Passa ai contenuti principali

IM! (14)

IM/IM
Mercoledì 8 ottobre 2008, mattina:
Da qualche parte su un monte sperduto...
«Che bello! Una riunione di famiglia!» Annuncia una voce di una persona piuttosto allegra, l'uomo in questione si trova seduto su un dirupo con le gambe a penzoloni,
IM
Dio (l'uomo) ha proprio questo aspetto, pure il bicchiere di vino in mano, ma non lo sta buttando via, lo sta bevendo
Dietro di lui si trova un altro uomo dai capelli rossi
«Ben arrivato, è tanto che aspetti?» il Fabbro.
«No, ho solo bevuto un bicchiere di vino nell'attesa» l'uomo dai capelli argentati, mostrando il calice al suo interlocutore. In questo preciso momento altre tre figure si avvicinano: Black, Rose e Vito che d'ora in avanti si farà chiamare Boss.
«Ci siamo persi qualcosa?» chiede il ragazzo (Black)
«Stavamo iniziando ora, non vi preoccupate» il Fabbro
«Prima d'incominciare vi volevo ricordare che io oggi pomeriggio non ci sono» Afferma la ragazza.
«Come? Hai già ricominciato?» il Fabbro
«Veramente non ho mai smesso. Non ti sei accorto che sono sparita numerose volte sia quest'estate che un paio di giorni nella scorsa settimana?» La ragazza pare stupita
«Veramente no» Il rosso, dopo questa affermazione la ballerina si tira una manata sulla fronte, invece quello che aveva il bicchiere di vino in mano si mette a ridere
«Passiamo a cose più serie - attimo di silenzio generale - Io voglio giocare un po' con i miei nove "amichetti"» Dice sorridente Vito
«Giusto! Se vi va, tu e Dio questo pomeriggio potrete giocare con loro, ma solo con otto» dice il Fabbro. I due uomini sono contenti della missione che gli è appena stata affidata
«Volentieri» dice Dio
«Tu, Rose, hai il permesso di andare alla tua lezione» Il Fabbro
«Grazie papà!» Rose e scompare
«Forza andate anche a voi due se no farete tardi» Il Fabbro rivolto a Dio ed a Boss e anche questi due se ne vanno
«Io?» Domanda il ragazzo che è stato zitto per quasi tutto il tempo (sempre Black)
«Volevo affidare questa missione anche a Rose, ma visto che lei ha da fare - gesticola cercando le parole giuste - Tu convincerai un membro a tuo piacimento dei "buoni" ad unirsi a noi e potrai usare il metodo che preferisci» Il Fabbro e così anche Black se ne va e l'uomo dai capelli rossi rimane solo con un intero set di parrucche e vestiti in cima al monte a due passi dal dirupo.
Tornando ai nostri eroi...
La sveglia suona imperterrita, Tolomeo le tira una manata e la spacca in due, poi si rimette a dormire.
Dopo mezz'ora
«TOLOMEO MA CHE COSA STAI COMBINANDO? DOVRESTI GIÀ ESSERE A SCUOLA!» Urla una voce maschile in un altra stanza, il ragazzo apre un occhio, poi l'altro e vede il disastro che ha combinato, poi guarda il suo inseparabile orologio da polso
«Accidenti» Tolomeo prendendo un po' il panico, detto questo corre a più non posso, si veste mentre mangia e nel frattempo si pettina con l'altra mano, sporca la maglia, si mette una maglia pulita, saluta suo padre, un uomo nei capelli un pochino di baffetti e pizzetto di colore castano scuro e gli occhi grigi in procinto di andare a lavoro, poi inforca la bici e pedala verso la scuola (in pratica si fa tre chilometri in salita).
IM
il padre di Tolomeo
Zoe è insieme a Jasmine alla fermata, il pulmino è nuovamente in ritardo, arrivano anche Omero, accompagnato dalla sorella Susanna, una ragazza dei capelli castano chiaro e gli occhi castani.
IM
l'aspetto della sorella maggiore di Omero, sì, lo so, sembra più piccola di lui.
«Non c'era bisogno di accompagnarmi come un poppante» Omero tenendo il muso, mentre la sorella lo scorta tirandolo per un braccio
«Ma sta' zitto» la sorella tirandogli un sonoro ceffone con la mano libera (la cosa più preoccupante è che non sembra neanche particolarmente arrabbiata)
Le due ragazze alla presenza della donna si nascondono in un angolo impaurite.
Poco dopo la castana se ne va per andare a prendere la sua corriera, le ragazze tirano un sospiro di sollievo ed escono dal nascondiglio.
«Ciao» Una donna dai capelli neri e gli occhi blu si è avvicinata al gruppetto con un'aria un po' imbarazzata.
Im
La signora
«Buongiorno» Omero educatamente, conosce la donna da quando era piccolo e l'ha sempre rispettata molto
«Scusa se ti disturbo, ma per caso hai notato qualcosa di strano in mio figlio?» la signora che è la madre di Vito ora ha una faccia molto preoccupata. Omero alla domanda fa una faccia strana.
«Strano? No, assolutamente» Omero dice per non far preoccupare la donna, cercando di sorridere e di essere normale, ma risultando un po' strano. Le due ragazze si guardano a vicenda.
«Voi?» La donna rivolta a loro con la solita aria apprensiva.
«Mi dispiace non lo conosco molto» Zoe alzando le spalle e con un volume della voce forse un po' troppo basso
«Non saprei» Jasmine pensierosa guardando il cielo con i suoi bellissimi occhi verdi.
La signora ora è un po' demoralizzata.
«Eppure mi sembra che ci sia qualcosa che non va» Dice la donna a mezza voce, con lo sguardo ancora più triste, poi saluta il gruppo e se ne va.
Finalmente è arrivato l'autobus che porta i tre a scuola. Quando arrivano, la campanella è già suonata.
Il gruppo entra di corsa in aula insieme a Tolomeo arrivato con la lingua di fuori dopo la lunga pedalata, accompagnata da maratona finale.
«BUONGIORNO!» Urla la professoressa d'Arte, una donna nei capelli castani e gli occhi azzurri sul grigio, con una riga di legno da un metro in mano 
IM
prof d'arte
«Buongiorno» salutano gli ultimi arrivati con voce bassa e leggermente preoccupati da una possibile reazione della professoressa a qualsiasi loro movimento brusco.
Solo ora, i quattro ritardatari, si mettono i loro posti, camminando a passo spedito, evitando di farsi notare troppo. Vito abbraccia il suo vicino di banco (Omero).
«Finalmente sei arrivato!» Vito con aria gioiosa e cantilenante, la professoressa lo guarda torvo.
Durante le lezioni della giornata, bigliettini misteriosi viaggiano di banco in banco. Il mittente iniziale è Evaristo, poi il pezzetto di carta passa per tutti i ragazzi implicati nella lotta contro il male fino ad arrivare all'ultimo che è Omero, evitando accuratamente il suo vicino.
Il contenuto dei biglietti è più o meno sempre questo: Questa storia deve finire! oppure Non ne posso più! oppure Lo preferivo prima! La risposta è sempre un cenno del capo affermativo da parte di tutti i compagni d'avventura.
Alla fine delle lezioni tutti si salutano ed i nostri amici vengono bloccati da Vito e da un personaggio misterioso, ovvero l'uomo dai capelli grigi che vi abbiamo presentato nell'immagine iniziale.
I due si fanno sfuggire coscientemente Jasmine.
Vito si trasforma (a loro, i cattivi, basta pensarla la formula, al contrario dei buoni che la devono proprio recitare) ed il duo inizia ad attaccare i nostri protagonisti a colpi di magia.
Gli otto disperati provano a contrattaccare picchiandoli, ma inutilmente.
Alla fine l'unica cosa in cui riescono è schivare i colpi. Nel frattempo provano a trasformarsi pure loro, l'unico a riuscirci è Evaristo, mescolando i sentimenti che prova nei confronti dell'amico e la sua passione verso la musica,
«Music Generation» Evaristo dice solennemente, le parole gli salgono dritte dal cuore
im
A differenza dell'altra volta in cui era esattamente come nella foto, ora il ferma cravatta è di colore avorio
Gli altri sette lo guardano ammirati mentre il ragazzo cambia aspetto e mentre da solo prova a sconfiggere i due nemici, inutilmente.
La lotta dura ancora un po', ma nel frattempo nel paese Ponte Vecchio...
Jasmine ansimante si toglie i pattini bianchi (con le ruote) e li posa in un angolo dello spogliatoio, poi guarda in cagnesco lo schermo del suo telefono a conchiglia, vuoto
«Ma che stanno facendo quei due? Dovevano avvisare Antonio che oggi non ci sarei stata, scusarsi da parte mia per ieri e poi farmi sapere con un messaggio come aveva preso la notizia» Jasmine emette un sospiro alla fine della frase, è un po' preoccupata, eppure aveva detto sia a Zeno che a Zoe di ricordarsi proprio per evitare che succedesse questo!
«Ma guarda chi si vede! È una vita che non ci si vede agli allenamenti!» Una voce femminile con estrema gentilezza e grazia, la rossa Jasmine conosce molto bene questo tono e anche la persona che lo possiede, la pattinatrice si gira, davanti a lei c'è una ragazza dai capelli castani vestita con un tutù bianco.
«Fabiola» Jasmine sorride un po' forzatamente e fa all'amica un cenno di saluto con il capo, Fabiola si siede su una delle panche dello spogliatoio
«Teresa dice che le manchi molto, perché non ci vieni a trovare? Ricordi, siamo in quella stanza in fondo, a sole due porte dalla tua» Fabiola con un sorriso da Monna Lisa ripete il percorso a gesti, muovendosi con la tipica delicatezza che la contraddistingue. Jasmine è tentata da questa proposta, ma ora ha altri progetti
«Magari un'altra volta, adesso devo proprio tornare a casa» la rossa cercando di dimostrare di essere dispiaciuta con il tono della voce e nel frattempo inizia già a cambiarsi
«Capisco, allora alla prossima» Fabiola un po' demoralizzata dalla risposta della compagna, si rialza e se ne va, Jasmine la saluta, poi finisce di cambiarsi ed esce.
Fuori c'è un bel ragazzo biondo con gli occhi verdi: Priamo
«Finalmente sei arrivata, ti stavo aspettando» il ragazzo dice con un sorriso tale da fare una strage di cuori, se solo ci fosse qualcun altro nei paraggi oltre a lui e la ragazza.
Jasmine si guarda in giro, non c'è nessun'altra persona fuori dall'edificio a parte lei
«Parli con me, Priamo?» chiede la ragazza piuttosto scioccata, infatti finora non si erano parlati più di tanto a scuola
«Vedi qualcun altro?- Jasmine risponde di no con la testa -Ti va di fare un giro con me? Ti voglio parlare» il biondo con il solito sorriso stampato sulla faccia e un tono di voce piuttosto mieloso, la ragazza arrossisce
«Sì, ok» Jasmine rischiando di balbettare, ma riprendendosi all'ultimo.
I due si allontanano insieme osservati da una ragazza dentro la palestra, l'ultima cosa che vede prima che la coppia giri l'angolo sono i due che chiacchierano e l'ultima frase che sente è quella di Priamo che dice a Jasmine
«Sei molto carina, lo sai?» Priamo le dice con un tono zuccherino, mentre cerca la mano della giovane, ma poi si ferma all'ultimo istante, Jasmine fa una smorfia e ride come se non ci credesse nemmeno lei.
La ragazza che osservava la scena, digrigna un attimo i denti, poi chiude gli occhi e ritorna alla sua lezione.
Nel frattempo la scaramuccia tra buoni e cattivi si è conclusa con un appuntamento per il sabato successivo, dopo l'arrivo di Antonio.
Gli otto parlano con Antonio, si scusano per essersi dimenticati di informarlo del rientro a scuola e visto che ci sono gli dicono che tutti i prossimi martedì e venerdì pomeriggio non potranno andare da lui. Dato che ormai sono in argomento, comunicano pure la notizia che Jasmine in questo giorno non è potuta venire perché aveva gli allenamenti di pattinaggio artistico. Evaristo per ritornare normale usa il simbolo che aveva insegnato loro Vito, ma deve associare mentalmente il segno al desiderio di tornare sé stesso perché funzioni. Sul punto di andare via, Omero, si ricorda i discorsi del mattino e pone una domanda che gli tormenta i pensieri, ovvero se possono fare qualcosa per aiutare il loro amico, il loro istruttore risponde che per ora finché non imparano ad utilizzare l'abilità della purificazione non potrebbero essere di molto aiuto, ma se ci vogliono provare possono farlo. I poveri disperati  decidono di dare ascolto per una volta a un adulto, sperando di riuscirci al più presto. Ognuno torna a casa sua, mangia, fa i compiti e poi va a dormire.

Commenti

Post popolari in questo blog

Gian e Yoko: un duetto perfetto -.-"

Parte prima - l'annuncio... «Ci sarà un concorso intergalattico di ricerca di nuovi talenti in Giappone, ma vi rendete conto! Alieni e persone da tutto l'universo pronte a sfidarsi e io che finalmente diventerò la regina indiscussa della TV!» Esclama una ragazza dai capelli mezzi biondi e mezzi rossi, gli occhi castani e la pelle ambrata sbattendo in faccia a due ragazzi (uno piccolo, biondo e con gli occhi verdi e l'altro dai capelli neri con una meches bionda, gli occhi blu e dalla pelle ancora più scura rispetto alla donzella) un volantino La ragazza in questione  «Yoko, siamo bloccati qui per prepararci alla missione speciale, sii realista non potrai mai andarci!» Esclama il biondino Il biondino «Per una volta mi tocca dare ragione al piccoletto - il "piccoletto" si altera visibilmente sentendo com'è stato definito - è impossibile scavalcare la vigilanza qui» Dice il nero afferrando il volantino che la ragazza continua a sbattergli davanti alla faccia Il r

IM! (28)

/ Mente comune - il fabbro & co. Prime ore del mattino Il luogo è una sala con un tavolo di legno rettangolare accompagnato da nove sedie, a capotavola ci sta il fabbro, mentre gli altri si sono seduti ai loro posti. "Ci siamo incontrati qui, nell'ambiente comune, perché non abbiamo tempo oggi di incontrarci realmente" spiega il fabbro con le mani congiunte davanti alla faccia, sembra piuttosto stanco "PALLA!" Boss materializzando una palla di fronte a sé iniziando a giocarci tranquillamente. "Vi prego di tenere a bada i vostri pensieri. Ed ecco perché odio dover utilizzare questo metodo di comunicazione" il Fabbro, ora con tono irritato mantenendo la stessa posizione di prima "È arrivato il momento che io scelga la mia vittima, giusto?" Rose alzandosi dal suo posto con delicatezza. "Esatto" il fabbro innervosito, perché nota che gli altri sei stanno facendo di tutto tranne che ascoltare. "Per quanto mi riguarda, ho già sce

IM! (20)

/ Mercoledì e giovedì, passano in un lampo, tra la scuola (dove l'insegnante di inglese ha cambiato i posti e tutti gli allievi della classe), gli allenamenti e le varie famiglie. Venerdì 17/10/2008, chi potrebbe mai essere il protagonista, in una data così? Tolomeo si è svegliato presto ed è dovuto andare a portare a spasso i suoi due cani, uno che ancora un cuccioletto tutto bianco e dagli occhi azzurri e l'altro del pelo nero sul dorso, il retro della testa e sopra della coda e grigino sul muso, sulle zampe, dietro la coda e sulla pancia e gli occhietti castani, perché nessuno nella sua famiglia si azzarda ad uscire di venerdì diciassette. Alby, il cane albino di Tolomeo Pepe, il cane scuro di Tolomeo In un'altra casa Zoe, insieme a suo padre, un uomo dai capelli, baffetti e gli occhi castano scuro (che oggi andrà a lavorare più tardi, nel pomeriggio) sta pulendo la Teca della lucertola di casa. Luce, la lucertola l padre di Zoe Dopo un'accurata pulizia la ragazza s