Anita si sveglia con uno strano presentimento
«Buongiorno dormigliona, piro» Piro prendendola in giro, Anita guarda l'orologio e tira un urlo
«Si può sapere che succede?» Alfonso entrando nella stanza della sorella senza bussare, la trova ingarbugliata in un maglione, un paio di jeans ed un paio di scarponi, uno dei quali rischia di arrivargli addosso.
Scesa di sotto, la ragazza butta giù una tazza di latte, saluta i genitori che la guardano interrogativi e corre fino al punto di incontro con le altre (ovvero la fermata delle corriere)
«Ben arrivata» Elena
«Finalmente, la signorina si degna di farci visita» Milena, tirando le guance alla poveretta
«Scusate - fiatone - non - fiatone - ho - fiatone - messo - fiatone - la sveglia» Anita finge di cadere a terra, tutte a parte Giovanna sorridono
«Ti sei ricordata Piro, vero?» Giovanna, Anita fa sì con la testa e le quattro si girano verso la direzione da cui arriverà il tram, dopo qualche minuto arriva, le ragazze salgono, prendendo in giro la nostra azzurra protagonista perché per colpa sua hanno perso la prima corriera, poi prendono i biglietti, li pagano e li timbrano. Dopo un viaggio di venti minuti abbondanti, Elena, Milena, Anita e Giovanna sono arrivate a destinazione, scendono dal tram e si dirigono verso il grande centro commerciale proprio di fronte a loro.
Entrano intimidite, poi fanno il giro di tutti i negozi, trascinando la verde capelluta per un braccio da una parte all'altra. Verso mezzogiorno, le umane ed i loro animaletti escono per mangiare in pace, poi ritornano dentro al pomeriggio, dopo essere passate al supermercato, Giovanna si ferma su una panchina
«Vorrei tornare a casa» Giovanna, Anita le si avvicina
«Forza Giò, facciamo una foto alla macchinetta, poi andiamo!» Anita, tirandola per la manica della maglia
«Anita, se non ha voglia non forzarla» Elena
«È solo una piccola foto, per ricordo di questa giornata» Milena, Giovanna si alza
«Per me, non c'è nulla da ricordare» Giovanna, se ne va via
«GIOVANNA!» Milena chiama il nome dell'amica, ma lei non si gira e continua a camminare
«Brave, l'avete fatta arrabbiare» Elena
«Noi vogliamo solo tirarla su di morale» Anita
«Forse dovremmo lasciarle solo un po' di tempo, lei è venuta qui solo per fare un piacere a noi» Elena
«Mi pare che ieri fossi d'accordo pure tu» Milena additandola
«Un po' di svago, ma adesso basta!» Elena risponde arrabbiata
«Calmiamoci ora, non litighiamo» Anita cerca di mitigare le acque
«HAI COMINCIATO TU!» Le due ragazze in coro, tra le tre parte una litigata epica (con la quarta ci hanno già litigato prima), poi si separano anche tra di loro.
Ognuna delle quattro ragazze torna a casa da sola con un peso sul cuore, sapendo che in un certo senso avevano tutte torto e tutte ragione, con la promessa di fare la pace, ogni pretty cure si addormenta ed ha un sonno piuttosto agitato (con miriadi di incubi, uno più brutto dell'altro).
Nel covo dei cattivi, durante tutto questo tempo...
Gli unici tre rimasti cercano di assemblare le quattro parti della sfera (questa volta è quella giusta), prima singolarmente, poi a coppie, infine tutti insieme. I poveretti le provano davvero tutte: magia, un saldatore, buttarla contro i muri della loro grotta, ma niente, non riescono in nessun modo. Sempre durante la settimana il capo inizia a domandarsi dove siano finiti i loro quattro coloratissimi amici, Don (o Demetrio) si offre di andare a cercarli, ma alla fine viene deciso che le ricerche partiranno solo dopo che il loro gruppo avrà assemblato e potrà usare i poteri dell'artefatto magico (la sfera), infatti finché i pezzi non verranno riuniti il potere celato in essi resterà sigillato (scoperta avvenuta perché il capo ha provato ad usarla così ed ha fatto cilecca).
Parte prima - l'annuncio... «Ci sarà un concorso intergalattico di ricerca di nuovi talenti in Giappone, ma vi rendete conto! Alieni e persone da tutto l'universo pronte a sfidarsi e io che finalmente diventerò la regina indiscussa della TV!» Esclama una ragazza dai capelli mezzi biondi e mezzi rossi, gli occhi castani e la pelle ambrata sbattendo in faccia a due ragazzi (uno piccolo, biondo e con gli occhi verdi e l'altro dai capelli neri con una meches bionda, gli occhi blu e dalla pelle ancora più scura rispetto alla donzella) un volantino La ragazza in questione «Yoko, siamo bloccati qui per prepararci alla missione speciale, sii realista non potrai mai andarci!» Esclama il biondino Il biondino «Per una volta mi tocca dare ragione al piccoletto - il "piccoletto" si altera visibilmente sentendo com'è stato definito - è impossibile scavalcare la vigilanza qui» Dice il nero afferrando il volantino che la ragazza continua a sbattergli davanti alla faccia Il r...
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