È pomeriggio.
Finalmente, calmata Cristina, posso uscire da quell'ospedale deprimente. Filo dritta a casa, è tutto chiuso. Prendo le chiavi dalla borsa ed entro. Non c'è nessuno.
Dove saranno?
Richiudo tutte le porte ed esco di casa correndo, inizio a cercare in giro i miei cugini ed i miei zii. Dopo un'oretta di corsa, che il mio prof di ginnastica sarebbe fiero, sono stanca morta, non riesco più a continuare, in più mi sono persa, di nuovo!
Mi siedo per terra, tanto non posso combinare un guaio peggiore, no?
Sento uno strano ronzio
«Cos'è questo rumore?» Io
Il ronzio sembra moltiplicarsi e diventa molto più forte.
Mi giro, uno sciame di vespe si dirige verso di me, mi sono seduta vicino al loro alveare e loro non l'hanno presa molto bene.
Urlo come una forsennata e corro nuovamente all'impazzata (questa volta per un buon motivo) per un tempo imprecisato, quando sento una voce familiare
«Sciò Sciò» Dice la voce con calma, le vespe si disperdono
«Mio salvatore!» Io, avendo finalmente riconosciuto la voce, mi giro
«Mia damigella combina-guai sempre in pericolo!» Mio cugino Alfonso. E ti pareva, una parola gentile mai? Ci abbracciamo
«Fortuna che sei in sintonia con gli animali, altrimenti io sarei morta avvelenata» Io
«Ok, ok, basta smancerie cugina, piuttosto, dove sei stata? Eravamo tutti preoccupatissimi!» Alfonso, faccio una faccia buffissima a quanto pare perché mio cugino stenta a trattenere una risata, ma ci riesce.
«Sono andata al cimitero - la faccia di Alfonso è tornata completamente normale - Solo che non mi ero accorta che si era fatto tardi e così sono rimasta chiusa dentro - la faccia di Alfonso diventa sarcastica - poi sono finita all'ospedale, - ora la faccia di Alfonso è in modalità "WTF"? - poi» Io ma devo troncare la frase perché mio cugino inizia ad urlare
«ASPETTA, SEI FINITA ALL'OSPEDALE? MA CHE DIAMINE MI COMBINI?» Alfonso molto infuriato
«Ops, sapevo che sarebbe stato meglio omettere quel pezzo. Vedi, è stato un grosso equivoco» Io, tentando di scusarmi.
«Cioè ti hanno scambiato per un malato?» Alfonso, sempre alterato (e sarcastico)
«No, ecco, vedi» Io, gesticolo cercando di spiegare, ma qualcun altro interrompe la nostra conversazione.
«Oh, eccovi voi due» Altra voce conosciuta.
«Ciao Prim» Io e Alfonso insieme
«Allora, che si fa?» Primula
«Chiama gli altri. Da loro un punto di incontro, ci vediamo lì» Alfonso
«Ok - chiude gli occhi, dopo cinque minuti li riapre - Andiamo a casa» Primula dice sorridente, poi i miei cugini mi trascinano in un dedalo di stradine sconosciute ed alla fine ci ritroviamo a casa. Davanti casa ci sono tutti gli altri ad aspettarmi. Tutta la combriccola mi abbraccia, poi uno alla volta rientriamo.
«Ehy Prim, ma come mai non hai usato la tua magia con me?» Dico a mia cugina salendo le scale, lei rimane di sasso (il potere di Primula consiste nel poter contattare mentalmente le persone)
«Non ci ho pensato» Primula con gli occhi sgranati, ridiamo. È sempre la solita.
Salite le scale ci dividiamo ed ognuna va per la sua strada. Vado in camera mia per finire i compiti che avevo lasciato il giorno prima, poi ripenso alla giornata appena trascorsa ed ecco che mi viene un'idea splendida per il piano "Kristopher". Finisco di svolgere tutti gli esercizi, poi mi metto ad elaborare la strategia nei minimi dettagli.
«A TAVOLA!» Mia zia Camille, scendo a mangiare con il sorriso stampato sulle labbra ed i miei commensali sembrano sorpresi, ma senza porci nessuna domanda mangiamo affamati (non so loro, ma io è da ieri a pranzo che praticamente non tocco cibo), poi prepariamo gli zaini ed andiamo a dormire.
Finalmente, calmata Cristina, posso uscire da quell'ospedale deprimente. Filo dritta a casa, è tutto chiuso. Prendo le chiavi dalla borsa ed entro. Non c'è nessuno.
Dove saranno?
Richiudo tutte le porte ed esco di casa correndo, inizio a cercare in giro i miei cugini ed i miei zii. Dopo un'oretta di corsa, che il mio prof di ginnastica sarebbe fiero, sono stanca morta, non riesco più a continuare, in più mi sono persa, di nuovo!
Mi siedo per terra, tanto non posso combinare un guaio peggiore, no?
Sento uno strano ronzio
«Cos'è questo rumore?» Io
Il ronzio sembra moltiplicarsi e diventa molto più forte.
Mi giro, uno sciame di vespe si dirige verso di me, mi sono seduta vicino al loro alveare e loro non l'hanno presa molto bene.
Urlo come una forsennata e corro nuovamente all'impazzata (questa volta per un buon motivo) per un tempo imprecisato, quando sento una voce familiare
«Sciò Sciò» Dice la voce con calma, le vespe si disperdono
«Mio salvatore!» Io, avendo finalmente riconosciuto la voce, mi giro
«Mia damigella combina-guai sempre in pericolo!» Mio cugino Alfonso. E ti pareva, una parola gentile mai? Ci abbracciamo
«Fortuna che sei in sintonia con gli animali, altrimenti io sarei morta avvelenata» Io
«Ok, ok, basta smancerie cugina, piuttosto, dove sei stata? Eravamo tutti preoccupatissimi!» Alfonso, faccio una faccia buffissima a quanto pare perché mio cugino stenta a trattenere una risata, ma ci riesce.
«Sono andata al cimitero - la faccia di Alfonso è tornata completamente normale - Solo che non mi ero accorta che si era fatto tardi e così sono rimasta chiusa dentro - la faccia di Alfonso diventa sarcastica - poi sono finita all'ospedale, - ora la faccia di Alfonso è in modalità "WTF"? - poi» Io ma devo troncare la frase perché mio cugino inizia ad urlare
«ASPETTA, SEI FINITA ALL'OSPEDALE? MA CHE DIAMINE MI COMBINI?» Alfonso molto infuriato
«Ops, sapevo che sarebbe stato meglio omettere quel pezzo. Vedi, è stato un grosso equivoco» Io, tentando di scusarmi.
«Cioè ti hanno scambiato per un malato?» Alfonso, sempre alterato (e sarcastico)
«No, ecco, vedi» Io, gesticolo cercando di spiegare, ma qualcun altro interrompe la nostra conversazione.
«Oh, eccovi voi due» Altra voce conosciuta.
«Ciao Prim» Io e Alfonso insieme
«Allora, che si fa?» Primula
«Chiama gli altri. Da loro un punto di incontro, ci vediamo lì» Alfonso
«Ok - chiude gli occhi, dopo cinque minuti li riapre - Andiamo a casa» Primula dice sorridente, poi i miei cugini mi trascinano in un dedalo di stradine sconosciute ed alla fine ci ritroviamo a casa. Davanti casa ci sono tutti gli altri ad aspettarmi. Tutta la combriccola mi abbraccia, poi uno alla volta rientriamo.
«Ehy Prim, ma come mai non hai usato la tua magia con me?» Dico a mia cugina salendo le scale, lei rimane di sasso (il potere di Primula consiste nel poter contattare mentalmente le persone)
«Non ci ho pensato» Primula con gli occhi sgranati, ridiamo. È sempre la solita.
Salite le scale ci dividiamo ed ognuna va per la sua strada. Vado in camera mia per finire i compiti che avevo lasciato il giorno prima, poi ripenso alla giornata appena trascorsa ed ecco che mi viene un'idea splendida per il piano "Kristopher". Finisco di svolgere tutti gli esercizi, poi mi metto ad elaborare la strategia nei minimi dettagli.
«A TAVOLA!» Mia zia Camille, scendo a mangiare con il sorriso stampato sulle labbra ed i miei commensali sembrano sorpresi, ma senza porci nessuna domanda mangiamo affamati (non so loro, ma io è da ieri a pranzo che praticamente non tocco cibo), poi prepariamo gli zaini ed andiamo a dormire.
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