primo attimo di sorpresa
«Perché così salveremo il mondo insieme!» Giovanna mollando la presa sull'azzurra
«Ce ne sono altre due da trovare, roro» Roro
«È vero, kiki» Kiki
«Altre due?!» le due ragazze in coro che non lo sospettavano minimamente
«Già, già, nana, kiki, piro, roro» i quattro in coro
A questo punto, gli animaletti si presentano a Giovanna e lei si presenta a loro, poi Anita racconta ciò che ha scoperto se poteri delle Pretty Cure, Giovanna afferma di essersi già accorta di un paio di cosette, ma non ha ancora provato tutto.
«Io vado a casa con Giovanna, nana» Nana ancora formato telefono
«Perfetto» Anita pensando più al peso della sua borsa che alla relativa utilità di questa affermazione in caso di attacco nemico
Dopo aver preso l'ultima decisione, ognuna delle ragazze torna a casa sua, ovviamente Anita si deve portare nella borsa ancora Kiki e Roro e la verde, una volta riuscita a svegliare il nonno, lui e Nana ben nascosta in una delle tasche dello zaino della ragazza.
Una volta arrivata a casa, l'orsetta e Giovanna prendono la stessa decisione che il giorno prima avevano adottato Anita e Piro, quella che dentro casa, o meglio dentro la camera, l'animaletto potrà rimanere nella sua forma originale, mentre una volta fuori di lì dovrà assumere la forma di telefono per destare meno sospetti possibili e pesare meno.


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