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IM! (19)


Al mattino di martedì 14 ottobre 2008, la povera Jasmine viene svegliata dalla madre che urla come una forsennata
«COS'È QUESTA STORIA CHE HAI IL RAGAZZO? A ME NON DICI NIENTE?» La mamma di Jasmine è arrabbiatissima
«Mamma che hai da urlare?» Jasmine mezza insonnolita ancora sotto le coperte, la madre la fissa con occhi di fuoco, la ragazza tanto che è già sveglia rotola fuori dal letto, poi va a lavarsi evitando la donna che le sbarra la strada
«Ciao Jas» Una donna dai capelli castani e gli occhi azzurri che è la sorella maggiore di Jasmine senza neanche guardare la sorellina, infatti sta scrivendo qualcosa su un foglio di carta come suo solito
«Marlena, sorellona, che ci fai qui?» Jasmine abbracciando la sorella maggiore, la quale, appena finito di giocherellare con il foglio e ricambia l'abbraccio
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Marlena, adesso non ha il telefono in mano
«Siamo venuti a trovarvi ed abbiamo trovato fuori dalla porta il tuo ragazzo» Marlena staccandosi dalla sorellina e iniziando a ispezionarla da cima a fondo
«C'è anche Noah?» Jasmine felicissima
«Sì e Timoteo» Marlena annuendo vigorosamente e con un sorriso enorme sulla faccia
«Dove sono?» Jasmine guardandosi intorno cercando il nipotino per poterlo spupazzare un po'
«Te l'ho detto, sono fuori con il tuo ragazzo» Marlena sospira, è la terza volta che glielo ripete, Jasmine corre fuori, Priamo sta chiacchierando con Noah, il compagno di marlena, un uomo pelato e dagli occhi scuri, quasi neri
Noah, non così serio, ma con lo stesso sguardo di fuoco
Di fianco all'uomo un passeggino contiene un fagottino quasi appena nato, Timoteo, il colore dei suoi capelli sono castano chiaro e gli occhi ora chiusi sarebbero del colore nero del padre
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Timoteo ora, come aspetto ed espressione
«Ciao» Jasmine imbarazzata verso i due
«Ciao, ero venuto a chiederti se posso accompagnarti a scuola, ho incontrato tua sorella ed il suo compagno, hai proprio una bella famiglia» Priamo dice sorridente
«Anche tu hai un fratello, no?» Jasmine chiede sorridente, ricordandosi di una chiacchierata fatta qualche giorno prima
«Sì» Priamo con una faccia neutra e una voce non troppo convinta
«Ciao Noah, ciao Timoteo, ciao Priamo, Jasmine, che ci fate tutti qui fuori?» Zoe appena scesa dalle scale e probabilmente anche dalle nuvole, data la sua espressione
«Ciao Zu» Noah tremando come una foglia, è ancora traviato dall'ultima volta in cui si era ostinato a pronunciare il suo nome in maniera diversa e gli era caduto addosso un lampadario, quindi finito di pronunciare il saluto, guarda in su per vedere se succede qualcosa, ma questa volta non accade niente, arriva anche Lily, le due ragazze prendono d'assalto Timoteo dimenticandosi di tutti gli altri.
Nel frattempo Jasmine è rientrata, appena arrivata in cucina ha fatto colazione, ignorando madre e sorella, si è lavata e si è riempita di profumo, poi è riuscita dalla porta (mezz'ora dopo), sono tutti ancora lì
«Dai ragazzi, perdiamo lo scuolabus» Jasmine sorridente, trascinando via Zoe e Priamo, Lily li segue a ruota, invece Noah e Timoteo entrano in casa. Lily si dirige alla sua fermata e gli altri tre continuano per la loro. Il bus passa un secondo dopo che i tre sono arrivati e li prende a bordo
«Buongiorno» Vito in prima fila sorridente
«Ciao Vito» Jasmine e Zoe in coro depresse, Priamo lo saluta con la mano appena Jasmine lo lascia. Il bus va tranquillo verso la scuola, oggi anche l'altro è in orario quindi i due scuolabus gialli sono arrivati in fila come dovrebbe essere. Gli allievi escono correndo dal primo autobus sventolando le mani davanti ai nasi, mentre dal nostro scendono con calma
«Che è successo?» Priamo chiedo incuriosito a Fabiola
«Qualcuno ha qualche problema con le flatulenze, stavamo morendo» Fabiola riuscendo ad essere aggraziata anche in questo momento, i nostri quattro compagni (Priamo, Jasmine, Zoe e Vito) ridono un po' della sventura della compagna di classe, poi tutti insieme entrano nell'edificio, sta suonando la seconda campanella.
La giornata scorre tra lezioni, interrogazioni, una verifica e dopo pranzo le prime prove per la recita di fine anno, il momento più divertente della giornata, anche se la recita sarà una noia, le prove sono sempre uno spasso. Prima dell'ultimo sono della campanella, il professore ricorda che dal martedì successivo, a gruppi, nel pomeriggio, alcuni studenti, quelli che dovranno ballare, verranno portati nella palestra per dalle lezioni di danza così da essere pronti per la recita. Finito anche il pomeriggio, i nove ragazzi magici vanno allo sgabuzzino di Antonio tutti insieme, oggi c'è l'allenamento sul canto, molti si tappano le orecchie al terzo acuto di Omero (anche Zeno è un po' stonato, ma in confronto all'amico molto meno)
«Omero, devi allenarti di più» Antonio scuotendo la testa affranto e finendo di massaggiarsi tutte e due le orecchie,
«Antonio, io mi sono allenato un pochino, ma sono ancora stonatissimo, inoltre non ho avuto molto tempo» Omero scusandosi demoralizzato, per dire la verità, anche se non lo ha detto ad alta voce, il canto non è propriamente la sua priorità nella vita
«Lo so, avete molti impegni, riproviamo» Antonio sospirando sonoramente, ricomincia la litania e le stecche di Omero continuano.
Dopo un paio di orette Antonio fa provare a tutti la trasformazione, come il giorno prima nessuno riesce a farla. Antonio congeda i ragazzi e si mette a leggere un libro "Come uscire vivi da una missione suicida. Istruzioni per l'uso", i preadolescenti tornano a casa loro, tutti a parte Omero che va con la sua bicicletta fino al paese di Mare nel quale c'è un karaoke, rimane lì tutta la sera (ha provato a cantare a casa con il suo programma, ma i suoi genitori ed i suoi vicini di casa non ne sono stati per niente contenti), dopo aver rotto e ripagato numerosi vetri, anche lui è tornato a casa. L'altra che non è ancora tornata è Jasmine, la quale è andata al cinema con Priamo, dopo l'uscita anche lei torna all'ovile, sua madre e suo padre (un uomo dei capelli rossi e pizzetto e gli occhi castani) l'aspettano con ansia carichi di domande, durante la cena, la povera affamata, deve rispondere ad entrambi, poi deve pure fare i compiti, infine va a dormire (è quasi mezzanotte).
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L'aspetto del padre di Jasmine, compreso anche di bracciale dorato. Gli occhi dell'uomo sono di colore castano.

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