Milena |
Lunedì 20 settembre 2197, ogni ragazza si sveglia presto e si prepara per andare a scuola. La rosetta impiega almeno mezz'ora per cercare di convincere le sorelle ad alzarsi ed a vestirsi. In un modo o nell'altro tutti arrivano alla loro scuola, entrano in classe e salutano i professori e così cominciano le lezioni, tra spiegazioni, verifiche e interrogazioni. La giornata di scuola giunge finalmente al termine, Anita e Giovanna arrivano fino alla scuola del paese vicino, giusto in tempo per rapirsi l'ultima arrivata nel gruppo (oggi con la divisa della sua scuola ovvero gonna rossa lunga fino a poco sopra il ginocchio, camicetta rosa con colletto rosso e bianco e cravatta rossa, ai piedi scarpette di colore rosso) poi la portano nel parco di Budino, ossia il loro paese. Una volta arrivate, ci sono un po' di persone, le ragazze si mettono in un punto un po' nascosto e poi tirano fuori i cellulari e l'ultima fatina rimasta senza compagna.
«Così ne manca ancora una» Elisa dopo aver sentito tutta la storia dai quattro animaletti
«Già, già, piro, kiki, nana, roro» Tutti insieme
«E tu prima eri un cucciolo?» Elisa a Roro
«Sì esatto, roro» Roro trionfante
«Però ancora una cosa non mi è chiara, come fate a sapere le frasi di trasformazioni e attacchi, soprattutto gli attacchi che sono l'uno diverso dall'altro?» Elisa verso i quattro animaletti
«Riguarda l'unica leggenda che conosco bene: Rere, il nostro insegnante, a quanto pareva, era stato il partner di una precedente Pretty Cure. Lui in una delle prime lezioni ci disse che in base al proprio sentimento predominante, ogni guerriera ha la sua luce, nana» Nana
«E tutti gli altri attacchi (o potenziamenti), invece, arriveranno dal cuore, Kiki» Kiki
«Quindi, quando abbiamo sentito i vostri nomi da combattenti, vi abbiamo semplicemente consigliato di usare la vostra luce, l'unico potere che è lo stesso per ogni generazione di eroine, a quanto pare, roro» Roro
«Figurati che me ne sono ricordato due minuti prima di dirtelo, Piro» Piro rivolto ad Anita, alla ragazza compare una goccia di sudore gigantesca sulla fronte dopo questa rivelazione
«Se non ci sono altre domande, ti volevamo informare che noi andiamo a cercare l'altra Pretty Cure, vieni con noi?» Giovanna
«Non posso, mi dispiace, devo badare alle mie sorelle, ciao» Elisa recupera Roro, poi si alza e se ne va, con la borsa in spalla
«Ok, allora facciamo io e te?» Giovanna
«Ok» Anita, le due ragazze si alzano e si avviano verso Maceratola, cioè il paese dove vive Elisa ed iniziano a cercare la candidata ideale per diventare la quarta Pretty Cure, ovviamente separatamente, giusto per far perdere di nuovo Anita ed è quello che succede.
«Accidenti mi sono persa!» Anita guardandosi intorno sconsolata e dopo aver camminato per parecchio tempo
«Non ho voglia» La voce di una bimba arriva da una casa sulla destra della nostra protagonista.
Anita guarda l'edificio estasiata, quella sembra proprio la casa dei suoi sogni, indipendente, ma non troppo grande
«Forza Chiara vai a fare i compiti - voce conosciuta dalla stessa casa, si apre la porta finestra - Ciao Anita che ci fai qui? Vuoi entrare?» Elisa (voce conosciuta)
«Ok» Anita non sembra troppo convinta, Elisa le apre la porta, poi il cancello del giardino, la ragazza entra chiudendo il cancello alle spalle, poi entrambe si avviano verso la porta di casa.
Una volta varcata la soglia l'azzurra viene investita da una bambina che sta correndo dappertutto
«Serena non correre! Scusa sono delle bambine un po' troppo vivaci» Elisa
«Non c'è problema» Anita abbassatasi per messaggiarsi il piede pestato
«Chi è lei?» Una delle bambine guardando incuriosita l'azzurra, la quale sta tornando dalla cucina
«Ok, ora ve la presento, chiama anche le tue sorelle - la bambina va a chiamare le altre e tutte e tre si mettono sull'attenti - Bene, lei è Chiara la più grande, - indica una bambina dei capelli castani negli occhi dello stesso colore - loro due sono Serena e Beatrice, -indica prima una bambina dai capelli rosa sul fucsia e gli occhi fucsia e poi una bambina dai capelli rossi e gli occhi rossi - sono due gemelle, una un po' più calma l'altra estremamente vivace, come vedi non si assomigliano molto» Elisa
Chiara |
Serena |
Beatrice |
Anita guarda le bambine
«Ciao, io sono Anita» dice Anita salutando tutte. Le bambine continuano a guardarla incuriosite
«Vuoi qualcosa da bere?» Elisa
«No, veramente, io stavo cercando di uscire dal paese, perché mi sono persa» Anita, massaggiandosi la testa, le tre sorelle di Elisa sono scomparse misteriosamente e senza lasciare alcuna traccia né farsi notare mentre lasciavano la stanza
«Ok, allora, vai a destra, continua dritto fino al quarto incrocio, poi gira a destra di nuovo e continua dritto fino al ponte, poi sarai uscita» Elisa mostrando la strada anche a segni
«Scusa per il disturbo, ti ringrazio per l'ospitalità e posso farti una domanda? Un'altra» Anita
«Sì, certo» Elisa, sulle labbra un sorriso gigantesco
«Ma i tuoi genitori sono in viaggio?» Anita
«No, sono al lavoro, spesso lavorano fino a tardi» Elisa mentre risponde alla domanda un lampo di tristezza passa nei suoi occhi, ma solo per un attimo poi torna a splendere il sole
«Ok, grazie ancora» Anita esce di casa e saluta le sorelle di Elisa, miracolosamente ricomparse prima che la ragazza uscisse di casa, poi segue le indicazioni dell'altra giovane.
Così facendo, riesce ad arrivare al punto di ritrovo con Giovanna, purtroppo però ha sprecato buona parte del pomeriggio infatti è già l'ora del tramonto, insieme, raccontandosi a vicenda i risultati della ricerca, tornano a casa.
Una volta arrivate a casa di Giovanna, le due si salutano, Anita torna a casa sua e si mette a fare i compiti e lo stesso vale per l'altra ragazza.
Verso le 23:00, Elisa, dopo che nella giornata ha studiato, fatto i compiti, cucinato, pulito la casa, aiutata dal resto della ciurma, va a buttare la spazzatura, per fortuna la strada è tutta illuminata dai lampioni e quindi anche se è piuttosto buio a causa delle nuvole che coprono la luna, lei non ha paura perché riesce a vedere la strada e tutto ciò che c'è intorno
«Forza non avere paura, vedrai, passerà tutto» Una voce arriva da dietro a un muretto mezzo crollato che si trova nei pressi dell'incrocio non troppo distante, Elisa si avvicina e vede una ragazza che parla ad un gattino ferito e lo cura, (la ragazza ha i capelli biondi e gli occhi gialli, è quella della prima immagine, ma adesso ha la divisa addosso formata da giacca blu scuro con sotto camicia bianca e cravatta di colore azzurro e blu, sotto una gonna azzurra con le righe blu orizzontali e scarpette di colore blu),
La divisa della ragazza |
poi si sente un rumore pazzesco provenire dal paese di Budino, la rosissima Elisa, senza pensarci due volte, avendo intuito di che cosa si tratti, corre subito verso il punto dal quale proveniva. Arrivata vede per terra le sue amiche (già trasformate), ovviamente in aria, svolazzante come mai, c'è anche Orso che sta ridendo come un pazzo.
In pratica è accaduto questo: ad un certo punto della serata, verso le 22:45, Piro ha informato Anita di un pericolo
«Keikok, pericolo!, piro» Piro
Quasi nello stesso momento, Orso attacca la casa (sfondandole di testa i vetri della camera) dell'azzurra sapendo bene che lei nascondeva la sfera (non che sapesse dove abitava la ragazza, ma sapeva che cercando l'energia più alta in città avrebbe trovato sia lei che l'oggetto magico), per fortuna il resto della famiglia non era presente così la ragazza si era potuta trasformare tranquillamente.
«Super trasformazione via» Anita, prendendosi sottobraccio il coniglietto, l'animaletto prima diventa il telefono e poi le permette la trasformazione
«Sono nata per proteggere, sono Cure Protection» la ragazza trasformata
«Fai basta di presentarti, ormai lo so chi sei» il nemico, nel frattempo le tira anche un pugno la ragazza si para la faccia con le mani, per fortuna la becca di striscio e non le fa troppo male, ma va piuttosto indietro.
«Come se lo potessimo evitare, la presentazione è una frase obbligata, piro» Piro, viene sentito sia dalla sua protetta che da Orso il quale rimane scombussolato perché non si era accorto nelle volte precedenti di questa seconda entità
Nello stesso momento, anche Nana ha sentito il pericolo ed ha informato Giovanna la quale stava tentando di studiare attentamente una pagina sulla quale la interrogherà l'insegnante il giorno successivo
«Keikok, pericolo!, nana» L'orsetta guardando verso la finestra
«È qui?» Giovanna posa la penna che stava usando per fare un breve riassunto delle pagine da studiare
«È più da quella parte, nana» nana indicando un punto imprecisato oltre la finestra, la verde guarda, per ora non vede nulla di strano, ma decide di dare ascolto alla sua compagna. Per non destare sospetti, apre la finestra ed, essendo lei al piano terra, esce direttamente da lì
«Va bene se prima mi trasformiamo, poi mi indichi la strada per arrivare al nemico?» Giovanna camminando per il giardino di casa sua cercando di non pestare nulla e di non inciampare in niente
«Perfetto, controlla bene che non ci sia nessuno, nana» la piccoletta, la verde si guarda intorno ma non vede nessuno forse anche perché è buio
«Super trasformazione via - finita la trasformazione - Sono nata per amare e far amare, sono Cure Love» Giovanna/Cure Love.
Una volta diventata Pretty Cure, Giovanna si accorge di riuscire a vedere al buio cosa che da normale non riesce a fare, con un salto, la ragazza ha già superato il muro di cinta del suo giardino e si trova in strada, si mette a correre alla velocità della luce seguendo le indicazioni di Nana che le dice dove e quando girare cercando di darle un po' di preavviso, quando arriva vede un intero palazzo disintegrato, Protection seminascosta dalle macerie multicolore
Dopo il primo pugno dato di striscio alla Pretty Cure, il nemico ha pensato bene di evitare di attaccare direttamente la sua avversaria, ma di far crollare il palazzo con una serie di pugni, Protection, avendo capito le intenzioni del violetto dopo il primo pugno tirato contro lo stipite della porta piuttosto che contro di lei, gli ha tirato un calcio all'altezza delle ginocchia per fermarlo, ma l'essere malvagio si è girato giusto due secondi per tirarle un calcio abbastanza forte in faccia da metterla k.o. e farle male. Con la blu messa fuori gioco, il simpaticone ha finito il suo lavoro e con una serie di pugni ha buttato giù tutto come preventivato.
Appena avvenuto il crollo, ecco che si palesa l'eroina di colore verde, dopo il primo attimo di smarrimento, Cure Love inizia a cercare il suo acerrimo nemico. Ora Orso sta cercando sotto il cumulo di macerie la famosa sfera sperando che non sia andata distrutta grazie alla sua brillante idea e non si è accorto dell'arrivo della seconda guerriera. Finalmente, Giovanna, dopo una breve ricerca, nota il viola intento a scavare in un punto preciso, in mano porta un orologio che brilla come mai (il sentometro, infatti avendo capito che non riuscirà a trovarlo senza, una volta raggiunto il suo primo obiettivo, rendere innocua la guerriera del colore blu, l'ha tirato nuovamente fuori dalla tasca).
«Ehi tu! Non ti sarai mica dimenticato qualcuno?» Cure Love spicca con saltello così da arrivargli di fronte (per fare questo in aria fa una mezza giravolta)
La verde appena gli arriva davanti alla faccia sfrutta la sorpresa del suo avversario che sta ancora guardando dietro di sé (si era girato per vedere da dove arrivasse la voce), gli tira uno schiaffo potentissimo che in teoria dovrebbe mandarlo al tappeto, in pratica riesce solamente a spostarlo un pochino
Poco più in là, la blu si è ripresa e si sta scostando le macerie di dosso, una volta finito, si alza in piedi vacillante e si prende un attimo il braccio destro, durante questa operazione vede che la sua collega ha appena tirato uno schiaffo a Orso, ma per lui è come se lo avessero toccato i moscerini. Il viola si gira di scatto e ricambia lo schiaffo facendole fare una serie di giravolte in aria, per fortuna la ragazza atterra di piedi e con una mano sull'asfalto senza finire a terra, la guerriera dell'amore si rialza, messaggiandosi la guancia dolorante. La guerriera della protezione corre velocissimo al fianco dell'amica ed entrambe si mettono in posizione di guardia. Cure Protection parte per prima, salta e una volta arrivata abbastanza vicino, gli tira un pugno, senza neanche aspettare un minuto, è già arrivata la sua collega, Cure Love gli tira un calcio volante sulla testa, ma anche questa volta, seppur con l'attacco combinato, sembrano non fargli niente, anzi afferra entrambe per l'arto con cui l'hanno colpito e poi le lancia di nuovo verso l'asfalto, oltre le macerie e si avvicina a loro con pasto elegante. È in questo momento che ti fa viva la rosa, Elisa la quale prende il telefonino (Roro)
«Super Trasformazione Via - la luce l'avvolge e quando questa scompare - Sono nata per donare felicità ed essere felice, sono Cure Happiness - in quel momento si gira e vede la ragazza, quella che stava dietro al bidone, che l'ha seguita ed ora ha la bocca così spalancata da far entrare un intera famiglia di mosche di dimensione extra-large - Eheh» Cure Happiness inizia, ma non fa in tempo a dire altro che Orso comincia ad attaccarla, le si scaglia contro e le tira un pugno, la ragazza si protegge una faccia con le mani ma finisce comunque scaraventata indietro, per fortuna atterra di gambe.
«Dovevi stare un po' più attenta, roro» Roro riferendosi alla scena iniziale (la trasformazione e la presentazione davanti a sconosciuti)
Neanche il tempo di dare una risposta pungente alla sua fatina di fiducia, che Orso ritorna all'attacco, le salta incontro prendendola per la vita e l'attacca al muro, rompendo un pezzo del palazzo, qualcuno all'interno guarda la scena molto impaurito che possa accadere come al palazzo di fronte. Il viola lascia Cure Happiness per una frazione di secondo, la ragazza sta per tirargli un pugno ma viene imprigionata da una mano di energia di colore viola scaturita dall'uomo, precisamente della sua mano sinistra, con la mano destra, Orso prepara la mano a pugno e sta per tirarglielo in faccia, un lampo di paura passa negli occhi della ragazzina
«Non aver paura, coraggio, ce la puoi fare!» la ragazza sconosciuta, con le stesse parole che aveva detto al gattino quella ragazza aveva rincuorato Cure Happiness, ma non solo, un animale per lei strano ma per noi molto noto (Kiki) le si avvicina e si trasforma in un telefono cellulare con cover gialla e sullo schermo l'immagine della cagnolina, una luce la avvolge ed il tempo si ferma.
Kiki diventata telefono |
«Anche tu sei come loro, aiutale, dà loro il coraggio che non hanno, insegna il coraggio alle persone di questa terra, kiki» Kiki parlando da dentro lo schermo del telefono, la ragazza ci rimane un attimo di sasso, ma poi si riprende
«Tu chi sei?» La poveretta dai capelli biondi
«Io sono Kiki e tu sei?» Kiki
«Io sono Milena» Milena
«Oppure?, kiki» Kiki
«Non lo so, chi dovrei essere?» La giovane guarda lo smartphone un po' confusa
«Una paladina!, kiki» Kiki con una gocciolina sulla testa, ora all'umana brillano gli occhi di determinazione, finalmente ha capito cosa si aspetta del lei quelle esserino, prende in mano il telefono
«La formula è uguale a quello usata dall'altra ragazza? - la cagnolina fa di sì con la testa - Super Trasformazione Via - la luce che l'avvolge si fa più intensa e quando scompare - Sono nata per incoraggiare, sono Cure Courage» Cure Courage, in questo momento la ragazza si trova in questa posa, viso dolce e sorridente, mano sinistra appoggiata sul fianco l'altra mano che scende si nasconde dietro il vestito, gamba destra perpendicolare al terreno e gamba sinistra un po' inclinata e un po' sollevata. La ragazza ha uno sguardo piuttosto interrogativo per la frase appena detta inoltre, per il suo nuovo aspetto infatti guardandosi la ragazza si accorge di essere molto cambiata rispetto a prima. I capelli prima di un biondo un po' più chiaro sono diventati molto brillanti e lo stesso vale per gli occhi, inoltre due codini che aveva in precedenza si sono sciolti e si sono accorciati, mentre prima i capelli le arrivavano al ginocchio legati, adesso le arrivano poco sotto la vita da sciolti, sulla testa un cerchietto giallo chiaro con due fiocchi uno a destra e uno a sinistra di colore arancione, il quale è in realtà il telefono Kiki che si è trasformata nuovamente, quel leggero sentore di seno che aveva in precedenza scompare lasciando il petto piatto, sopra di esso c'è un vestitino giallo, con un rombo bianco da un lato un po' più lungo che parte dall'ombelico e si chiude con la giacchetta. La base della gonna un po' arancioncina e sotto una sottogonna bianca) e dietro la schiena un bel fiocco rosso le cui punte le arrivano alle ginocchia, che ha preso il posto della sua divisa scolastica blu. La giacchetta è formata da un bordo arancioncino vicino al collo dalla forma di goccia che si chiude con un fiocco rosso e poi si riapre di nuovo formando la parte inferiore della giacchetta che arriva più o meno poco sotto a quello che prima era il petto, un paio di maniche bianche dall'orlo frastagliato che le arrivano a un quarto di braccio e poco dopo il gomito un paio di polsini formati da una parte sotto arancione e una parte sopra l'orlo frastagliato di colore bianco. Poco sotto il ginocchio partono un paio di calze gialle sull'arancione, ai piedi un paio di stivaletti bianchi con il bordo frastagliato è una fascia che si trasforma in un fiocco sul retro di colore giallo posizionato sulla caviglia.
Con la comparsa della quarta Pretty Cure, finalmente la blu e la verde, si sono svegliate dallo svenimento, si rialzano, e quando la vedono torna subito la forza che avevano perso, addirittura sembra che tutto il male provato sia scomparso. Cure Courage si scaglia contro il nemico, ma non ha fatto i conti con la sua nuova forza infatti finisce molto più in là senza colpirlo in quanto ha sbagliato mira. Protection e Love invece gli arrivano una al fianco destro e uno al fianco sinistro e iniziano ad attaccarlo ma lui non molla la presa su Happiness, anzi riesce a tirarle quel pugno che aveva preparato prima, la ragazza sente del dolore alla faccia ma cerca di ignorarlo per non piangere di fronte al nemico, il viola ignorando le due zanzare che lo stanno infastidendo continua a tirare altri pugni alla rossa, la quale cerca di non muoversi di un millimetro. Nello stesso momento, Courage sta avendo una brevissima discussione con Kiki
«Sono molto più forte di prima, come faccio per regolarmi?» Cure Courage domanda alla sua fatina
«Solo con l'allenamento, ma ora vai ad aiutare le altre, kiki» la cagnolina parlando dal cerchietto
La gialla si gira di scatto, corre troppo velocemente e rischia di andare troppo in là nuovamente, ma per fortuna riesce a cambiare traiettoria appena in tempo e si fionda addosso ad Orso puntando verso le sue gambe così da farlo cadere e riuscire a liberare Cure Happiness, che sta continuando a venire bersagliata dai pugni dell'avversario e ormai non ne può più.
La mossa viene piuttosto bene e l'ultima arrivata riesce nel suo intento, ora, quindi, tutte e quattro si ritrovano vicine al nemico, ben consce del fatto che la battaglia non è ancora finita, infatti il viola si rialza quasi subito facendo una capriola all'indietro e le osserva con sguardo minaccioso.
Le campane della chiesa non molto distante suonano la mezzanotte.
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