Il giorno dopo (22 settembre) sul pianeta Ganimede (scoperto da Galileo per questo gli abitanti si chiamano Galileani), che avevano stretto tanto tempo fa un'alleanza con i Xeroxiani molto solida grazie anche al matrimonio tra l'attuale imperatore di Xerox e la figlia del vecchio capo di Ganimede (che ormai adesso è morto) si tiene una discussione tra il nuovo Re (fratello della fanciulla moglie dell'imperatore Xeroxiano) ed i suoi sudditi.
«Signori e signore, lo so già che molti di voi non saranno d'accordo con questa missione, ma siamo qui perché voglio che tutti i presenti della stanza partano insieme a mio figlio e vadano sul pianeta terra. La destinazione del nostro viaggio è l'Italia precisamente in Puglia nel comune di Conversano, meta ideale per un'azione di spionaggio, avente per oggetto i nemici dei nostri alleati. Primo: dobbiamo scoprire se i Granchiani sono ancora presenti sul pianeta e soprattutto se sono ancora forti come un tempo o, magari, nel frattempo si sono rammolliti. Secondo: ho sentito che sulla Terra sono andati molto avanti con le tecnologie, soprattutto per quanto riguarda la capacità bellica. Questa voce mi è giunta da abitanti Minciani del pianeta Mercurio, che sono dovuti tornare a casa con la coda (letteralmente) tra le gambe dopo essere stati sconfitti. Adesso lascio la parola a mio figlio che vi spiegherà nel dettaglio cosa dovrete fare.» il Re
«In realtà non c'è molto da spiegare, dobbiamo passare per il convertitore in modo da sembrare dei normali umani e fare finta di essere dei turisti molto ricchi che vogliono avere tutte le comodità e che vogliono girare per la città. L'idea di mio padre è che si può fregare meglio il nemico immedesimandosi ed immischiandosi nel suo ambiente naturale. Adesso andate a fare le valigie, ci vediamo tra un'ora al convertitore e poi partiremo con quelle navicelle rubate il mese scorso dal deposito umano.» figlio del Re
Ritornando sulla terra
L'imperatrice ha installato il programma di protezione per il palazzo di Ibisco nella stanza dietro la porta bianca come il latte e per l'occasione lascia anche entrare Kon e Ryan dentro, in modo che le possano spiegare al meglio il funzionamento dell'applicazione e come si attiva. Ryan e Kon dopo le spiegazioni sbirciano il contenuto della stanza e sono stupiti per almeno due motivi: il primo è che dentro quella stanza ci sono i computer più avanzati che esistono in circolazione, venduti ad un prezzo spropositato, diciamo che soltanto con uno di quelli ci si può sfamare i tre quarti della popolazione terrestre (alieni inclusi) e l'altro perché, al centro della stanza, ci sono due teche, in una si trova un cristallo color arcobaleno molto grande e nell'altra invece ci sono tre cristalli bianchi, uno piccolo, uno medio ed uno grande, i quali sono collegati al palazzo e gli donano energia. Questi blocchi sono talmente pieni di energia che addirittura un po' ne esce fuori dal contenitore in cui si trovano ed i due visitatori si accorgono immediatamente che nonostante tutto vengano utilizzati continuamente, per tutte le cose elettriche di quel posto, i cristalli non diminuiscono anzi aumentano sia di altezza che di larghezza ogni minuto che passa.«Imperatrice, ma di solito non è normale che facciano così, cosa sta succedendo?» Kon che leggendo un po' di libri di storia sapeva più o meno cosa sono quei cristalli.
«No, infatti, li sto tenendo sotto osservazione da un po', solo che ultimamente non è l'unica cosa strana. Prima di iniziare questo progetto ve l'avevo già accennato e sapete a cosa mi riferisco.» Imperatrice
«Sta ancora perdendo i suoi poteri imperiali, vero?» Ryan
«Sì, ogni giorno è sempre peggio e sono sempre più debole, se non troviamo la mia sostituta al più presto, non so veramente come andrà a finire. Ultimamente la porta mi fa un po' di problemi per entrare e se perdessi il diritto non saprei più come fare.» Imperatrice
«E per questo che fai in modo che l'applicazione si possa attivare anche a distanza, in modo che se non riesci più a venire qui, possiamo attivare il meccanismo di difesa a distanza, ma con i cristalli come farai?» Kon
«Ho paura che dovrò lasciare al caso e sperare che non succeda niente di irreparabile» Imperatrice.
«Va bene adesso andiamo dai nostri "angioletti"» Ryan.
Il gruppo torna di sopra e trova una bella sorpresa: un gruppo di circa cinquanta turisti, molto esigenti e impazienti di andare nelle loro stanze.
«Salve, ma nessuno vi è venuto a dare una mano o ha incominciato le pratiche della registrazione?» Kon
«No, ma non si preoccupi non è molto che siamo arrivati e poi da quel poco che ho visto mi è sembrato che, i dipendenti di questo delizioso hotel, volassero da una parte all'altra» Il primo viaggiatore mentendo spudoratamente, infatti, in realtà, il gruppo era lì da un'ora.
«Va bene, allora incomincio a registrarvi e tu magari imperatrice nel frattempo gli dai le chiavi.» Kon
«Ok» Imperatrice
«Io nel frattempo provo a intercettare i nostri fattorini in modo che vi possano aiutare con le valigie» Ryan
«Possiamo avere un cameriere o una cameriera personale per ogni stanza? Ovviamente pagheremo un supplemento. Io poi vorrei stare in una suite se c'è l'avete libera.» L'ultimo viaggiatore che porta dei vistosi abiti firmati.
«Per quanto riguarda le suite ne abbiamo due e sono tutte libere poi ci sono anche una decina di vice suite che sarebbero delle stanze un po' meno lussuose, ma molto confortevoli. Il problema invece è che non vi posso dare un cameriere o una cameriera personale per ogni stanza perché sono a corto di personale ed a parte un paio di stanze libere e le camere che vi ho elencato sopra il resto dell'albergo è al completo, al massimo, per accontentarla signore, potremo mettere un dipendente a suo piacimento solo nella sua stanza» Ryan
«Facciamo così io prendo la suite e la cameriera personale, gli altri invece staranno nelle vice suite.» L'ultimo della fila
Ryan, mentre Kon e L'imperatrice sistemano i registri e le chiavi, chiama Anjou Pau, Este Tiffany, e Sharon, ma senza successo perché sono impegnati nelle varie faccende. Finalmente al quarto tentativo riesce a far venire Medici Raquel, Cavallo Ornella e Bonaparte Thomas, che avevano appena finito di lavare i piatti della colazione, a prendere le valigie.
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