I poveri facchini fanno avanti ed indietro diverse volte per le scale per riuscire a portare le valigie nelle relative stanze. Nell'albergo ci sono diversi ascensori, ma in questo momento sono sempre occupati per colpa dei clienti che salgono e scendono.
«Ryan abbiamo fatto» i tre con la lingua di fuori.
Ryan chiama il cliente della suite e gli dice che gli sta per mandare la persona che si occuperà di lui per quel giorno, ma il cliente lo ferma e gli dice che ha scelto come cameriera personale la biondina che gli ha portato su le valigie.
Ryan mette giù il telefono e manda su Raquel dopo mille raccomandazioni su come deve comportarsi. Passano tre giorni (25 settembre) ed alla fine rimangono solo gli ultimi turisti, così finalmente la squadra riesce a dare loro il servizio 5 stelle come richiesto: li portano a fare passeggiate, shopping (sia con la macchina che senza) e li portano a visitare la città.Il quarto giorno (26 settembre) piove a dirotto ed i turisti si stanno annoiando, hanno provato a gironzolare per l'albergo in cerca di indizi, ma non hanno trovato niente.
«Mi scusi oltre a leggere cosa si può fare in questo hotel?» cliente
«Per chi alloggia nella suite ci sono comprese nel prezzo: la palestra, la sala da ballo, la spa, la piscina al coperto, quella scoperta, i campi di pallavolo, tennis, calcio e basket. Ovviamente oggi potrete stare solo nelle prime quattro cose che vi ho elencato, ma di sicuro non vi annoierete se saprete organizzarvi, per esempio nella piscina al coperto potete organizzare una partita di pallanuoto. Chi alloggia nella vice-suite con la modica aggiunta di € 5 potrà usufruire degli stessi servizi» Ryan I clienti pagano i servizi e vanno a divertirsi.
Alla fine della settimana i viaggiatori decidono di andare via dato che non hanno scoperto niente e decidono di offrire la cena a tutti facendo venire dei cuochi esterni pagati da loro.
Tutti sono contenti e stanno per portare alla bocca la prima forchettata, ma un gruppo di Minciani non invitato alla cena entra ed inizia ad attaccare all'improvviso, in pochi minuti è scoppiato un vero inferno.
I nostri eroi proteggono i loro ospiti in grande stile, prendono la prima tenda della prima finestra che incrociano sul loro cammino e la lanciano su tutti i Minciani presenti, poi la fermano a terra con dei pali di ferro a mo' di tenda da campeggio. Fatto ciò prendono il gruppo e lo portano in un'altra stanza in modo da proteggerli. I bambini tornano di nuovo nella sala e si difendono dagli invasori facendo volare piatti pieni di cibo, lanciando bicchieri e facendo cadere lampadari a caso. Dopo mezz'ora passata in questa maniera i bambini che avevano acquisito la capacità di trasformarsi lo fanno, ma questa volta ai nemici va molto peggio, perché oltre a quelli dell'altra volta ci sono più fate. Infatti per la gioia dei nemici si trasformano, per la prima volta davanti ai loro occhi, anche:
Bonaparte Luigi |
Gonzaga Angelo |
Lamagni Umberto Giuseppe |
Nebbia Feliz |
Rossi Romeo |
I Galileani nel frattempo spiano la scena dalla porta e decidono, per studiare meglio la forza delle fate, di unirsi a loro nella battaglia. I bambini sono stupiti del fatto che anche i loro clienti non sono delle normali persone, ma degli alieni, ma dato che li stanno aiutando si pongono poche domande e insieme respingono i nemici. Finita la battaglia gli ospiti offrono un'altra cena ai nostri eroi, che accettano di buon partito (dopo due secondi è già sparito tutto), poi se ne tornano a casa, ovviamente dopo aver pagato il conto (e hanno lasciato pure una lauta mancia). Tornati nel loro pianeta d'origine riferiscono tutto quello che hanno capito e scoperto. Il Re, ascoltando i racconti forniti dalle sue spie di fiducia, ha capito che il problema non deriva solo dalle tecnologie umane e dalle loro armi, ma anche dalla loro forza magica, così decide di rispolverare le vecchie armi ed i vecchi incantesimi ruba poteri. Fatto questo, manda una squadra a cercare una pietra verde molto velenosa per gli umani, se un pezzo piccolo entra in contatto con un corpo umano si potrebbe rischiare, con il lungo andare, la morte. Quando una scheggia colpisce una parte del corpo, va rimossa subito, perché la parte colpita si atrofizza, in passato molti umani sono stati costretti ad amputare qualche parte del proprio corpo per evitare la continuazione della propagazione del veleno.
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